Vittoria meritata e senza discussioni, anzi ci sarebbe pure da arrabbiarsi per il rigore prima concesso e poi misteriosamente negato, ma è un anno un po’ così con gli arbitri e nella stagione se ne sono viste di peggio.

Vince sempre la qualità, nel calcio come nella vita, e non sarà un caso che Bonaventura sia stato il migliore in campo, seguito a ruota da Milenkovic, il più pagato della rosa.

Sull’attacco converrà fare un’approfondita riflessione durante la sosta perché siamo a metà strada: magari lo spento e apparentemente svogliato Jovic ci prende sulle spalle e ci porta in Europa, ma forse anche no e allora ci rimane “spadaccino Cabral”, uno che si butta su ogni pallone con la foga del Pagliari dei miei tempi adolescenziali, ma per ora anche (purtroppo) con la stessa resa realizzativa.

Insomma, si tratta di andare in una direzione oppure nell’altra, di scommettere su un ruolo dove ci vorrebbero solo certezze.

Quarto successo consecutivo, un gol preso in 360 minuti abbondanti: non è male questo lunedì.