Massimo rispetto per tutti, ma non andare a votare è una forma di protesta che mi lascia molto perplesso, forse perché la mia formazione culturale è avvenuta in anni in cui l’impegno civico era qualcosa di serio, così com’era forte la memoria di chi è morto per questa democrazia.

Retorica? Può essere, ma fa parte del mio mondo e non me ne vergogno.

Andare a votare è il primo diritto-dovere del cittadino e l’avversione ai politici non dovrebbe influenzare questa meravigliosa possibilità di poter decidere il nostro futuro destino.

Vedremo lunedì la percentuale di chi è rimasto a casa, ma temo che sarà il maggior partito nazionale e questa, credetemi, è una gran brutta sconfitta per tutti.