Non ho rapporti diretti con la Curva Fiesole, credo di stare sulle scatole a molti di loro e d’altra parte non si può piacere a tutti.

Quando non sono d’accordo con le cose che fanno o che cantano, lo dico e non ho mai avuto paura di conseguenze fisiche, al massimo mi hanno insultato o fatto striscioni: non è piacevole, ma fa parte dei rischi del mestiere.

Ho anche idee poco chiare sui vari cambiamenti stilistici in casa viola, non mi dispiace il nuovo giglio, ma sinceramente non mi appassiono al dibattito.

Fatte tutte queste premesse, devo riconoscere al Gruppo 1926 una grande libertà di pensiero: lo striscione appeso stanotte allo stadio gronda di coerenza con quanto già scritto in passato: “Prima di cambiare la storia, fatela”.

E’ una raccomandazione che non coinvolge solo Commisso, ma anche i Della Valle, visto che se non vinciamo la Coppa Italia battiamo ogni record storico di astinenza da successo andando verso i 22 anni senza vittorie.

Un po’ troppi, mi pare.