L’aspetto più doloroso del mio divorzio sono stati certamente i figli: dipende dalla coscienza di ognuno di noi, ma anche se hai fatto di tutto per evitare a loro una così grande sofferenza, ti porti dentro per sempre un inestinguibile senso di colpa.

Per carità, il divorzio è un’enorme conquista civile (e io ne sono un…grande utilizzatore finale), solo che ho l’impressione che spesso “nell’egoismo sdrucciolo che abbiamo tutti quanti” ci si dimentichi dei caduti sul campo: i figli, appunto.

Sono tornato ancora una volta stamani su questa mia riflessione, che oggi rendo pubblica, leggendo dell’inaspettata separazione della coppia d’oro Hunziker-Trussardi, mentre intanto spunta da qualche parte l’ennesima reunion tra Belen e De Martino.

Tutte cose che sanno di fuffa vippettara, lo so benissimo, solo che anche in questi caso ci sono bambini o adolescenti di mezzo, sballottati da una ragione all’altra, pressati e vessati psicologicamente da chi è convinto di essere nel giusto, perché non è mai colpa nostra,  e poi sparge veleno a piene mani sull’altro genitore.

Non credete alle separazioni politicamente corrette, non esistono, se non nella stessa percentuale di probabilità dei gol di Kokorin.

Anzi, sono le peggiori. Perché dietro la patina del “resteremo uniti per il bene di nostro figlio” si nascondo quasi sempre rancori enormi, gelosie per la nuova compagna (questo è una aspetto molto più femminile che maschile), odi profondi trattenuti a stento.

Invece di tanti corsi pre-matrimoniali, ci vorrebbe veramente un manuale scritto da esperti sul come ci si debba separare, quando proprio si è arrivati al capolinea e soprattutto quando ci sono dei figli.

Mi offro volontario per raccontare per esperienza personale subita e anche praticata tutto quello che non si deve fare, e non credo di essere il solo a poter essere interpellato.