Sinfonia bellissima, sotto la direzione del maestro Italiano, giocatori divertiti e divertenti, che hanno regalato un gran spettacolo, purtroppo per pochi intimi allo stadio.

Esiste una consapevolezza di squadra che non si vedeva dai tempi del primo Montella e del Prandelli più bello, meglio del primo anno di Sousa, dove la rosa era però superiore, pur mancando di un Vlahovic.

Un aspetto importante è che per ora non c’è un nuovo acquisto che stia deludendo, a cominciare da Torreira, spesso invocato nelle passate stagioni e ora si capisce il perché.

Siamo in piena corsa per l’Europa, ci temono e ci stimano: siamo tornati ad essere la Fiorentina, altro che parte sinistra della classifica.