Per tutto il secondo tempo ho sperato che ci fosse un sussulto di orgoglio, un guizzo di dignità che portasse la Fiorentina a cercare di vincere la partita e non c’entra niente l’Empoli che pure avrebbe meritato di restare in serie A o Prandelli.

Invece niente, la tristezza più assoluta, che si abbina benissimo alla scelta profondamente sbagliata dei Della Valle di non venire allo stadio nella partita più importante.

Puoi saltarne mille di gare, non questa, perché sei il proprietario e ci metti la faccia anche a costo di prenderti gli insulti.

Cosa succederà adesso non è facile da capire, di minuti dalla fine del campionato ne sono passati tantissimi e non si è visto niente di ufficiale.

Ci vuole un deciso cambio di rotta e se davvero esistono le condizioni per una cessione della società in mani sicure è meglio per tutti.

Ogni cambio di proprietario dal 1980 ad oggi è sempre stato avvelenato da situazioni pesanti o drammatiche come il fallimento e questo eventuale addio dei Della Valle non farà eccezione.