Ad un certo punto mi sono quasi vergognato per come non stava giocando la Fiorentina e ho ripensato con struggente nostalgia a certe vittorie a San Siro, o anche solo a qualche furto avvenuto nella Scala del calcio dopo però, appunto, aver giocato a calcio

Peggio della Fiorentina più povera degli anni settanta, quella di Antognoni più altri dieci, perché almeno c’era l’immenso capitano e si lottava con molta più grinta

E invece ieri la squadra si è subito consegnata cuore e testa all’Inter, tutti indietro e vediamo se finisce il prima possibile la partita e anche il supplizio per chi ama la Fiorentina

E’ sembrata una scelta cosciente di Pioli, a cominciare dalla formazione, che ha affidato la cifra della qualità a quel fantasma di fantasista che è oggi Gudmundsson

Tre a zero e a casa, con tanti saluti al gioco,  con una classifica da incubo e con un futuro che da grigio sta diventando nero