Il rating
Inserito da admin il 21 Set 2025 9:14 am. Categoria: Senza categoria.
Non la voto e non la voterò, ma si può dire che l’innalzamento del rating dell’Italia è un successo del Governo Meloni o si rischia di passare per fascisti?
Sai te quanti applausi a scena aperta se il Presidente del Consiglio fosse stato Draghi o anche Monti?
Settembre 21st, 2025 alle 10:35
…assolutamente.La Meloni ha ridato credito all’Italia nell’ambito Europeo approfittando anche dell’idiozia di noi Francesi!Chapeau bas..Peccato pero’ che si tenga al governo un disonesto imbecille come Salvini.
Settembre 21st, 2025 alle 11:08
Se consideri il rating di agenzie private con grandi interessi, un parametro attendibile, fa pure.
E l’aumento della povertà e la distruzione del ceto medio, quindi, di chi è merito?
Settembre 21st, 2025 alle 11:11
Agenzie di rating: pagliacci camuffati da inquisitori, che profetizzano cose già accadute e non prevedono il crollo dei colossi finanziari.
Chi l’ha detto?
Settembre 21st, 2025 alle 11:49
Giusto, questo può essere un aspetto positivo, anche se di economia ci capisco poco. Però ho sentito da più fonti che i conti pubblici italiani sono in ordine e questo è sempre un bene.
Per il resto sto con Iacchetti tutta la vita
Settembre 21st, 2025 alle 12:15
David ma te ci vai a fare la spesa ?? Dopo 5 anni mi hanno rivalutato la pensione, nonostante continui a versare contributi, di 42,55 euro lordi 25,67 netti. Si fa per dire.
Oggi è dura, chi lo ferma quel Paz.. del Como, comunque loro sempre Co.maschi noi Forza Viola
Settembre 21st, 2025 alle 12:36
David, i rapporti debito/pil e deficit/pil dell’Italia da metà degli anni ’90 sono a dir poco eccellenti se paragonati al resto dell’occidente.
Quindi su quei parametri hanno fatto più o meno bene tutti i governi degli ultimi 30 anni.
Il fardello del debito è sempre il lascito degli anni ’70 e ’80, quelli di quei partiti di cui in tanti oggi hanno tanta nostalgia (DC, PCI, PSI …).
Dov’è allora il problema dell’Italia?
Non è nei conti pubblici ma in quelli dei privati.
Stipendi al palo da 25 anni, redditi lordi erosi da una tassazione monstre, soprattutto da contributi pensionistici enormi che servono a mantenere in piedi il carrozzone INPS e tanti pensionati ritirati dal lavoro a 50 anni o poco più, produttività sul lavoro ai minimi storici con aziende gestite con notevole arretratezza informatica e tecnologica (se confrontate con l’estero) ed infine, avidità del “capitale”, che negli ultimi 30 anni si è ripreso il dominio rispetto alla componente “lavoro”.
D’altra parte quando nel 2024 si vara una manovra finanziaria da 28 miliardi e nello stesso anno gli utili (non i ricavi) delle sole banche italiane sono stati di 46,5 miliardi, c’è qualcosa che non va nella redistribuzione dei redditi in Italia.
Per non parlare degli utili stellari di Eni, Enel, Poste, Autostrade … realizzati con tariffe che stritolano i redditi dei cittadini.
Gramsci parlava di “Capitalismo Straccione”, Henry Ford aumentò gli stipendi dei propri dipendenti affinché comprassero le auto che produceva. È passato un secolo da quegli anni, ma il capitalismo italiano è sempre più avido e la politica non ci ha mai messo una pezza. Meloni compresa.
Ed il risultato è una società spaccata come non mai, dove una parte minoritaria della cittadinanza (10/15%) guadagna sempre di più, ai danni della larga maggioranza (85/90%) che invece si vede erodere ogni anno il reddito disponibile e che sta portando di fatto all’estinzione del ceto medio.
L’ascensore sociale è inesisistente ed il risultato è che in 3 anni mezzo milione di italiani sono fuggiti all’estero.
Quindi, Meloni sta facendo come tutti i suoi predecessori di destra e di sinistra: stabilità nella gestione dei conti dello Stato, declino inarrestabile nei conti delle famiglie ed incapacità a costruire una visione che ribalti il deterioramento economico e sociale del nostro paese.
Settembre 21st, 2025 alle 13:51
Ha ragione shimon.. fino a tre anni fa s’era tutti ricchi e ora invece, il ceto medio non c’è più. Poi le agenzie di rating sono tutte al soldo delle destre naturalmente. Capisco che il rating non sia una cosa di cui ci accorgiamo nelle nostre tasche, ma che sia a pagamento e contro le lobby che comandano il mondo, mi pare un po difficile. Ma stai tranquillo quando vincerà la schlein avremo dei gay pride che ci invidieranno in tutto il mondo. Resisti.
Settembre 21st, 2025 alle 14:25
“Fate quello che volete ma fatelo rapido!!”
[Vazquez, “Aliens-Scontro Finale” (1986), poco prima di essere sopraffatta]
Che anno era? 2022? Per me le scuse sono multiple e condivisibili, ma certamente… certamente per il livello attuale di controparte… arrivare al traguardo di tre anni di governo (congratulazioni, per la cronaca), ma un continuo reagire, respingere, paragonare i risultati con… con chi, ecco… ma è l’unico modo? Quando arriva il livello “confort zone”? Fanno paura? Fanno paura chi? Di chi si parla? Ragazzi? Operai? Chi? Non mi dire i sindacati: sindacati chi?
Chi ha disturbato il manovratore?
Se c’è, qualche voce, davvero impedisce di lavorare?
Bene il rating. Buon Proseguimento a tutti, quelli avanti e quelli dietro.
Settembre 21st, 2025 alle 14:58
@Vibennal
La ragione per cui Salvini fa quello che fa è essenzialmente politica. Spesso immaginiamo la politica come un luogo di ideali alti, popolato da figure come Martin Luther King, Gandhi o Mandela. Ma la realtà è molto meno poetica e molto più prosaica. Salvini è parte di una coalizione che sa bene una cosa: per governare servono voti, e per ottenere voti devi convincere il maggior numero possibile di cittadini.
Il suo progetto è quindi intercettare l’elettorato antivaccinista, filoputiniano e sovranista. A Meloni questo va bene, perché se non se li prende Salvini, se li prendono i 5 Stelle. E un bacino del 18% fa gola a chiunque. I politici stanno nei palazzi del potere per tante ragioni: tra queste c’è sicuramente il governare, ma anche molto altro che qui non serve approfondire.
@David
Accostare il governo Meloni al fascismo è semplicemente ridicolo. Chiunque abbia studiato il ventennio sa bene cos’era il fascismo, sia nella sua ideologia — profondamente ostile alla democrazia — sia nella sua pratica, fatta di violenza, manganelli e frustrazione sfogata in nome di un’ideologia.
Oggi, davvero, quando pensate a Donzelli vi sembra di rivedere quella roba lì? Via, cerchiamo di essere seri.
@Shimon
Davvero credi che in due anni la Meloni sia riuscita a distruggere il ceto medio? Seriamente? In un mondo in cui gli Stati Uniti ti impongono tasse e pensano solo profitto come non mai prima, in cui c’è una guerra che obbliga a investire in armamenti, e in cui non possiamo più comprare petrolio dai russi… davvero attribuiamo a lei sola un disastro del genere in appena due anni?
Aspetto tra poco quello che torna con il solito ritornello: chi vota a Destra sarebbe un demente, un ricco stronzo o un violento. E puntualmente, ogni volta che il tema del blog è politico, questa voce si ripresenta. Non ricordo il nome, ma so che non tarderà a farsi sentire anche stavolta, con degli argomenti da 16 enne.
Per la cronaca ho votato per il PD, per il PDS, e per altri a sinistra e al centro. Ma gradirei se si vuole costruire qualcosa di serio a sinistra fare analisi un minimo più strutturate di quelle che si hanno a 15 anni al liceo durante l’assemblea di istituto, che poi è pari pari quella che ha la Shlein alla segreteria di partito.
Cordialmente.
Settembre 21st, 2025 alle 15:52
Credo che Shimon abbia detto tutt
Non c’è altro da aggiungere.
Settembre 21st, 2025 alle 16:21
No David, non è cosi.
Mi occupo di economia e il rating le agenzie lo alzano o abbassano sulla base di parametri legati alla stabilità di un governo (e per mancanza di opposizione credibile è facile prevedere che questo governo arriverà a fine legislatura) e di salute dei conti pubblici. Su questi ultimi agiscono positivamente, per ora, i tagli e gli introiti maggiori per il fisco derivanti dagli investimenti del PNRR. Se vai a guardare lo stato dell’economia reale, cioè salari, occupazione, consumi, inflazione, le condizioni di vita degli italiani sono molto peggiorate. Per non parlare di scuola e sanità pubblica, due dei pilastri su cui si basa la nostra magnifica Costituzione. Draghi e Monti erano governi tecnici e non potevano avere un orizzonte politico lontano, quindi un dato inutile come questo di Fitch non sarebbe loro servito. È tutta fuffa credimi che viene venduta come qualcosa di importante, ma per le nostre tasche non cambia un bel nulla
Ciao, con stima
L.
Settembre 21st, 2025 alle 20:43
Se gli stipendi e le pensioni sono fermi a al valore d’acquisto di 10 anni fa,se la Sanità non è più nelle possibilità di 5 mln di italiani,se 3 mln di persone vivono al i sotto della soglia,non della povertà bensì dell’indigenza
economica,dure che il Governo Meloni ha raggiunto il successo,non solo è da fascisti ma anche da persone con livello informativo ed analitico molto basso.
Da dove ti escono ,proprio non si capisce
Settembre 21st, 2025 alle 20:49
Ovviamente per fascista non intendo che tu sia ideologicamente fascista,ci mancherebbe, bensì approcciare una discussione in modo poco analitico.Giusto per evitare
malintesi.
Settembre 21st, 2025 alle 21:08
Esatto Shimon, i fatti vanno analizzati più profondamente e non alla caxxo di cane.
Settembre 21st, 2025 alle 21:18
Non è questione di rating, ma del nulla dell’opposizione, che – l’ha appena detto Gentiloni- non è pronta per offrire una seria alternativa di governo.
La stabilità è un valore importante e, non a caso (e conta molto più del rating) abbiamo u differenziale dei titoli di stato italiani, rispetto a quelli tedeschi (riferimento base in Europa) ai minimi storici ed un rapporto debito PIL praticamente normalizzato.
Dono i fondamentali per poi avere margini in finanziaria per fare investimenti.
Si stanno costruendo infrastrutture, soprattutto al Sud (che ne aveva estremo bisogno), come mai prima.
Sono queste le cose che contano, non le chiacchiere polemiche inutili su qualsiasi tema, anche il più importante.
Settembre 21st, 2025 alle 22:21
@Vibennal #1
Pensa te a un governo PD con Conte. Uguale.
Settembre 21st, 2025 alle 22:35
Il nostro rating migliora perché peggiora quello di Francia, Germania e Inghilterra…c’è poco da stare allegri !!! Tagliare la Spesa pubblica subito e abbassare le tasse, solo così si aumentano gli stipendi !!
Settembre 21st, 2025 alle 22:42
David, a prescindere dal successo o meno qui la verità è una sola: non è la Meloni che vince, ma la sinistra che riesce a perdere sempre.
Strategie comunicative da giornalino di prima media, personaggi credibili come il mio gatto quando mi dice che non ha mangiato la ciccia che mi sono scordato sul tavolo, alleanze estemporanee (il campo largo….) che solo in Toscana possono funzionare perché qui i trinariciuti non si sono mai estinti.
Ma ti sembra un’opposizione seria e costruttiva?
Settembre 22nd, 2025 alle 00:26
Innalzamento e stabilita’ sono concetti che ingrifano le banche i grandi capitalisti ma tu sai quanto e’ la pensione minima e come gli anziani vivono male ein attesa di esami e visite non private? Ma qusto al rating a chi applaude e ai piccoli capitalisti non interessa.
Settembre 22nd, 2025 alle 06:45
Oscarone11 “È tutta fuffa credimi che viene venduta come qualcosa di importante, ma per le nostre tasche non cambia un bel nulla”.
Ma che post è David!
(Risposta di prade ad una domanda di un giornalista)
Settembre 22nd, 2025 alle 07:02
E invece il rating della Fiorentina adesso quale è?
B?
Settembre 22nd, 2025 alle 07:19
È lo stesso successo come quando a scuola passavi da un 4 a un 4+
Oppure come la Fiorentina quando passa da un disastro come col Napoli aun primo tempo appena migliore con un solo tiro in porta (con gol fortunoso)
Settembre 22nd, 2025 alle 10:01
ah ah ah ah
Malox per tutti…e come rode…
Via Shimom, ora mi vieni a dire che ci siamo impoveriti negli ultimi 3 anni…
Non ci credi manco tu.
Poi chiaro, la guerra russia ucraina non ha aiutato
Via ora il rating non conta più, conta solo quando ci fa comodo…
Prima delle elezioni gente si strappava i capelli per:
il ritorno al fassismo
l’uscita dall’europa e figura internazionale ridicola
politica interna da fallimento
Ora siamo in europa ad oggi gli interlocutori più seri e gli unici con un governo stabile, occupazione aumentata, spread diminuito, rating favorevole.
Poi però quando i fenomeni ci vogliono far cambiare auto… tutti zitti, quando ci vogliono far cambiare le caldaie tutti zitti, quando ci vogliono far mettere il cappottino tutti zitti…
Preghiamo per il bene della nazione che un’accozzaglia come quella Conte Schlein non vada mai al governo altrimenti sarebbe un disastro, ma un disastro serio.
Sinceramente non ricordo a memoria una sinistra guidata da una persona con cosi poco talento, una improvvisata svizzera radical chick che si fa preparare i discorsi e non li sa manco seguire, una pochezza politica allucinante, a me lei fa veramente paura… eppure a sinistra ci sono persone competenti che pur non essendo assolutamente in accordo con le loro idee non mi farebbero tremare ad affidargli il paese, ma se penso l’Italia affidata alla Schlein mi viene veramente male…
Vdz
Settembre 22nd, 2025 alle 10:27
Per tutti gli economisti improvvisati, sarebbe bene che si dilettassero a dare voti in pagella alla Fiorentina, argomento sicuramente più nelle loro corde che la marcoeconomia
L’aumento del rating, ah come conseguenza immediata una maggior facilità nel prendere soldi dai mercati e quindi assoluta fiducia nei titoli italiani
Purtroppo il rapporto debito PIL rimane comunque alto (anche se in diminuzione) ma su questo sappiamo chi ringraziare… grazie al superbonus…
L’occupazione è magicamente aumentata, (con percentuali superiori al Sud) da quando è stato eliminato il RDC…chissà come mai…
Il debito è diminuito di oltre 20 punti percentuali nel periodo 2020-2024, tornando ai livelli pre-pandemia più rapidamente del previsto (e in contrasto con molti altri paesi dell’eurozona) e un governo stabile da fiducia agli investitori e la fiducia è il tassello fondamentale eppure c’è chi farebbe carte false per minare questa fiducia.
E quando si parla di Governi stabili si parla anche di governi votati dai cittadini, al contrario di quello successo nelle varie legislazioni precedenti
Un’opposizione RESPONSABILE e che ha cuore le sorti del paese, lavorerebbe per presentarsi alle prossime elezioni con programmi solidi al posto di cercare in ogni occasione di mettere i bastoni tra le ruote al Governo.
Vdz
Settembre 22nd, 2025 alle 11:57
“Non sono d’accordo con quello che dici ma darei la vita perché tu abbia il diritto di dirlo” frase più o meno attribuita a Voltaire e fondamento della Democrazia Occidentale. Il fascismo è semplicemente negare questo diritto a chi non la pensa come te. Per cui non vedo che c’entri la Meloni col fascismo né come tu possa essere tacciato di fascismo per esprimere una tua considerazione a favore della presidente. Piuttosto se fossi uno di quelli che bollano in giro la gente come fascista, mi domanderei se non lo sono proprio io fascista e fascista vero della peggior specie, di quelli che andavano a prendere i dissidenti a casa e li purgavano con l’olio di ricino.
Settembre 22nd, 2025 alle 12:36
Io capisco che l’ignoranza mista a faziosità faccia dire “cosa vuoi che cambia con un rating migliore?”, ma una delle poche cose che ho imparato dall’esame di Macroeconomia all’università è stato che una decisione di politica economica ha sempre e comunque ricadute sulle nostre tasche.
E, stranamente, persino l’HuffPost ha messo in evidenza le ricadute positive, per tutti noi, dell’upgrade:
https://www.huffingtonpost.it/economia/2025/09/20/news/lupgrade_di_fitch_fa_bene_allitalia_tre_effetti_immediati-20077121/
Settembre 22nd, 2025 alle 13:16
Il rating evidenzia la capacità di un debitore di assolvere alla sua obbligazione, rimborsare il denaro ricevuto e pagare gli interessi.
Ora bisognerebbe leggere la relazione di Fitch, per vedere quali sono le ragioni del miglioramento.
Probabilmente è migliorata la situazione del debito pubblico, anche perchè c’è un po’ di macelleria sociale. Pensioni, scuola, costo della vita suio prodotti più bassi aumentatati. Poi, c’è crescita di occupazione estasi economica, questo è un pessimo segnale per il futuro, poichè, come media (non rispecchia i singoli settori e le singole imprese) implica un abbassamento della produttività del lavoro e pericolose implicazioni future di uscire da certi mercati per le imprese marginali.
Quel miglioramento del rating, inoltre, se non errato (succede molto più spesso di quello che si pensa (non ci sarebbe stato il botto immobiliare Usa del 2008-9) non significa che ora andiamo benissimo, semplicemente che abbiamo salito un gradino.
Ma la situazione economico finanziaria resta molto pesante.
Io, infatti, sono molto favorevole al progetto del riarmo della UE, nella creazione di un esercito europeo, nel fare le commesse per il riarmo a consorzi di imprese europee, e di eliminare il ritardo sulla problematica delle comunicazioni e dei servizi da web tutti, oggi, nelle mani degli Usa.
Questa domanda aggiuntiva finanziata con l’emissione di titoli europei, non intacca il welfare state, aumenta il Pil europeo, ci dà autonomia da sicurezza esterna e ci copre su molti settori strategici.
In questo io giudico i miei governanti tutti dediti a fare un ponte inutile, a voler riarmarsi ma con commesse all’amico americano e a spese del welfare.
Un saluto.
Settembre 22nd, 2025 alle 15:39
Amico Viola, il ponte sarà inutile per te che stai a Napoli..
Se era per la sinistra non avremmo avuto manco la A1 nel dopoguerra.
Il Ponte è assolutamente necessario per lo sviluppo del Sud Italia e soprattutto per la Sicilia.
Poi possiamo farci tutti i dubbi del mondo su come verrà costruito (ma ora sono tutti esperti di ponti quando prima lo erano di virus) ma che non sia un’opera necessaria è un eresia bella e buona, mi spiace contraddirti
Vdz
Settembre 22nd, 2025 alle 17:00
@ Viola1946: lungi da me difendere questo governo, ma la macelleria sociale c’è dal 2011 con il governo Monti.
Com’è che in tutti questi anni o ci sono state retrocessioni o salvezze all’ultimo?
Via, su….
Settembre 22nd, 2025 alle 17:54
Non è che si va meglio noi, è che va peggio tutto l’occidente.
Stiamo vivendo il declino di un impero dove noi non siamo altro che ai margini.
Meloni sta raccogliendo i sacrifici fatti dagli Italiani con Draghi e Monti.
Sacrifici che ora toccherà affrontare a Francia, inghilterra , Germania e sempre di più gli Stati Uniti…riforma pensioni, taglio spesa pubblica ecc
Settembre 22nd, 2025 alle 17:55
Zachini, perdonami, non è per fare il precisino, ma hai scritto un’inesattezza.
Il debito non è assolutamente diminuito dal 2020-2024, casomai è diminuito del 20% il rapporto debito/pil (dal 154% – dovuto al Covid – al 135%). Il debito ha continuato ad aumentare. E neanche poco.
Siamo passati da 2.450 miliardi di euro del 2020 a ai 3.000 miliardi superati a febbraio 2025. Un aumento di 550 miliardi di euro.
Ed il rapporto debito/pil è diminuito grazie al denominatore PIL, “gonfiato” dell’effetto SuperBonus 110%.
Mentre invece il deficit è stato sotto il -7% anche tra il 2021 ed il 2023, quando invece gli altri paesi europei sono rientrati al 3% circa dal post covid molto più velocemente dell’Italia.
L’Italia è rientrata al 3% circa solo nel 2024, in ritardo di 2 anni rispetto ai paesi europei, che erano già rientrati nel 2022.
Voglio ricordare che l’effetto Superbonus ha giovato al PIL nei 3 anni post covid (quindi sul breve periodo), migliorando il rapporto debito/PIL, ma avrà effetti negativi ritardati sul debito, perché impattera con effetti finanziari sul debito fino almeno al 2030 (quindi, sul lungo periodo).
Prima di dare degli improvvisati agli altri, assicurati di non scrivere s……e.
Settembre 22nd, 2025 alle 20:04
Incuriosito mi sono andato a guardare le motivazioni alla base dell’upgrade del rating. Riporto da ‘soldionline’:
<<L'aggiornamento riflette una maggiore fiducia nella traiettoria fiscale dell'Italia, sostenuta da una crescente prudenza fiscale e dall'impegno nel raggiungere gli obiettivi di bilancio a breve e medio termine previsti dal nuovo quadro di bilancio dell'UE. Fitch prevede una continua e graduale riduzione del deficit nel 2025-2027, con un deficit previsto del 3,1% del PIL nel 2025, rispetto a un obiettivo del 3,3%.
Inoltre, secondo l'agenzia di rating, il debito aumenterà dal 135,3% del PIL nel 2024 al 137,5% nel 2026, riflettendo gli aggiustamenti stock-flussi legati principalmente al superbonus."
Nella spiegazione della crescita dl rating ci sono 2 cose: a) l'accordo con l'UE su un percorso di rientro in limiti accettabili del rapporto deficit/pil e una politica fiscale più attenta. Quella che ho chiamato macelleria sociale. Che, se va fatta, però va fatta con intelligenza. I soldi del ponte li metti sulla ferrovia e sul potenziamento delle strutture ospedaliere, ad esempio.
Un saluto.
Notizia di ieri o oggi, la pressione fiscale è aumentata rispetto allo scorso anno. Di per sè questa informazione dice poco: a) c'è un recupero di evasione; b) è un finto recupero di evasione ma effetto dei tantissimi regali fiscali agli evasori; c) c'è una riduzione della spesa per welfare.
O altro.
Un saluto.
Settembre 22nd, 2025 alle 20:49
Noto con piacere la presenza ,nel forum, di numerosi economisti.
Io non sono un economista….anzi credo di essere molto ignorante in materia.
Mi limito quindi ad un esempio semplice semplice.
Se domani un governo decidesse di:
– innalzare l’età pensionabile da 65 a 75 anni
– ridurre del 30% l’importo degli stipendi dei pubblici dipendenti
– eliminare totalmente la sanità pubblica facendo pagare al costo effettivo qualsiasi prestazione sanitaria.
Sicuramente il rating di quel paese farebbe balzi in avanti da gigante collocandosi ai massimi livelli di affidabilità.
Altrettanto sicuramente una simile operazione sarebbe classificata come “macelleria sociale”.
Ecco ….magari prima di fare gridolini di soddisfazione….ragionate su questo.
Settembre 22nd, 2025 alle 21:09
@23 zachini
Ma perché, te ti sei arricchito? Beato te!!
Settembre 22nd, 2025 alle 21:11
@sempre per zac perché sennò mi monti una filippica che non finisce più.
A dire il vero non mi sono neanche impoverita. In realtà non mi è cambiato niente, ceto basso ero e ceto basso son rimasta!!
Settembre 22nd, 2025 alle 22:22
A me il Malox non serve. Io me la passo bene. Ed evidentemente, anche tu Zachini. Buon per te. Ma se scendessi dalla torre eburnea, forse vedresti le cose come sono.
Malgrado i continui record dell’occupazione, ai dati più recenti sale verso nuovi record anche la quota di abitanti a rischio di povertà o esclusione sociale: quasi un quarto del totale. Sono fatti, non le chiacchiere di Telemeloni. Com’è possibile avere allo stesso tempo più occupati, ma più poveri? Il nesso è nelle inefficienze del sistema: ogni ora lavorata in Italia produce in media il 20% di reddito in meno rispetto alla Germania e il 14% in meno della Francia (secondo la banca dati della Commissione europea). E questo scarto di produttività, a differenza dello spread finanziario, in questi anni sta continuando ad allargarsi. Infatti, i salari reali in Italia all’inizio del 2025 erano del 7,5% inferiori rispetto a inizio 2021. In questi anni, quindi, i salari nominali sono aumentati, tuttavia non abbastanza per recuperare le perdite dovute all’inflazione, rendendo più bassi i salari reali, abbassando così il nostro potere d’acquisto. La Retribuzione Annua Lorda (RAL) media si aggira attorno ai 32.000 euro, ma lo stipendio netto mensile è di circa 1.700-1.850 euro.
Amorale della fava: senza i miliardi del Pnrr accompagnati da salari da sopravvivenza, anche la minima crescita dello 0,5% non sarebbe mai avvenuta.
Un altro punto di cui tenere conto è il ‘’Fiscal Drag’’, o drenaggio fiscale, vale a dire l’aumento della pressione fiscale dovuto all’inflazione, in cui i redditi nominali aumentano ma il potere d’acquisto rimane lo stesso o diminuisce, portando i contribuenti in scaglioni di reddito più alti e facendogli pagare più tasse senza un reale miglioramento del loro benessere.
Ebbene, il “Fiscal Drag” ha aumentato il gettito IRPEF di 17 miliardi nel lavoro dipendente e di 25 mld se vengono messi dentro anche i pensionati. Significa che l’eventuale taglio delle aliquote in manovra non è un vero taglio di tasse ma la mitigazione di un inasprimento delle tasse sul ceto medio in questi ultimi due anni.
Settembre 23rd, 2025 alle 09:40
“Macelleria sociale”, come suonano bene queste due parole messe insieme….deve essere il nuovo refrain di chi ce l’ha con la Meloni.
Ed effettivamente il suo governo di “macelleria sociale” ne sta facendo, ma a me pare che sia la prosecuzione di un lavoro iniziato da molti altri prima di lei. Oserei dire iniziato 33 anni fa con il governo Amato, quello della manovra “lacrime e sangue”, ve lo ricordate?
Perché se non ve ne foste accorti è da quel mefitico 1992 che l’Italia registra avanzi primari di cassa. Cosa significa avanzi primari di cassa? Che le entrate erariali sono superiori alle uscite prima del pagamento degli interessi sul debito pubblico. Non avete ancora capito cosa significa? Significa che per 100 che vengono versate nelle casse statali, lo Stato spende 97-98. In parole più povere, sono 33 anni che si toglie denaro alla spesa pubblica, ma ce ne accorgiamo soltanto adesso che al governo c’è la destra. Se lo faceva Renzi, Prodi, Letta o Conte alla fin fine andava bene.
Ma poi, io sono uno di quelli che è stato costretto a ricorrere alla sanità privata per una visita urgente perché dopo due mesi che attendevo una richiamata dal CUP non avevo avuto nemmeno la data della visita, ma se guardaste i bilanci regionali (perché è la Regione competente per la sanità) vi accorgereste che i fondi non sono diminuiti rispetto agli anni scorsi, semplicemente si è data priorità ad altre politiche. Quali? Ad esempio stanziare 600mila euro per i corsi gender nelle scuole elementari. Con 600mila euro una macchina per la risonanza in più si sarebbe potuta comprare? Non lo so, ma di sicuro potevano essere utilizzati molto meglio visto che questo governo di destra fa “macelleria sociale”, no?!
Vi do un consiglio, lasciate perdere la “macelleria sociale” associandola a questo governo come se fosse il marchio di fabbrica della Meloni. Magari attaccatela sulla politica estera appiattita sulle posizioni USA, magari attaccatela sulle chiacchiere in materia di immigrazione e ordine pubblico alle quali seguono solo pastrocchi vergognosi…ma lasciate perdere questi striduli da anime belle di difensori del welfare state perché avreste dovuto svegliarvi nel 1991 e non nel 2025.
Settembre 23rd, 2025 alle 10:27
Omino…suvvia…
Se scrivo diminuito di 20 punti percentuali secondo te a cosa è riferito?
Dovresti sapere che quando si parla di debito in questi casi si intende sempre il rapporto Debito/Pil basta prende il Sole 24 ore e vedrai che anche loro omettono ogni volta di scrivere Debito/Pil parlando di punti percentuali ma scrivono solo Debito.
Io do di improvvisati a chi replica che non suo portafoglio non gli è arrivato niente
Monica,
No non guadagno di più, guadagno uguale ma lo sai quando mi sono accorto che non potevo fare più le stesse cose di prima? Durante il governo del “Migliore”… oppure a te sembra che il costo della viat sia aumentato in questi 3 anni di governo Meloni???
Ma per favore…
Shimon,
Vedi la questione è una, l’Italia ha dei problemi e li ha sempre avuti a prescindere se governasse Berlusconi, Monti la sinistra o la destra.
Potremmo stare qui a scrivere per anni senza metterci mai d’accordo su chi ha governato meglio e chi peggio, senza contare poi i fattori esterni che nel corso degli anni possono influenzare il tutto: eventi naturali, guerre, pandemie ecc…
I fatti sono che 2 agenzie estere e non italiane e non certo di parte hanno dato un buon giudizio sul Governo, ma soprattutto (che è quello che conta x gli investitori) pensano che i dati saranno stabili e tra gli indicatori abbiamo spread, occupazione e via dicendo.
Tutto ciò per una regola Macroeconomica che non puoi smantellare su un forum di calcio, porta alla fiducia degli investitori con tutte le conseguenza che dovremmo sapere.
Però non va bene, xchè come diceva giustamente David nel titolo, lo ha ottenuto la Meloni e non Draghi o Monti…
I principali motivi, oltre ad aver agito bene, sono nella compattezza del Governo che da fiducia ai mercati, cosa che dall’altra parte non mi pare di vedere … vai tranquillo che un ipotetico pseudo governo tra SChlein Conte e quei decelebrati di AVS sicuramente non darebbe la medesima fiducia dato che hanno idee completamente opposte su tutto, tranne che sul vuole abbattere la Meloni, quella è la loro unica linea comune, l’unico legame di alleanza e mi pare un pò poco, per questo se dovesse mai succedere ho tanta paura che i mercati reagirebbero malissimo. (detto che poi ognuno vota come meglio crede ed il voto è insindacabile)
Vdz
Settembre 23rd, 2025 alle 11:34
@23 zachini.
Invece se ci sono partiti tipo quello attuale con la Meloni, si va alla grande.
Lei sarà pure intelligente e preparata come dicono.
Ma il resto è da comiche, tipo il trio Salvini – Lollobrigida (quello che fa fermare il treno dove vuole lui) – Urso (quello che parla delle centrali nucleari, ma se non riesce a mettere in fila 2 parole!).
Via, siamo seri!
Settembre 23rd, 2025 alle 11:57
Asintomatico.
se non conosci le persone e le rispettive esperienze di lavoro e di conoscenze, non puoi esordire dicendo che ci sono molti economisti nel blog, in senso di negare tale qualifica a chi scrive.
Basta una laurea in economia per avere le nozioni con cui fare i ragionamenti di cui sopra.
Ora, se trovi ragionamenti non convincenti, puoi intervenire e chiedere lumi o fare riflessioni.
Ma andare così in generale e svilire le conoscenze di chi non conosci non è una cosa simpatica.
A parte una laurea in Economia Marittima, il mio lavoro, in un Ufficio studi, tra il 1979 ed il 2001 è stato quello, dopo lo sportello bancario (1972-1978) di addetto al reparto economia tra il 1979 e 1973, passaggio al reparto econometria per il 1974 e 75 e capo reparto del reparto credito (1976-1978).
In questa fase andavo due volte all’anno a Prometeia ove si commentava lo scenario economico internazionale, europeo e nazionale. Nell’ambito dell’Ufficio preparavamo, per l’alta direzione (AD, presidente, consiglieri e direttori centrali) due volte all’anno due report completi sulla situazione dell’economia italiana e in particolare del Mezzogiorno.
Poi, diventato funzionario (nel 1989), sono stato trasferito per 18 mesi in una Sede e sono tornato all’Ufficio Studi, dove mi è stata affidata la direzione del reparto credito e di quello econometrico.
Io ho mangiato problematiche di economia e di credito; non davo i soldi, ma studiavo le normative e le tendenze anche finanziarie a livello globale, europeo, italiano e meridionale.
Per me queste tematiche erano il pane quotidiano di letture, analisi e sviluppo di report per l’alta direzione.
Purtroppo, in un blog è difficile poter essere esaustivi, quindi si procede per slogan o un minimo di meccanismi.
Ora come detto l’up grade del rating, è solo il risultato positivo, di un accordo firmato con la UE in cui ci siamo impegnati a rientrare in limiti di rapporto debito/pil non certo ancora soddisfacenti ma indubbiamente migliori dei precedenti.
Quanto a Draghi, se si conoscono il modello Keynesiano e la teoria degli sbocchi, diventa facile approvare il suo progetto europeo.
In sintesi: ti finanzi con i titoli europei (bassissimo tasso), spendi questo denaro per investimenti in armamenti, comunicazioni e intelligenza artificiale, rivolgi la domanda ai produttori europei (modello Keynes) ed in funzione della teoria degli sbocchi ti ritrovi il denaro investito nelle buste paga dei lavoratori ed aziende europee, che a loro volta utilizzeranno questo denaro per consumi ed investimenti.
Il tutto fa aumentare significativamente il Pil, che produce automaticamente un aumento delle entrate fiscali, aumento che potrebbe essere sufficiente (nel medio-lungo termine) ad assolvere all’obbligo del rimborso dei titoli emessi.
Come vedi ti ho evidenziato il circolo virtuoso che si genera con la relazione Draghi.
Ma non ho spiegato il modello di Keynes e la teoria dello sbocco delle produzioni.
Non si possono liquidare in tre battute. Io mi accontento di sapere che se spingo l’acceleratore l’auto va più veloce e se spingo il freno rallenta o si ferma. Non ho bisogno di conoscere le cose più a fondo. Infatti, sono quello che se l’auto si ferma, non alza il cofano del motore ma chiamo soccorsi.
Ad esempio l’Omino di Ferro fa delle considerazioni semplici ed efficaci. Non so se ha studiato economia ma ha un minimo di conoscenza per analizzarne le dinamiche.
Anche Zachini dimostra di avere conoscenze di economia, anche se ha un punto diverso dal mio.
Ma anche altri interventi che ho letto lasciano comprendere conoscenze di base.
Quanto alla tua osservazione è corretta ma parziale, sarebbe conseguenziale solo se il risparmio venisse utilizzato per ridurre il debito e non investito in altre spese correnti.
Quanto a Monti, certo ha fatto macelleria sociale, ma ha salvato il Paese dalla spirale negativa in cui lo aveva spinto l’attività del governo Berlusconi. Come lascia intuire Asintomatico nel suo esempio c’è macelleria sociale, ma c’è un beneficio superiore.
Un saluto.
Settembre 23rd, 2025 alle 19:22
Dal 2000 a oggi ci sono stati almeno 7 ministri in materia economica indipendenti, da definire tecnici, oltre a qualche politico tipo Tremonti o Gualtieri. Attualmente c’è un leghista atipico, scelto dal supertecnico Draghi e sostenuto sia da PD AVS e centristi oltre che da Lega e Fi, con un pedigree di buone entrature nelle istituzioni economiche Europee.
Sostenitore di Monti con la relazione per inserire il pareggio di bilancio in costituzione (con effetti di probabile macelleria sociale che verrà respinta) diverrà poi delfino di Draghi, tanto da sostenerne la candidatura come successore di Mattarella.
Come ministro si rivela, a mio modo di vedere, competente e molto istituzionale. Come tutti i precedenti eserciterà il mandato con la sostanziale benestare dell’amministrazione di turno di Washington il vero convitato di pietra del governo nostrano avendo comunque una buona considerazione internazionale.
Per quanto riguarda il rating anch’esso USA, ma come mai le agenzie sono solo li?, la coesione delle destre insieme all’eredità ingente dei fondi ottenuti dal governo Conte che la Meloni rifiutò di sottoscrivere con una astensione ideologica e anti-patriottica e che ora viene sottaciuta per gongolarsi nel risultato, sono le principali cause della promozione internazionale. .
Un inciso: nella visione destrocentrica del debito accumulato dagli anni 70 fino al nuovo secolo, si dimentica le ingenti evasioni fiscali, che se fossero state a livello medio Europeo avrebbero portato il bel paese quasi alla rimozione del debito secondo gli analisti. 108 miliardi è il dato presunto del 2024 ed è circa 10% del pil: per 2/3 generato dalle partite iva, poi società cooperative e altro.
Dei 1250 miliardi di debito verso il fisco solo circa 100 sono esigibili per l’Agenzia delle entrate, al lordo delle varie rottamazioni e concordati periodici che finisco per perpetuare certe dannose usanze.
Settembre 24th, 2025 alle 09:56
Zachini, sull’inesattezza mi riferivo soprattutto alla tua affermazione che l’Italia avesse fatto meglio delle altre nazioni nel periodo post-pandemico.
Non è vero.
Ripeto: sul deficit ha fatto nettamente peggio delle altre nazioni per due anni, sul debito/PIL il dato è gonfiato dal superbonus.
Ed il fatto che avesse recuperato 20 punti percentuali non era dovuto alla bravura del governo Meloni, ma alla pessima performance del PIL durante il Covid.
Infatti il dato del debito/PIL è tornato ai livelli pre-pandemici: nel 2019 era 134,2%, nel 2024 135,3%.
E questo conferma, come ho scritto nel mio primo commento, la buona gestione dei conti pubblici negli ultimi 30 anni da parte di tutti i governi.
Il problema è che per ottenere questi risultati si sono tagliate voci di spesa pubblica che hanno inciso sulla qualità di vita dei cittadini e allo stesso tempo non c’è stata nessuna ripresa degli stipendi e del potere di acquisto dei cittadini (tranne che per un 10% dei più ricchi che si sono arricchiti ulteriormente).
Settembre 24th, 2025 alle 10:13
Amico Viola 40
Mi è piaciuto molto il tuo post, invece riguardo alle mie conoscenze in Economia, che poi il termine Economia vuol dire tutto e niente, a volte me lo ricordo per un foglio di pergamena appeso al muro, ma difficilmente si possono dimenticare il modello keynesiano ed il modello neoclassico dell’esame di Economia 2.
Visto che hai appassionatamente e correttamente descritto il modello Keynesiano, mi piacerebbe moto sapere il tuo punto di vista sull’avversità al Ponte.
Te lo chiedo in quanto per caso è’ stato un argomento di discussione al mare con amici e figli di amici, con più o meno conoscenze dell’argomento, si andava dalla figlia 22enne di uno dei miei migliori amici che sbraitava appassionatamente la sua contrarietà, ma come succede nei giovani di oggi senza un minimo di conoscenza della materia, ma per partito preso (i giovani sono cosi, ma sono appassionati poi crescendo capiscono molte cose) al fratello più piccolo ma più consapevole che esternava punti interessanti, al mio amico e via dicendo…
Ora, lasciando stare la questione geologica, dove nè io nè te ne nessuno in questa chat ha competenze per poter dire cose interessanti se non solo riferimenti scopiazzati e trovati da sedicenti informatori (vedi Tozzi o Pif) senza nè arte nè parte e comunque io mi vorrei fidare che se costruiscono un ponte lo facciono con tutti i crismi (abbiamo costruito viadotti e gallerie contro ogni senso logico e di pensiero del tempo…), mi piacerebbe affrontare la questione di sviluppo ed economica.
Mi pare che il Ponte vada in direzione di quello che hai appena spiegato ad Asintomatico.
Non si tratta di opere come per le Olimpiadi, che portano benessere limitato ad un periodo e poi sono fine a se stesse, per le quali io sono sempre stato scettico, qui si tratta dello sviluppo del PAese.
In secondo luogo non condivido l’affermazione su Berlusconi e Monti. L’Europa ha segato Berlusconi, ma al tempo stesso non ha segato altri, il tutto era assolutamente sostenibile, quel periodo è stato più volte ri analizzato ai tempi moderni ed in tanti furono concordi nel dire che Silvio pagò solo perchè era Silvio…
un saluto
Vdz
Settembre 24th, 2025 alle 19:35
Tutto è manipolabile,anche i numeri,che dovrebbero essere assoluti ed apolitici non lo sono.Tutto dipende dalla lettura che se ne fa e dai fini politici che ci poniamo Il Governo Monti è stato davvero una macelleria sociale,con tutti provvedimenti aggressivi e distruttivi verso le classi deboli,ed uno smembramento delle reti sociali.Dalla riforme delle pensioni,il Risanamento dei conti pubblici e fiscal compact ,Decreto Salva Italia con aumento altissimo delle tasse ,Riforma del mercato del lavoro,ed obbligo di pareggio.Potrei andare nello specifico,ma tutti sappiamo cosa tutte queste riforme ,hanno portato negli strati mediobassi ma anche medio-alti.Tutto questo per dire che i numeri,che non sono interpretabili ,certo, si possono aggiustare in tanti modi ,ed i modi scelti castigano lavoratori, pensionati e via giù a scendere.In questo obbrobrioso Paese,nessuno dice mai :caccia spietata agli evasori.Il monte di evasione è calcolato ,per difetto e negli ultimi 20 anni,di 1250 mld.Questonoet chi crede che i “numeri”non siano manipolabili ed affermino verità intoccabili.
Settembre 24th, 2025 alle 22:28
@zac
Ebbene sì. Io l’aumento l’ho visto in particolare negli ultimi 3 anni e mezzo! Ma non per colpa della meloni, di questo te ne do atto. Piuttosto per una serie di cose (crisi del gas, guerre varie, altre cause economico-finanziarie, vari motivi che hanno fatto salire l’inflazione…), e francamente io, che non mi intendo ne’ guardo le spiegazioni tecniche, me ne accorgo dalle cose che pago. E le pago di più all’incirca da fine 2021- inizio 2022. Tutto qui. Se poi oltre a tutte le altre cose che fai vuoi anche fare i conti di casa mia…
Settembre 25th, 2025 alle 10:09
Monica non faccio i conti a casa tua, le cose le paghiamo uguali, la guerra ha dato una mazzata incredibile anche perchè quando alzi tanto un prezzo in un determinato momento…poi quando si riabbassa non torna mai indietro da dove è partito.
Ti faccio un esempio, pre guerra 10 quintali di legna (buona e tagliata) portati a casa costavano 13 euro al quintale
Con la guerra siamo arrivati a 21, roba da matti… (anche il Pellet era raddoppiato), poi quando la situazione si è stabilizzata è retata a 18 euro al quintale…
Sono tutti giustificabili dagli aumenti? col caxxo… però ce li becchiamo
Vdz
Settembre 25th, 2025 alle 10:18
Carissimo Zachini,
ribadisco quanto più volte ti ho detto sul piano personale, nei rapporti con gli altri ed in particolare con gli amici, non considero le idee politiche, religiose, calcistiche, motoristiche, ma il filing con la persona.
Anzi mentre la comunanza di idee genera la monotonia dell’autoincensarsi, la diversità è ricchezza poichè allarga gli orizzonti e i punti di vista.
Problema “ponte sullo stretto.”
In realtà la tipologia di problemi sono 2 una di tipo tecnico ed uno di tipo economico-sociale.
Quando al primo, oltre a tutte le obiezioni sulla fattibilità legata alla zona sismica e alla lunghezza del ponte in unica campata, ti aggiungo solo l’effetto vela che un ponte così lungo e così largo subisce.
Quanto all’aspetto economico-sociale, il problema non è fare il ponte, ma perchè adesso e con un’urgenza assurda.
Tu mi insegni, visto che necessariamente hai studiato anche economia aziendale, che le risorse sono scarse e vanno gestite seguendo logiche di priorità degli investimenti e le valutazioni di costo/rendimento.
Io ritengo che oggi vi siano delle urgenze molto superiori a quelle di un ponte, che consente di abbreviare i tempi di attraversamento dello stretto.
Quanto ad urgenza, ad esempio l’efficienza della rete ferroviaria e stradale siciliana. Quella calabrese almeno per il versante tirrenico è messa bene.
Io dico prima raddoppiamo le linee ferroviarie siciliane, ipotizziamo una sua linea costiera anche ad alta velocià.
Allora avrebbe un senso il risparmio di tempo che il ponte consentirebbe.
Poi per l’economicità analizziamo il traffico complessivo tra Sicilia e continente, tra aereo, rotaie, gomma e mare. Se questi movimenti sono rilevanti in via gomma e rotaie, allora ha un senso maggiore fare quel ponte.
Tra Messina e Reggio in andata e ritorno in tutto attraversano lo stretto 34 treni (passeggeri) al giorno (li ho presi dall’orario ferroviario inerente le ore 00-24 del 26 settembre.
Le auto circa 8500 al giorno e quindi 354 all’ora e 6 al minuto. Onestamente non mi sembra un gran traffico. Tra Napoli e Roma il flusso medio giornaliero autostradale è di 60.000 veicoli. Sono numeri presi su Google.
Ora questi numeri, mentre giustificano alla grande l’esistenza e l’utilità dell’autostrada A1, sono impietosi per il movimento su rotaia e su gomma nell’attraversamento dello stretto.
Si può fare, poichè l’aspetto sociale va sempre considerato, ma con calma e nel rispetto massimo delle regole di sicurezza di tenuta nel tempo del ponte.
Ma le priorità siciliane e italiane non si fermano solo al problema della rete ferroviaria e stradale.
Sta emergendo una nuova esigenza che richiede studi ed investimenti notevoli. Il cambiamento climatico, se pensiamo che i ghiacciai si sciolgono presto e continua questa alternanza di siccità ed alluvioni, allora bisogna investire moltissimo, nel trasformare una situazione idrica basata sui fiumi permanenti, in una nuova situazione basata sulle piogge.
Ovvero, da un lato lavori volti ad evitare le inondazioni, che nel contempo consentano canalizzazioni delle acque piovane (evitano o riducono di molto anche le inondazioni) in bacini da cui attingere nell’anno in coordinamento con i fiumi e la desalinizzazione.
Poi, ovviamente ci sono tanti altri investimenti prioritari rispetto al ponte.
Non sono contrario, ma va fatto in sicurezza le cui carte sembrerebbero non garantire e nei tempi giusti e possibilmente con l’aiuto comunitario.
L’attuale accelerazione mi da molto da pensare.
Continua con le precisazioni su Berlusconi.
Settembre 25th, 2025 alle 10:42
Carissimo Zachini (seconda parte).
mettendo da parte i miei sentimenti verso Berlusconi, faccio una prima riflessione. Porto ad esempio la riforma societaria.
E’ mia convinzione personale e credo di tantissima gente, che lo scopo principale era quello di depenalizzre il reato di falso in bilancio, almeno nei casi in cui lui era coinvolto.
Ciò detto, io quella riforma l’ho analizzata in ogni singolo punto, avendola portata in aula prevalentemente di dirigenti, funzionari, direttori e addetti ai fidi. Ho lavorato con diverse società e fatto tantissimi incontri.
Ebbene, non considerando l’aspetto depenalizzazione del reato di falso in bilancio, quella riforma era ottima e dava tantissimi spunti per migliorare l’efficienza organizzativa della proprietà.
In particolare con la riforma viene introdotto (in via implicita) il riconoscimento “dell’invisible asset” (termine che mi sono inventato), cosa diversa dall’intangible asset.
Faccio un esempio. All’epoca, prima di calciopoli, Moggi figlio e i suoi due soci (la Geronzi e Lippi) mi invitano ad entrare nella loro società. Io immetto il 90% del capitale monetario, ma mi viene assegnato il 10% dei diritti di voto ed il 15% degli utili aziendali. Loro, invece, si prendono l’90% dei diritti di voto ed l’ 85% degli utili.
Sostanzialmente, la redditività della società viene garantita dall’agenda di Moggi e Lippi, quanto a numero e qualità dei calciatori gestione, al Geronzi facilità i fabbisogni di prestiti: gli invisible asset che gli riconosco..
Infatti, le agende di calciatori in scuderia dei primi e l’attività di facilitazione dei prestiti, rappresentano asset che consentono un’alta redditività della società. Io non sono realmente penalizzato, in quanto posso godere comunque di un reddito alto (anche se notevolmente inferiore ai tre), che con qualunque altro investimento a rischi zero non avrei mai ottuneto neanche lontanamente..
Questo è possibile con la riforma societaria, prima non si poteva fare.
Di spunti interessanti ce ne sono molti. Essa consente di strutturare su misura dei soci una società economica.
Purtroppo, Berlusconi un po’ per colpa sua, un po’ per i riflessi dello scoppio della bolla immobiliare americana, ha generato una spirale negativa che ha portato lo spread da meno di 80 a oltre cinquecento punti.
Ora, come al solito diventa difficile quantificare quanto Berlusconi abbia inciso in negativo e quanto, invece, va attribuito alla sfortuna di essere stato l’ultimo a trovarsi con il fiammifero acceso in mano.
Un caro saluto.
Settembre 25th, 2025 alle 15:40
Caro Viola
ti rispondo in sintesi:
Aspetto Tecnico, avevo detto che l’aspetto tecnico non mi interessa, in quanto nessuno qui è in grado di dare risposte ma solo sentito dire, l’aspetto vela di per se non vuol dire niente come il sismico, vorrei fidarmi che per costruire un oggetto del genere il progetto sia ben congeniato.
Le uniche cosa che potrei leggere sull’argomento sono relazioni tecniche fatti da ingegneri (che poi non capirei) non certo pseudo illazioni fatte da politici o influencer come se tutti oggi fossimo diventati esperti di ponti o di vaccini oltre che allenatori della Nazionale di calcio.
Sull’aspetto socio economico ti rispondo con un esempio fattuale: da quanto si parla di Ponte? saranno 20 anni e in 20 anni si continua a dire che prima vanno sviluppate le infrastrutture. Risultato: non abbiamo nè ponte nè infrastrutture…
Questo mi fa pensare che l’approccio sia sbagliato, forse con un ponte avremmo anche le infrastrutture.
Riguardo al resto il discorso è un pò il medesimo, non mi pare che abbiamo fatto opere che migliorino l’approccio al cambiamento climatico, vedi Emilia Romagna ogni santo anno c’è la solita devastazione…ed ogni santo anno non fanno niente, non cambiano manco le regolamentazioni.
Quindi il fatto delle priorità a ma pare una scusa x non far niente
Vdz