57134 commenti, che divisi per 1096 giorni fanno circa 52 commenti al giorno: me l’avessero detto il primo dicembre del 2005 non ci avrei mai creduto.
Mi spiegava la scorsa settimana un intenditore di statistiche internettiane come Andrea Trapani che come numero di pagine lette questo blog naviga intorno al posto n. 1500 in Italia, siti compresi.
Lo ritengo un successo clamoroso, ma vi devo confessare che da un po’ di tempo mi mancano alcuni amici di vecchia data con cui avevo iniziato a dialogare.
Penso a Chiara, Il capitano del mare e anche Perfida albione e Innamorati pazzi, che scrivono molto meno.
Ci sono ancora o se ne sono andati?
Confesso anche che non ho mica preso tanta dimestichezza col mezzo, nel senso che non ho un’idea precisa di cosa far passare e cosa no.
In linea di massima comunque viene fuori la mia anima libertaria e passo quasi tutto.
Cancello le parolacce o quasi, e quelle che leggete sono frutto della mia distrazione o stanchezza.
Elenco in ordine decrescente delle cose che mi fanno più infuriare: i consigli ad occuparmi solo di calcio, l’idea che se dico qualcosa è perché ho un tornaconto, essere messo nella massa con gli altri giornalisti (non perché mi ritenga migliora, più semplicemente perché credo che ognuno debba rispondere in proprio di quello che fa e quello che dice).
Non mi arrabbioinvece se mi danno del comunista o del berlusconiano, mi sono indignato, più che imbufalito, davanti alle accuse di razzismo.
E’ diventato un impegno, questo sì, e capisco che rispondere una volta sì e due no ai vostri post non aiuti, ma siccome da tre anni qui ci sono solo banner di solidarietà e non a pagamento (oh ragazzi, di offerte ne sono arrivate, magari potrei valutare se incassare e devolvere in beneficienza), rivendico la possibilità di essere stanco e quindi poco lucido per controbattere e/o dialogare con voi.
In compenso, ogni post passato è stato letto dal sottoscritto, che è l’unico ad avere la facoltà di accedere alla sezione dei messaggi.
I dati dicono che ogni giorno almeno tremila persone diverse vengono a vedere cosa succede da queste parti. Tra loro ci sono pure quelle brave persone dall’io ipertrofico che mi hanno querelato penalmente (ma con uno di loro mi sono chiarito e ora le cose vanno meglio) oppure misteriosamente denunciato all’ordine dei giornalisti perché, mentre fanno i paladini della libertà di informazione, si sono sentiti colpiti sul personale da qualche critica o rilievo che tra l’altro a volte neanche li riguardava.
A parte loro, ringrazio tutti gli altri, cioè voi, per dedicare un po’ del vostro tempo a parlare con me.
E ringrazio soprattutto due persone che sono editori concorrenti tra di loro e che con me si sono dimostrate di una correttezza esemplare.
Una è Saverio Pestuggia, che è il mandante morale e pratico del blog, l’altro è Andrea Pasquinucci che avendo compreso lo spirito con cui ho affrontato e affronto questa avventura da tre anni si è preso in carico del tutto gratuitamente la parte telematica (si dirà così?) e tecnica di queste paginate che state leggendo, spero con un minimo di interesse.