Si tratta di una nuova figura tattica, mai contemplata fino ad oggi nel panorama calcistico italiano.
Gioca tra il centrocampo e l’attacco e punta a bloccare sul nascere la manovra avversaria andando sul portatore di palla.
In teoria, essendo appunto un trequartista, dovrebbe fornire assist, saltare vericalmente l’uomo, segnare qualche gol.
In teoria.
Nella Fiorentina, che ha inventato questa figura, il trequartista di contenimento è Mario Alberto Santana, ragazzo di rara educazione e capace al contrario di molti suoi compagni (vedi alla voce Montolivo) di autocritica.
Il problema, e adesso si può dire, alla ventunesima gara ufficiale, che lui fa solo la metà del compito, cioè non inventa, non tira, non determina.
Se Gilardino si appanna, e forse ora è appannato, e Mutu procede a sprazzi, noi ci possiamo permettere il trequartista di contenimento?

P.S. Comunque a Roma potevamo e dovevamo pareggiare, sto a metà strada tra i disfattisti e la soddisfazione sorprendente di Prandelli a fine partita.
Meglio che a Cagliari e Siena, anche perché la Roma, fa giocare, ma restano alcuni grossi punti interrogativi: Vargas, la poca lucidità di Kuzmanovic, il compitino di Zauri, l’enigma Almiron (perché è stato preso?), le illusioni finora di Jovetic, il lento e triste dissolvimento di Pazzini.