Per essere più precisi: bene così per il risultato, ma anche per la tenuta psicologica della squadra.
Era quello che si diceva ieri. gli altri pedalano come forsennati, sono spinti dal mondo dei media, hanno i giocatori più bravi, un allenatore preparatissimo (io però mi tengo Prandelli), eppure sono ancora indietro di cinque punti.
Questa Fiorentina così affaticata, che non regala spettacolo, assomiglia un po’ alla mia prima Fiorentina da cronista in trasferta, quella dello scudetto rubato dalla Juve nel 1982.
Mai una gioia sul piano stilistico, ma tanta concretezza e moltissimi punti.
Per ora stiamo tutti lì, sulle spalle di Toni, che per fortuna è abbastanza robusto per reggere il peso di una piazza che alla Champions ci pensa eccome.
Sarà una bella volata con la Roma, io me la voglio godere tutta e, soprattutto, voglio vincerla.
E pazienza se il nostro obiettivo era l’Uefa: a quarto posto conquistato ce ne faremo una ragione.