Quasi tutti i temi che verranno trattati a Verona nei giorni dedicati alla Famiglia (con la F maiuscola, mi raccomando…) sono lontani da me anni luce: la penso in altro modo e ho la fortuna di vivere in un Paese che mi permette di manifestare quello che mi passa per la testa.

Allo stesso tempo non capisco perché chi ha idee molto lontane dalle mie non possa e non debba ritrovarsi per discuterne liberamente, poi saranno i numeri a determinare maggioranze e minoranze.

Mi fa semmai un po’ sorridere l’incoerenza di certi campioni di moralismo, che hanno alle spalle una vita privata piena di divorzi, figli senza coniuge e magari anche interruzioni di gravidanza volontarie.

Col passare degli anni, e anche grazie agli incontri che la vita mi ha regalato, ho radicalmente modificato il mio modo di vivere, qualcuno potrebbe pensare che sia cresciuto, dipende dai punti di vista.

In una cosa sono comunque rimasto uguale, la coerenza.

Non è che posso dimenticarmi di chi ero e di cosa ho fatto prima di diventare ciò che sono adesso e di conseguenza non posso certo salire sulla cattedra per impartire lezioni di moralismo al mondo.

E questo è invece un comportamento che in politica, e non solo, viene invece seguito da molte, troppe persone.