Nonostante la scarsa mia presenza televisiva, ci sono ancora molti tifosi che (bontà loro) ancora mi riconoscono e mi chiedono lumi sul futuro viola.

Al sempre presente scetticismo fiorentino inzuppato nel bartaliano “l’è tutto sbagliato, tutto da rifare” ho  controbattuto col fanciullino pascoliano che alberga dentro la mia anima da tifoso fin dai tempi in cui comprammo il povero Saltutti, che per il dodicenne David di allora doveva andare in Nazionale.

E credo molto nella frase che è ormai diventato il mio tormentone: “se prendiamo Pasalic e Piaca, un buon secondo portiere e una punta d’esperienza non siamo affatto male, certamente meglio dell’anno scorso” e sfido chiunque a darmi torto.

Il problema è che però il tormentone ce lo hanno riproposto per l’ennesima volta Corvino e la Fiorentina, perché pare che alla ducentesima puntata dello sceneggiato “Dalla Croazia con furore” Piaca e Pasalic non arrivino.

Il perché conta il giusto e poi anche questo è un film già visto e nemmeno tra i più appassionanti.

Mi date per favore qualche buon motivo per convivere con l’ottimismo?