Se uno si fosse montato la testa, si potrebbe chiamare la “solitudine del direttore”…
I fatti: arrivo alle 15.30 in redazione e vengo coinvolto dal clima mercato, nel senso che i prodi Loreto e Carotenuto sono impegnatissimi a scovare numeri brasiliani, serbi, insomma di tutto il mondo.
Premesso e detto più volte che di mercato capisco il giusto, mi lascio dolcemente trasportare in questo giro del mondo via cavo.
D’altra parte, ormai le radio sono diventate un grande palcoscenico per i procuratori e bisognerebbe rimettere loro regolare fattura per la pubblicità che viene fatta agli assistiti.
Ci sono quelli competenti come il mio amico Pallavicino, con litigo spesso, ma che ha un passato da giornalista e sa cosa dire, e ci sono quelli falliti, che ormai occupano militarmente l’etere a tutte le ore pur di avere un minimo di visibilità.
Orgoglioso di tanto lavoro redazionale, dico a Loreto e Carotenuto di darci dentro ed infatti alle 17.30 ecco lì, pronti, i numeri di Cavalieri, Fabio, del procuratore di Jovetic, dell’agente di Melo e forse di qualche altro che adesso sinceramente non ricordo.
Qualcosa però non mi torna e allora, appunto in solitudine, prendo la decisione che immagino può aver deluso una parte dei nostri tanti ascoltatori: stasera nel Pentasport niente mercato, buttando così a mare il lavoro dei miei giornalisti.
Sono recidivo, perché mi era già successo, mi pare due anni fa, con Bardazzi e Russo.
Poi, certo, vado sui miei due siti di riferimento (violanews e fiorentina.it) e scopro che Cavalieri ha detto quanto sia bello venire a Firenze, che il procuratore di Jovetic è in attesa di notizie o altre simili banalità che però magari qualche giornale stamani riporterà, con tanto di citazione.
E allora ti viene il dubbio se sia stato giusto o meno prendere quella decisione.
Ma il giorno prima della partita più importante fino ad oggi per la corsa Champions si può anche sacrificare qualcosa all’ascolto, o no?