Una decina di anni fa, quando ancora giocavo a calcio e mi divertivo tantissimo, organizzammo una partita tra giornalisti e la squadra femminile di Firenze che navigava nei bassifondi della serie A.

Cominciammo con una certa supponenza ed andammo immediatamente sotto di due gol, poi provammo a metterla sul piano fisico tanto, in certi momenti pure troppo, tanto da farmi rimproverare da Valentina e Camilla che seguivano la partita in panchina.

Niente da fare: non solo prendevano senza problemi le botte, ma le restituivano pure e con molto più mestiere.

Perdemmo inevitabilmente 7 a 3 e da quel giorno ho rivisto certi miei meccanismi mentali discretamente maschilisti che mi portavano a considerare il calcio femminile una sotto specie di sport: è un’altra cosa rispetto ai maschi, ma ha un suo indubitabile valore tecnico.

Oggi festeggiamo finalmente uno scudetto a Firenze, il primo dei Della Valle, che hanno avuto il merito di investire qualcosa come più o meno un milione di euro l’anno per qualcosa che certamente non regala visibilità.

Ma oggi la copertina è tutta loro, delle ragazze e di Fattori, e anche di Vergine e Mencucci e di tutti coloro che hanno spinto per arrivare una volta tanto primi