Per fortuna riesco ancora ad arrabbiarmi per certe cose, altrimenti vorrebbe dire che svolgo il mio lavoro col pilota automatico e non con la passione che metto da almeno trent’anni.
Mi riferisco alla storia dell’errore di comunicazione commesso dopo la partita su Montolivo e la mancata intervista, quando della faccenda bastava parlare uno minuto invece di un quarto d’ora.
Mi sono scusato via blog e via radio ed ecco che arrivano almeno una ventina di messaggi in cui si vorrebbe la crocefissione del sottoscritto, si attaccano i giornalisti che sono il male della Fiorentina, si esalta Montolivo che avrebbe fatto bene a snobbare la stampa di questa città.
Prima riflessione: gli attacchi pieni risentimento e di livore sono arrivati tutti dal computer e nessuno nel filo diretto di ieri.
Questo spiega come molti provino godimento un po’ meschino nello scrivere “contro” nell’anonimato di un nick, ma non abbiano poi il coraggio di affrontare direttamente l’interlocutore.
Seconda riflessione: ma se ce l’avete così tanto con i giornalisti e con le trasmissioni, se ci considerate il male assoluto, perché non chiudete la radio, spegnete il computer, cambiate canale in tv, smettete di comprare il giornale?
Molti di noi si cercherebbero un’altra occupazione perché siti, radio, tv e giornali andrebbero ancora più in crisi di quanto non accada adesso.
Terza riflessione, che è poi un corollario della seconda: a me sta bene che si dica “Guetta ha sbagliato”, oppure “Radio Blu non è stata all’altezza”, ma non accetto essere messo nel mucchio, perché qui ognuno ha le proprie precise responsabilità ed il giornalismo è un mestiere in cui si sa chi scrive o parla. Quindi, per favore, smettete di dire o scrivere “voi giornalisti”.
Quarta ed ultima riflessione: 25 ore di produzione giornalistica alla settimana vogliono dire 1250 ore all’anno ed io so, come lo sanno coloro che hanno la fortuna/sventura di far parte della redazione di Radio Blu, quanto sia pignolo ed esigente nel preparare e nel far preparare ogni minuto di quelle 1250 ore.
Ho e abbiamo sbagliato per quattordici minuti: non è la prima volta e non sarà l’ultima.
Continueremo a sbagliare perché l’unica alternativa sarebbe rinunciare a metà di quelle 1250 ore e aprire i telefoni agli ascoltatori o leggere valanghe di sms (a proposito, scusatemi ancora, ma nei quaranta minuti di filo diretto ne leggiamo un quinto e mi dispiace moltissimo), cioè smettere di “fare” la trasmissione.
Sarebbe più facile, risparmieremmo tantissimi soldi, ma poi, alla fine, non so quanto vi piacerebbe.

P.S. Tornando a parlare di calcio: a volte sbaglio le previsioni, ma su Ufo è da luglio che sto dicendo che se ne andrà certamente e che forse sarebbe stato meglio monetizzare.
Avete letto oggi il filo diretto de La Nazione con Corvino?