Ho le testimonianze: ho provato a collegare il computer di Russo all’aereoporto di Oslo, ho inutilmente cercato degli internet point che evidentemente sono sconosciuti nella capitale norvegese, ma non c’è stato niente da fare e comunque scusate il ritado.
Sono tornato da pochissimo a casa dopo un viaggio lunghissimo e ancora non mi è passata la soddisfazione per il primo tempo di ieri.
Esagero? Ma sì, anche perché la stanchezza mi toglie i freni inibitori: io nella prima mezz’ora ho rivisto la stessa intensità di squadra del Milan di Sacchi, con gli attaccanti che erano i primi difensori, con un’abnegazione assoluta da parte di tutti.
Una gran bella soddisfazione girare l’Europa per imporre il proprio gioco ed era già successo a Villareal, dove eravamo usciti tra i complimenti dell’esigentissima stampa spagnola.
Sono stati tutti bravi, ma Martino è sempre più sorprendente e se insiste da regista magari si regala un paio di anni di carriere in più.
Ho un po’ paura che pagheremo lo sforzo domenica, ma il gioco, credetemi, vale la candela.