Parto dalla seconda parte del titolo: terrò conto di tutti i suggerimenti che avete dato per le nostre trasmissioni, a cominciare dal diminuire l’autoreferenzialità che è certamente eccessiva, così come il debordare di annotazioni personali.
Se c’è una cosa che ho imparato in oltre 38 anni di radio è non avere certezze: siamo sempre in discussione e se pensiamo di essere bravi abbiamo già sbagliato l’approccio con chi cerchiamo di conquistare per tenerlo all’ascolto.

La partita di ieri sera non l’ho proprio capita per quasi un’ora, sembravamo vittime di un complesso di inferiorità inspiegabile visto che li avevamo buttati fuori nel 2015.
Poi, come spesso accade nel calcio, è bastato un episodio pure un po’ fortunato (il bel tiro di Bernardeschi è stato deviato in modo decisivo) per cambiare tutto e allora abbiamo iniziato nuovamente a giocare da Fiorentina.
Se a Londra per 90 minuti faremo lo stesso secondo tempo, non vedo perché dovremmo andare fuori, pur partendo svantaggiati per il punteggio, ma ce la giocheremo alla pari, senza troppi problemi, meglio ancora se con la testa libera.