“E dai, non mi dire che sei rimasto sorpreso, lo sapevano tutti che Mutu e Martina Stella…”.
Eccolo qui uno dei grandi difetti di noi fiorentini: il pettegolezzo.
Non sapevo, non so e non mi frega niente se il campione e l’attrice di successo (?) si siano davvero accoppiati, qui il discorso è diverso e ha origini lontane, tanto da farmi ricordare che da bambino trovai molto strano il rapporto conflittuale tra uno dei miei idoli, Albertosi, ed il pubblico, dovuto (dicono) a certe intemperanze della di lui consorte.
Qui siamo fatti così e siamo fatti male.
L’Irina te amo di Batistuta è una pubblica richiesta di perdono dopo la scappatella con la Ferilli, Santana “si sa il vero motivo perché non gioca”, Reginaldo è stato mandato via perché…, Mutu invece di stare in famiglia…
A Firenze c’è sempre qualcuno che sa, che ha visto, che ha sentito dire, che ha un amico “dentro la Fiorentina” che gli ha detto che…
Non avete idea delle domande che ricevo, dalla gente più insospettabile: ma perché piacerà così tanto frugare nella vita degli altri o mettere l’occhio nella chiave di serratura della camera da letto?
Ricordo che quando mi separai, ormai quindici anni fa, ne sentii di tutti i colori sulle mie presunte performances e sarebbe stato quasi divertente se non fossi stato io protagonista di tutte quelle balle (mentre le poche cose vere sono sempre rimaste sepolte).
E quando venne fuori il casino tra Sconcerti ed Antognoni, con annesso linciaggio mediatico a mezzo internet, nei commenti su fiorentina.it scrissero che: non ero affatto laureato, non ero neanche diplomato, volevo diventare addetto stampa della Fiorentina, avevo lasciato dei debiti dal pizzicagnolo di Grassina (giuro che c’era anche questa), mi ritrovavo la sera con Sconcerti e Sandrelli per ordire trame contro Antognoni, Terim e la Fiorentina, ero stato straraccomandato per stare a Canale Dieci, avevo picchiato la mia prima moglie e avevo una denuncia penale in corso.
Ecco perché capisco l’incavolatura di Mutu, ma temo che dovrà abituarsi a Firenze perché in questo davvero temo che non cambieremo mai.