Quando parlo e scrivo di Christian Vieri ho un po’ le stesse sensazioni di imbarazzo che provavo tanti anni fa davanti a ragazze che lì per lì mi sembravano indispensabili per la mia vita e che poi svaporavano nel giro di una settimana.
Insomma, mi sento sempre un po’ in colpa per la sfiducia manifestata a luglio e peraltro condivisa (ma non è un’attenuante) da molti di voi.
Nonostante questo, mi pare lo stesso eccessivo pensare di proporre un biennale ad un giocatore di quasi 35 anni, specialmente nella logica adottata dal 2005 dalla Fiorentina.
Al di là del fatto che lo “sparo” di Stadio di ieri deve essere confermato dalla società, non si capisce il perché del limite (secondo me giusto) del biennale per chi ha più di trent’anni se poi si pensa di assicurarsinel 2010 le prestazioni di un attaccante, e non di un portiere, trentasettenne.
Ricordo che in nome di questa regola abbiamo rinunciato a Brocchi, che voleva un triennale e che proprio scomodo non avrebbe fatto sia nella passata stagione che in questa.
Sì invece al rinnovo annuale, perché quello Vieri se lo è ampiamente meritato sul campo e fuori.