A volte sono stupito dalla mia ingenuità, soprattutto professionale.
Partendo da sotto zero sono arrivato ad avere una certa visibilità nel circo mediatico toscano, ma nonostante questo concedo agli altri sempre il beneficio della buonafede.
Ovvio che rimanga spesso fregato, specialmente da coloro di cui mi sono fidato di più, però non riesco proprio a cambiare e a volte penso che se proprio un giorno lo dovessi fare, beh quel giorno sarebbe meglio far festa.
Prendiamo la storia secondo cui Mutu comincerebbe a far casino con i tifosi per prepararsi la strada ad un suo possibile addio a giugno.
Ebbene, non ci credo e non voglio crederci perché l’uomo mi sembra in grado di sopportare la verità senza ricorrere a questi mezzucci.
Secondo me ha sbagliato a rafforzare la polemica in sala stampa, quando invece era meglio sorvolare diplomaticamente sul ditino (e comunque mi piacerebbe parlarci con chi lo ha fischiato per capire che razza di tifosi siano), ma questo è un altro discorso.
Eppure il venticello della cessione di Mutu sta cominciando a soffiare a Firenze e naturalmente c’è chi si diverte a farlo diventare sempre più forte fino a trasformare il tutto in una vera e propria bufera.
Se poi mi sarò sbagliato e Mutu andrà via, datemi pure di bischero, anzi di “povero bischero”.