No, non quelle di Sacchi, ma le vostre: come è andata la ripresa piena dell’attività?
Settembre è il mese del ripensamento, scriveva e cantava il sommo poeta dei nostri anni, e chissà se davvero siete riusciti a soffermarvi su cosa fosse stato giusto e cosa meno delle azioni e nei pensieri degli ultimi tempi prima della pausa estiva.
Fin da quando andavo a scuola bastava osservarmi negli ultimi giorni di agosto per capire che proprio normale non ero: aspettavo infatti con trepidazione il giorno del ritorno in classe e mi beavo nell’acquisto rallentato di quaderni, penne, zaini, astucci e diari (fantastici quelli di Iacovitti).
Mi piaceva moltissimo il pensiero di ritrovare i compagni e nemmeno mi sfiorava l’idea della noia e della fatica legata allo studio.
Era quindi quasi normale che molti anni più tardi le mie figlie, ma lo farà presto anche Cosimo, mi accusassero affettuosamente di “non essere mai stato giovane”.
Il rischio in questi casi è quello della crisi di mezza età, con repentino rincoglionimento adolescenziale, ma per ora pare che il pericolo non esista o almeno così dice chi condivide con me le giornate.
Per ora, però, è bene precisare…
Intanto comunque settembre continua a piacermi moltissimo e nemmeno faccio troppa fatica a ritrovare i ritmi giusti, questione di bioritmi e forse di passione per le cose che faccio.
Sono però curioso di sapere come è andata a voi.