Il regolamento di conti
Credo che il momento sia cruciale, lo avverto nell’aria e la morte atroce, colpevole e senza giustificazione di Arezzo può almeno aprire scenari nuovi.
Forse sono arrivati i giorni del regolamento dei conti con la frangia violenta del tifo, forse la maggioranza silenziosa ce la può fare, anzi: ce la possiamo fare.
Nel mio piccolo anch’io ho buttato giù tanti rospi che adesso mi tornano in gola e non esiste bicarbonato che me li faccia ricacciare giù.
Non parlo solo di quei lunghi mesi a cavallo tra l’anatema di Antognoni nel febbraio del 2001 (“fai parte del clan dei marsigliesi”) e la fine della Fiorentina dei Cecchi Gori, quando mi scrivevano lettere anonime, insultavano al telefono e minacciavano fisicamente me e la mia famiglia.
No, io parlo anche degli ultimi anni, dell’attualità, anche se sembra sia passato un secolo da quei giorni bui.
Quando vado in trasferta e mi fermo agli autogrill, può capitare che qualcuno mi dia “dell’ebreo di merda”, naturalmente protetto dal branco, oppure che qualche facinoroso con la sciarpa viola ti insulti con epiteti pesanti solo perché sei giornalista.
Ho ancora presente un recente “daspato” fascista che per mesi mi ha offeso in tutte le salse, forte della legge della giungla che sembrava regnare ai confini del tifo.
Ma io, a 47 anni e tre figli, perché devo accettare tutto questo?
E l’unica alternativa al non acettarlo è smettere di fare il mio lavoro e dargliela così vinta a questa minoranza di delinquenti?
Eppure ho sempre subito in silenzio, un po’ come tutti subiamo tutti il teppistello che pensa di vivere di prepotenza ed invece è solo un povero mentecatto.
Su questi decerebrati hanno posato gli occhi quelli che invece il cervello ce l’hanno, ma lo usano per creare confusione, per appiccare piccoli incendi, per farci dire che c’è bisogno di ordine, che, insomma, ci vuole l’uomo forte, la disciplina, meglio se con l’olio di ricino.
Ed invece io dico che se ci ribelliamo tutti insieme, se rivendichiamo il nostro diritto ad una vita pacifica in cui non conta chi mena le mani o minaccia di farlo, forse rispediamo questa gente nei luoghi bui da dove sono venuti.
Dopo anni in cui ho capito che era inutile ribellarsi alla piccola prepotenza, all’insulto senza senso, ora avverto che forse qualcosa sta cambiando.
Cerchiamo di non lasciarci sfuggire l’occasione.
GRAZIE A TUTTI COLORO CHE HANNO SCRITTO, ANCHE A CHI MI HA CRITICATO, PERCHE’ LO HA FATTO SENZA OFFENDERE, PUR ESPRIMENDO OPINIONI DURE.
PURTROPPO NON POSSO RISPONDERE, PROVERO’ A FARLO DOMANI
Novembre 14th, 2007 alle 22:31
BRAVO DAVID. CONTINUA COSI’ E SPERO CHE ALLO STADIO POSSANO RITORNARE LE FAMIGLIE CON I BAMBINI. INOLTRE CHE ANCHE I VECCHIETTO COME ME POSSANO ANDARE A VEDERE CALCIO DAL VIVO, ANZICHE’ PER TV, SENZA IL TIMORE DI DOVER USCIRE DA UN NOTO STADIO (PRECISO DELLA CAPITALE DEL TERZO MONDO) ACCOMPAGNATO DA UN CARABINIERE COL FUCILE ED IL COLPO IN CANNA.-
IO MI SONO ARRESO ED HO DETTO BASTA.. ON LE TRASFERTE.- FORZA VIOLA E CONTINUA LA TUA BATTAGLIA AUGURANDOTI DI RIUSCIRE AD EDUCARE I FACINOROSI.-
Novembre 14th, 2007 alle 22:42
Ciao David,hai ragione è giunto il momento di dire basta non se ne può più di questi soprusi purtroppo questo è il clima che si respira in questo momento in Italia è tutto una rissa a cominciare dai nostri politici tutti discorsi di parte a sentirli fanno venire il volta stomaco,si invocano nuove leggi,le leggi ci sono e vanno rispettate e chi sbaglia deve pagare con la certezza delle pene,non si possono vedere scene come quelle di Bergamo Milano e Roma per vedere poi questi delinquenti impuniti,chiudere gli stadi non serve a nulla anzi è un segno di debolezza per che il 90/100 della gente che va allo stadio è gente per bene bisogna avere la forza di lasciare fuori questi delinquenti e non è nemmeno un problema individuarli per che con il nuovo sistema di telecamere è facilissimo individuarli manca soltanto la volontà di farlo,per che se per risolvere i problemi bastasse rinunciare non si farebbe più nulla ci si chiuderebbe in casa invece bisogna reagire per non farsi calpestare da questi dementi per che la libertà e il rispetto delle persone e delle cose è la cosa più importante che una persona possa avere.
Saluti
Novembre 14th, 2007 alle 22:48
ho paura , PERCHè non ci sono parole per capire, descrivere e passare questo schifo … quando torneremo a vivere lo sport piu bello del mondo come una gioia una passione , una scintilla ho paura che sarà troppo tardi, sarà ormai tutto sciupato con stadi vuoti e campionatiche gestiti completamente dalle televisioni…
sinceramente non riesco ad essere piu ottimista
Novembre 14th, 2007 alle 23:00
Grande David, sottoscrivo questo post in tutto.
Novembre 14th, 2007 alle 23:02
David…con tutto il cuore: posa i’ffiasco!
RISPOSTA
In che senso, scusa?
David
Novembre 14th, 2007 alle 23:26
..pienamente d’accordo con David e credo con la maggioranza dei tifosi italiani..il problema è mantenere le promesse..io ho 25 anni..tante volte avrei volute tirare due scappellotti ai pischellini della fiesole..ma poi penso alle conseguenze che si possono scatenare sul sottoscritto..questo credo sia il solito pensiero che avranno avuto tutti i tifosi normali ogni domenica allo stadio. Il problema è che questi personaggi che si spacciano per tifosi, presi uno per uno non farebbero male ad una mosca, è il branco che gli dà potere, che li fa sentire protetti e capaci di spaccare tutto. Ripeto, sono pienamente d’accordo con David nel voler combattere il tifo violento, ma non saprei proprio da che parte si possa cominciare.
Novembre 14th, 2007 alle 23:51
Tutto giusto, ma come?
Senza pensare che io non vedo in questo momento una via di uscita di questo tipo, semmai mi sembra di andare incotro all’esatto contrario.
Ripeto, come?
Massimiliano.
Novembre 15th, 2007 alle 00:12
Caro David, voglio esprimere un mio pensiero, può essere certamente considerato fantasioso forse intriso di dietrologia però facendo riferimento ai personaggi ed ai tempi alcune mie equazioni potrebbero anche tornare. Un po come il detto a pensar male si fa peccato ma non si sbaglia mai.
Il dubbio per me è nato ai tempi del famoso o meglio famigerato derbi romano che fu sospeso. Galliani era presidente della lega, gestiva i rapporti fra le televisioni e le squadre in più aveva qualche interesse anche sul digitale. Bene da allora abbiamo assistito ad un’escalescion degli episodi negativi.
Fermare questi delinquenti è molto meno difficile di quanto si pensi per cui è solo questione di volontà (le questure conoscono perfettamente i personaggi più negativi di ogni tifoseria che non sono poi moltissimi, pensa ai fatti di domenica scorsa alla fine erano 5/600 tra Laziali e Romanisti a Livorno ce ne saranno meno di duecento). Bene se questi “bravi” ragazzi fossero costrettia a passare la domenica in caserma, dalle ore 13 alle ore 23, senza televisione e troppe comodità, per tempi commisurati alla loro reale pericolosità, 1/5 anni (in pratica la reale applicazione dei daspo) con possibilità di reale pena detentiva in caso di non osservanza del provvedimento, in poco tempo ne rimarrebbero fuori ben pochi.
Però io mi chiedo chi ha più interesse affinchè gli stadi si svuotino e non vengano frequentati soprtattutto dai bambini, cioè la prossime generazioni. Altra domanda perchè alla fine i provvedimenti più seriamente applicati son quelli che non disturbano i delinquenti ma creano notevoli e sempre più crescenti disagi agli spettatori “buoni” quelli che certamente non portano la famiglia per farla passare dai costosissimi ed antiestetici tornelli (da dove passa di tutto)
e non sono disposti a fare la trafila per l’acquisto di biglietti nominali che nessuno controlla senza contare i rischi relativi all’ordine pubblico.
Bè alla fine il calcio vive ormai in gran parte sugli introiti delle TV e visti gli enormi interessi eonomici in ballo c’è da credere che chi gestisce questi apparati è in grado di muovere importanti pedine anche a livello politico ed istituzionale.
Della Valle fu contrastato al uo ingressonel calcio e le sue battaglie erano i diritti televisivi e le famiglie allo stadio. Abbiamo visto come è finita storia dei diritti credo che “le famiglie allo stadio” rimarrà un sogno dei Della Valle e se riuscissero ad avvicinarsi all’obiettivo succederà certamente qualcosa di strano (tipo strane contestazioni o disordini allo stadio di Firenze).
IO credo che certi poteri sono troppo forti e finche ci sarà spazio di acquisizione di clienti (soldi) non molleranno. A cadenza più o meno costante si ripeteranno gli stessi episodi ai quali il governo di turno risponderà con le solite azioni di disturbo nei confronti dei veri sportivi.
Forza Viola, ciao.
Novembre 15th, 2007 alle 00:18
Perfettamente daccordo con David. Assolutamente prontissimo a dare il mio contributo. Penso: approfittiamone ora! siamo la stragrande maggioranza, quindi tutti insieme possiamo farcela. Mi auspico di avere notizia quanto prima di una qualsiasi iniziativa da parte della società a cui dare il mio (nostro) contributo!
Novembre 15th, 2007 alle 00:54
Fiorentino “in esilio” nei pressi di Milano sono “forzato” a non andare allo stadio a causa della lontananza. Ma ho rinunciato definitivamente all’idea di portare i miei figli ad una partita da un lontano Monza-Fiorentina di serie B(quella guidata da Ranieri), dove in una partita ininfluente (Fiorentina già promossa e Monza già retrocesso) assistemmo all’aggressione contro alcuni ragazzi arrivati da Firenze ad opera da un gruppo di bergamaschi (con sciarpe della Juventus) venuti apposta al Brianteo per menare le mani.
Purtroppo questi teppisti hanno attecchito su un humus di intolleranza alimentato anche da molti tifosi “normali”. A 11 anni, in un Torino- Fiorentina, il babbo non fu bravo a scegliere il posto dove sistemarci in tribuna e fui costretto da un paio di “distinti” signori a seguire la partita con la mia bandierina fresca dello scudetto 68-69 arrotolata sotto le gambe. “Qui siamo a Torino, non a Firenze”, mi fu detto….
A Bergamo, mi presi del toscano di M…. (Fiorentina di Liedholm, avrò avuto un 13 anni) da un tifoso atalantino cui avevo inavvertitamente pestato il piede nel sistemarmi sulla gradinata. Per non citarti un paio di altri episodi dello stesso tenore.
Ed io dovrei portare mio figlio allo stadio ? Piuttosto era un incoscente mio padre a farlo !
Il problema è che il male arriva da lontano, da troppo lontano perchè sia rapido estirparlo, ma sono d’accordo con te che non è con lo stato di polizia che si potrà invertire la rotta ma contribuendo tutti a creare un clima diverso, chiamando “imbecilli” quelli che si comportano come tali, anche se indossano una sciarpa viola.
Novembre 15th, 2007 alle 01:17
Ciao David….Io spero vivamente che si muova qualcosa,ma stiamo vivendo un periodo molto triste……ti dico proprio la verità; Domenica scorsa ho pensato per la prina volta dopo 8 anni di non rinnovare l’abbonamento in Fiesole,e non importa neanche che ti spieghi il perchè,non saprei come risolvere queste grosse lacune di intelligenza ed educazione….dalla C2 in poi pensavo di vedere sempre più famiglie e bambini allo stadio,invece si è riempito di teste rasate e vuote!
Novembre 15th, 2007 alle 01:31
Vediamo dove si andrà a finire con questo calcio. Speriamo che le mele marce le allontanino una volta per tutte dagli stadi. Vediamo anche che fine farà la curva Fiesole senza i capi storici del tifo organizzato. Spero rimanga apolitica e che non vada ne a destra e ne a sinistra.
Novembre 15th, 2007 alle 02:01
Carissimo David
Il tuo ultimo commento è forse quello che stavo aspettando, perché in quelle righe ci sono i tuoi pensieri.
Un passato, il tuo, che ha vissuto momenti belli, ma anche momenti in cui ti sei trovato spesso in conflitto tra lo scegliere di comportarsi con la diligenza del buon padre di famiglia o di ribellarsi come avrebbe fatto un qualsiasi ragazzo che è stato offeso nei suoi affetti più cari.
Di rospi, devi averne ingoiati parecchi, ma sono arciconvinto che le cose, dopo, sono andate tutte come pensavi e la tua perseveranza alla fine ti abbia premiato.
Il tuo lavoro, che svolgi magistralmente, è bellissimo ed intrigante, persino affascinante, ma non è facile. Forse in seguito, forte della tua maggiore esperienza, ingoierai qualche rospo in meno e manderai all’inferno qualche persona in più, ma credo che l’amore che hai verso la professione, ti farà seguire sempre le orme del primo David Guetta che sono quelle del sano e robusto giornalismo.
Stasera ho ascoltato (involontariamente, perché ero lì per caso) alcune opinioni di tuoi illustri colleghi. Opinioni riguardanti gli ultimi noti e incresciosi fatti accaduti. Devo dire, senza alcuna presunzione, che mai come stasera sarebbe stata utile la presenza di un magistrato o comunque di un uomo di diritto, per frenare o per correggere le dozzine di stupidaggini che uscivano dalle bocche dei suddetti opinionisti. I commenti riguardavano certi provvedimenti presi dai giudici di Roma, Bergamo e Milano. Naturalmente, il pensiero che la non corretta informazione potesse creare maggiore confusione (specialmente ai più giovani) non li è passato neanche un istante dall’anticamera del cervello, ma quello che contava in quella tribuna era parlarsi addosso e così hanno fatto.
Vedi David, i prepotenti sono di diverse specie, vi sono quelli che strumentalizzano i fatti, quelli che sciacallaggiano sull’ignoranza della gente, quelli che abusano di un microfono e di un video aizzando il tifoso ingenuo, quelli che non aspettano altro per buttarla in politica. I violenti non sono solo quelli che incitano una curva o il teppistello scemo che va solo compatito. A volte una penna è peggio di un’arma.
Di ordine comunque ce n’è bisogno e tanto, perché pensando in modo errato di essere persone civili, l’abbiamo perso durante il percorso, ma l’ordine non è solo la sistemazione razionale delle cose; prima di tutto, dobbiamo porlo nelle menti e nelle coscenze di tutti, poi, se serve e solo per chi all’ordine è allergico, ci sono sempre le leggi dure che aspettano solo di essere applicate.
Un caro saluto dal mare
Novembre 15th, 2007 alle 08:02
Caro David
sottoscrivo in pieno tutto quanto hai scritto e mi auguro sinceramente di trovare una via di uscita a tutto quanto.Devo però dire che anche alcuni giornalisti della carta stampata e della televisione dovrebbero cercare di moderare i toni invece di “rimestare nel torbito” ed accendere gli animi.Da vera tifosa viola, amante della mia squadra e dello sport sono pronta a collaborare a qualunque iniziativa volta a riportare un po’ di equilibrio, fammi solo sapere come.
Un abbraccio
Lucia
P.S. Mi spiace solo che gli eventi abbiano oscurato un importante evento come il ritorno di Leo. Sentire la sua voce è stata per me una gioia immensa.Bentornato Leo! Ora sei tu che dai a noi forza e speranza in un futuro migliore.Un affettuoso abbraccio da una mamma viola!
Novembre 15th, 2007 alle 08:14
Sì, c’è da dire basta, e veramente, a tutte queste idiozie che si vedono nel mondo del calcio, e non solo in quello. C’è una voglia da parte della gente per bene di fermare il tutto e di riappropriarsi di quello che una volta era un divertimento, una passione e niente di più. Ma ho paura che si sia lasciato troppo correre negli anni, e che l’operazione di recupero sia troppo difficile. Il mondo del calcio è stato consegnato in gestione ad altri soggetti rispetto a prima. Una volta viveva, cresceva sugli incassi degli stadi e sugli introiti della schedina del Totocalcio. Oggi? Oggi no, il grosso delle entrate proviene dai diritti TV. Abbiamo visto la battaglia che c’è stata da parte dei Della Valle per tornare ad una distribuzione diversa delle risorse (che si è conclusa con un compromesso all’italiana, tanto per cambiare…). Abbiamo visto le tensioni che ne sono derivate. Abbiamo visto le resistenze di certe società più ricche. E le televisioni vogliono gestire il prodotto calcio come meglio torna comodo. Anticipi, posticipi, posticipi degli anticipi, dibattiti, processi, eccetera eccetera. In un certo senso è giusto: spendono tanto, possono pure dire la loro. Ma è l’esagerazione che è sbagliata: sono le televisioni che gestiscono questo mondo, non la federazione, nè la lega. E chi paga per tutto questo? L’appassionato, il tifoso. Che magari rinuncia a vedere una partita alle condizioni cui è costretto dallo showbiz. E il tifoso viene sostituito dai mentecatti, da gente che niente ha a che fare con lo sport, ma che aspetta a gloria ogni pretesto per essere violenti. Da lì ci sono gli inasprimenti dei controlli, che scoraggiano ancora di più i tifosi corretti. David, io fino ad una ventina di anni fa andavo regolarmente allo stadio in curva Fiesole. Ma ad un certo punto ho smesso, perchè il clima stava già cambiando. Ho continuato a seguire la Fiorentina, e parecchie volte mi sono detto che potevo tornare allo stadio. Ma c’è sempre stato qualcosa che mi ha fatto cambiare idea. Sabato scorso (è la verità) parlando con una coppia di amici che, a differenza mia, vanno sempre allo stadio, ho detto loro che entro la fine dell’anno sarei ritornato, perchè il clima sembrava cambiato. Ma dopo quello che è successo non sono tanto più sicuro di farlo. Ed oltre a me, anche i miei amici curvaioli stanno cominciando a ripensarci. E’ questo che si vuole fare? Si vuole allontanare la gente normale dallo stadio? Se sì, allora il calcio morirà, senza dubbio.
Novembre 15th, 2007 alle 08:23
Il tuo scritto mi ha colpito in maniera forte, non avrei mai creduto che si potesse arrivare a tanto. Sarà che fino all’adolescenza ho vissuto in una società multietnica dove si conviveva pacificamente, altri tempi dirai te, sì, ma anche altri luoghi. A volte noi ci riempiamo la bocca con la fiorentinità, con la toscanità, con l’italianità. E poi ci rendiamo conto che il fiorentino, il toscano o l’italiano non sono immuni da difetti, anzi a volte è più pericoloso il vicino che lo straniero. Quando ho letto le tue riflessioni, mi sono chiesta: cambiare, sì…ma come? Dal basso, dalla scuola, dalla famiglia. Imponendo le regole e facendole rispettare. O forse è difficile farle rispettare…o forse è più facile trovare l’inganno che fare la regola. Un forte abbraccio e, se ti può aiutare, in questo momento io mi sento ebrea.
Novembre 15th, 2007 alle 08:32
Ciao David,
che ne pensi del comunicato firmato da tutta la società dell’Atalanta giocatori compresi, contro la frangia violenta della propria tifoseria? Roba inutile?
Grazie per la risposta….se ne avrai voglia!
Saluti viola a tutti……
Novembre 15th, 2007 alle 08:37
Non posso che accordarmi al coro dei consensi a quanto scrivi, mi chiedo però una cosa da domenica scorsa, dalla sala GOS dello stadio non hanno visto nulla e nel caso non posono procedere in alcun modo?
Novembre 15th, 2007 alle 09:05
Non pensi che dobbiamo iniziare a cambiare strategia. Fin’ora abbiamo chiesto alle forze di polizia di intervenire, perché non iniziamo a indirizzare le nostre richieste verso la società (AFC Fiorentina).
Azioni pratiche:
1) Risoluzione contratto vendita biglietti con società esterne ed internalizzazione della biglietteria. Lo spirito della legge è chiaro, stop alle connessioni società – tifosi. Lo stato di emergenza in cui stiamo vivendo potrà essere richiamato nelle “cause di forza maggiore” che sono certamente
2) Obbligo del rispetto del posto numerato anche e soprattutto in Fiesole.
3) dato che quì si legge che i vari Collettivo S.p.A e altri si finanziano con la vendita di materiale non ufficiale, Persecuzione legale della vendita di materiale non originale ACF Fiorentina, sul modello della Ferrari che h di colpo abolito tutti i Ferrari Club ed impedito loro di usare il simbolo del cavallino.
4) Visto che il momento è particolarmente delicato ed in modo da non dare rappresentanza e/ visibilità a facinorosi. Vietare QUALSIASI striscione, bandiera, vessillo. Ammessi solo voce e sciarpa allo stadio. In questo momento credo si debba puntare ad avere lo stadio come un teatro.
Mi sembrano quattro azioni, forse impopolari che però Mencucci può fare da subito e che porterebbro aiutare a non dare visibilità e/o supporto economico a questi “bulletti anacronistici”
Novembre 15th, 2007 alle 09:08
e’ un problema di voti…li conoscono ..ci sono le sale gos..ti contano pure i peli nel naso…ti beccano e poi li fanno uscire perche’ portano VOTI…trascinano le masse e portano Voti….la volete capire o no….
Novembre 15th, 2007 alle 09:12
Vorrei capire una cosa. Ma la acfFiorentina, può, legalmente parlando, rifiutarsi di rinnovare un abbonamento a qualcuno? Perchè se potesse farlo, il problema sarebbe risolto senza bisogno di ricorrere a provvedimenti vari tipo DASPO. Non credo sia difficile per le forze dell’ordine individuare gli elementi che possono creare delle turbative allo stadio, segnalarli alla Società la quale a sua volta si riserva la facoltà di non rinnovargli l’abbonamento per l’anno successivo. Se vogliono andare allo stadio liberissimi di farlo, comprando di volta in volta il biglietto, nel settore che capita. Se non altro si impedirebbe l’incancrenirsi di certe situazioni nei settori più caldi dello stadio. Non mi sembra impossibile.
Novembre 15th, 2007 alle 09:15
Ciao David,
Tempo fa mi sono trovato a Londra sulla metro di sabato intorno alle 12…c’erano tifosi dell’Arsenal e del Chelsea che stavano andando allo stadio…ebbene: si scambiavano battute e birre, vedevo i lori bambini che giocavano insieme, roba che se da noi si trovano due tifoserie della stessa città su un vagone del treno non rimangono nemmeno i binari!
Ma stiamo scherzando?
Perchè deve essere così difficile il rispetto delle regole? Perchè la gente deve preferire offendere anzichè incitare? Perchè uno o più di uno (non importa se tuo concittadino) puo’ permettersi di offenderti per la tua religione o per la tua professione?
So bene che tutte quelle che ho scritto possono sembrare cose ovvie ma ritengo che il rispetto delle regole sia fondamentale per vivere in una società civile, e non ritengo giusto che siano sempre coloro che le rispettano a rimetterci.
Pero’ hai ragione tu David, tutti insieme contro una piccola minoranza possiamo veramente dare una sterzata decisiva a questa situazione, far capire che lo stadio e lo sport in generale sono per la gente per bene, e non per una piccola frangia di Teppisti che vuole rovinare con i propri comportamenti un’evento di festa.
Mirko
Novembre 15th, 2007 alle 09:15
Buongiorno David,
anch’io, come Denise, ho trovato appropriato e forte il comunicato divulgato dal presidente e dai giocatori dell’Atalanta. Credo che un primo segnale di presa di posizione possa avvalersi del mezzo delle parole nero su bianco, su un foglio di carta (meglio) o via internet. Se ci pensi, qua sul tuo blog ci sono decine e decine di persone che la pensano come te e che sono pronte a sottoscrivere in pieno quello che dici. Non importa essere un club organizzato e con il logo per esprimere un’opinione, no!? (alla fine mi sembra proprio questo il senso di quello che scrivi). E allora facciamoci avanti come gruppo, e proviamo almeno a buttare là il modo di vedere una situazione che, sì, condivido la tua chiusura, se trascurata sarebbe un’occasione mancata.
Buona giornata a tutti!
Chiara
Novembre 15th, 2007 alle 09:19
Bravo David, sostengo il tuo sfogo e ti esprimo la mia solidarietà.
Due suggerimenti pratici:
s’ha a smettere di lodare il pubblico fiorentino (vedi anche intervento di Rialti ieri sera..) civile, ironico, bla-bla-bla.., basta con l’ipocrisia del “12 uomo” che tutte le sere tocca sciropparsi anche a radio blu..
cominciamo a dire TUTTE LE SERE che in curva c’è qualche MIGLIAIO (non poche decine..) di cog…. che cantano sì e sostengono la squadra ma non hanno la minima idea di cosa significhi la sportività e sfogano allo stadio un bisogno di integrazione becera senza senso..
Quoto Mencucci (se è sincero..): NON ABBIAMO BISOGNO DEI LORO ABBONAMENTI
forse avremo meno cori e meno gente in trasferta ma finalmente ci saranno PIU’ FAMIGLIE ALLO STADIO
Novembre 15th, 2007 alle 09:24
Grande David.
Forse è il momento giusto per lasciare questi individui senza copertura.
Novembre 15th, 2007 alle 09:34
Illusi. In Italia per reati molto più gravi non si sconta la giusta pena. Questa storia non avrà mai fine.
Novembre 15th, 2007 alle 09:47
E’ inutile scrivere ste cpse se poi di quello che è successo in Fiesole domenica non si dice nulla!! Ho sentito dire solo :bhe in fondo a Bergamo è successo di peggio! da molti giornalisti. A Firenze siamo un passo indietro ovvero prima si levano le figure carismatiche che tenevano fermi i facinorosi, poi alla prossima partita con una squadra “nemica” vedremo…. La risposta al nuovo equilibrio della curva la sapremo vedendo chi metteranno come presidenti dei due club… okkio!
Novembre 15th, 2007 alle 10:05
Ciao David, personalmente provengo dal mondo del basket, dove sin da piccoli ci insegnavano il rispetto delle regole e dell’avversario e soprattutto il divertimento, cosa che poi si tramutava sul campo nella ricerca della correttezza verso arbitri, avversari e pubblico.
Converrai con me che è difficile trovare scontri fra tifosi così tali da far notizia (nel basket, come nella pallavolo…etc)
Nel calcio, sin dalle giovanili, non viene insegnata questa cultura, c’è esasperazione ovunque, addirittura i genitori di piccoli calciatori che inveiscono con le peggiori parole verso gli arbitri! E i figli quando crescono cosa e da chi hanno imparato??? Si parla di società, ci mentalità di “fare” cultura…e mi viene da ridere pensando a come si predica bene e si razzola male!
Il 2 dicembre vorrei tornare allo stadio a vedere l’Inter, dopo 14 anni di esilio. Mi ripromisi dopo aver rischiato di prendere di tutto in testa in quel Fiorentina-Juventus ( ero in Maratona….), che fino a quando la Società o chi per essa non sarebbero stati in grado di garantire la mia incolumità nel vedere quello spettacolo pagato profumatamente, non sarebbe valso entrare ancora allo stadio.
Ho 40 anni e nell’adolescenza ho avuto per vari anni l’abbonamento in Fiesole, poi per vari motivi andavo saltuariamente fino a 14 anni fa appunto. Leggo sempre e mi chiedo se sia cambiato qualcosa rispetto ad allora…tornelli, daspo, bandiere no…biglietti nominativi, steward…ma non mi sembra che servano poi a molto, almeno fino ad oggi. Da domani si cambia? Speriamo! Quindi invece di lodare l’Inghilterra o la Spagna per i loro metodi e il loro modo di vivere il calcio, iniziamo tutti noi nel nostro piccolo a dare il proprio contributo, a passare dalle parole ai fatti, ad insegnare ai nostri figli che violenza è sbagliato, che picchiare non serve a niente, che allo stadio si va per divertirci non per fare a botte od offendere. E diamo il buon esempio noi per primi. Ripeto David, è l’UNICO sport che ha queste devianze, queste esasperazioni, facciamolo tornare ad essere SPORT no il pretesto per scatenare violenza.
Ciao e continua così.
Leonardo (Prato)
Novembre 15th, 2007 alle 10:10
Sono il solito Emilio, non quello che si è introdotto sul blog alle 10,42 pm di ieri, con il quale sono abbastanza d’accordo invitandolo comunque a cambiare nick anche per evitare possibili equivoci nel futuro. Ho molto apprezzato, caro Guetta, il tuo articolo e sono rimasto sorpreso per quanto ti è accaduto, esprimendoti tutta la mia solidarietà. Ho letto con piacere anche molti interventi, specie quello del Capitano di mare, ma al contrario di molti ero e rimango pessimista: non vedo proprio come si possa raddrizzare la situazione, almeno nel breve termine. Fra le altre cose, occorrerebbe un lungo lavoro di educazione dei ragazzi, a partire dalla scuola, ma quando vedo, transitando dagli istituti o montando sull’autobus, il comportamento di tanti studenti, mi cascano le braccia e non posso essere ottimista.
Novembre 15th, 2007 alle 10:13
Perfettamente d’accordo con te David. Ho preticamente la tua stessa età per cui immagino che qualche bel nocchino educativo lo abbia ricevuto anche tu da ragazzo; a me è servito. Credo che visto che questa gente capisce solo la “logica” del branco e della violenza fine a sè stassa bisognerebbe, per una volta, abbandonare il garantismo di cui si è permeata la società italiana e si distribuisse qualche buffetto ben indirizzato a questi galletti del pollaio. Oltre a prenderli di peso e costringerli ad andare alle Cascine a pulire il prato tutte le domeniche che c’è partita. Alle nostre manifestazioni in gioventù si diceva “Colpirne uno per educarne 100”; odio dover dire cose che pensavo di avere per fortuna superato ma in questo caso non mi pare che ci siano tante alternative.
Novembre 15th, 2007 alle 10:15
caro david,
hai avuto occasione ieri sera di ascoltare il tuo “presunto collega” Luna a Matrix……
Finche la stampa continuerà ad annoverare tra le loro file elementi come questo (che per inciso ieri ha avuto il coraggio di affermare che Roma-Lazio fermata dai tifosi fosse una cosa normale, e che l’attacco alle caserme una ragazzata) non andremo da nessuna parte, per non parlare delle radio nell’etere romano che istigano ne + ne – alla violenza!!!!
Ed i politici continuano solo a parlare, come più volte gli ha ricordato il grande Ruggieri, presidente dell’Atalanta.
Ieri si è salvato solo l’inviato di Repubblica, anche Mentana mi ha deluso: tutti ad ammirare i tifosi uniti al funerale…..SENZA CHIEDERSI IL PERCHE’, nessuno degli illustri presenti che abbia fatto presente allora perchè al funerale di Spagnulo non c’erano tifosi del Milan…..
CHE IPOCRISIA VISCIDA E SCANDALOSA……
zac
Novembre 15th, 2007 alle 10:50
DAVID MA RIUNIRSI UNA SERA TE, PESTUGGIA, BARDAZZI, PETRI E QUALCHE PERSONA PER BENE COME POSSO ESSERE IO E MOLTI DI QUESTO BLOG E PARLARNE A QUATTROCCHI? NON E’ MEGLIO? CHE NE DICI? PER ME POTREBBE ESSERE INTERESSANTE
Novembre 15th, 2007 alle 10:59
Concordo con te David. Aggiungo che oltre al poliziotto, una parte della colpa della morte di questo ragazzo ce l’hanno proprio quelli che si chiamano suoi amici perchè hanno partecipato al diverbio.
Inoltre quei teppisti conosciuti alle forze dell’ordine, che hanno voglia di menare le mani e voglia di violenza, li manderei dopo un periodo di addestramento, in Irak o in Afganistan al posto di qualche nostro soldato. Ma credo che lì se la farebbero sotto…
Novembre 15th, 2007 alle 11:04
che ne pensi…
Coltelli, violenza e cameratismo da stadio Gabriele e le amicizie pericolose
Rassegna stampa – 15/11/2007 10.31.12
Riferiscono fonti di polizia a Milano che Gabriele Sandri venne identificato nel gennaio 2002 con altri 24 tifosi della Lazio armati di cacciavite alla vigilia di una partita Milan-Lazio di Coppa Italia. Riferisce una fonte di polizia a Roma che i tre ragazzi “laziali” che viaggiavano sulla Renault in cui è stato ucciso Gabriele Sandri erano di quelli che, nella curva nord dello stadio Olimpico, trovi, guardando il campo di gioco, “in basso a destra”. “In basso a destra” tra virgolette, perché quell´indicazione non corrisponde soltanto alla toponomastica che divide il territorio ultras, a un´identità politica ostentata, ma ad una sigla apparsa d´incanto all´inizio dello scorso campionato. «In principio – aggiunge la fonte – in quel settore c´era la “Banda noantri”. Poi quello striscione è sparito e sono arrivati loro. Stesse facce, stesse teste…». Dici “Banda noantri” o “In basso a destra” e, apparentemente, non dici nulla. In realtà, stai incrociando una storia che il Paese ha scoperto all´improvviso una domenica mattina. Perché la “Banda” ha scritto pagine di sangue e di violenza che pochi conoscono o forse ricordano. Perché la “Banda” sembra non ci sia più. Ma è solo un´illusione. Nasce nel 2002. Si dà un simbolo (il volto di un ultrà travisato da una felpa) e un nome – redatto in caratteri runici – che sa di cameratismo caciarone, da serata in osteria. È una ciurma di un centinaio di fuoriusciti dagli “Irriducibili”, il gruppo storico che della curva nord controlla anche i sospiri. Le ragioni della scissione – per quel che ne riferiscono gli addetti – sono nella ricerca di «un modello puro di ultras». «Che non si mischia con chi vuol fare i soldi con il tifo», che non fa “la cresta” sulle trasferte, che non si impiccia del merchandising. Sono neri. Nerissimi. E nei network on-line del tifo si presentano in poche righe: «Ultima formazione giovanile nata in curva nord da una costola degli “Irriducibili”. Un nome nuovo, di stampo romano, età media dai 18 ai 25 anni. Giovani ragazzi arditi. Il classico gruppo elitario non per tutti. Di quelli intransigenti e temuti. Stili e modi sono quelli delle casual crew di Oltremanica. Una brigata di azione con pochi anni di vita, che già si propone alla ribalta della scena ultrà italiana». La “brigata di arditi”, la “casual crew” (la ciurma spontanea), la “ribalta” se l´è guadagnata una domenica del 2003, il 2 febbraio, a Firenze. Il treno che la porta in trasferta a Verona è fermo alla stazione di Santa Maria Novella. E il caso vuole che la sosta, più lunga del dovuto, le offra l´opportunità di incrociare i tifosi della Fiorentina che salgono sui vagoni di un interregionale per Lucca. Si scatena il finimondo. La “Banda” devasta un´ala della stazione, quindi si dedica al proprio treno riducendolo una carcassa. Uno dei poliziotti, intervenuti per spegnere la furia, perde un occhio. La “Banda” si guadagna i primi provvedimenti dell´autorità giudiziaria, le prime diffide e dunque punti di «rispetto» nella curva, dove essere “daspati” (diffidati) è un onore. Ad aprile del 2003, sfila per le strade di Roma, gridando “Sig Heil”, in un corteo che dichiara guerra alla «repressione e al calcio Sky». I rapporti di polizia dell´epoca segnalano la “Banda” infiltrata da militanti di “Base autonoma”, la sigla dello spontaneismo nero che ha germogliato l´esperienza del Movimento Politico ed è al lavoro anche sulla curva giallorossa, dove ha battezzato “Tradizione e distinzione”. Ma anche un profilo sociale di media borghesia. Gli “arditi” si distinguono per i loro giacconi “mission”, per l´essere e l´apparire sempre “a posto”, nei modi e nel vestire. Coltivano una mistica dello scontro con “le lame” (i coltelli) che li accomuna alla violenza giallorossa, che si esalta nella “puncicata” (la coltellata) allo sbirro o al nemico della fazione rivale, marchio di fabbrica che tutta l´Italia degli stadi riconosce come “romano”. Incrociano a piazza Vescovio, nel quartiere Salario, tradizionale roccaforte nera. Pendolano tra il pub Excalibur e la sede di Forza Nuova, apparentemente disinteressati a una militanza esterna allo stadio. Li trovi lì la sera, per la “punta” prima della notte nei locali. O all´alba delle domeniche di trasferta, per caricare le macchine. Nel 2005, lo striscione dalla “Banda” scompare. «Dal 2005 – avverte uno dei siti ultras della Lazio, con maggiore e più significativa precisione descrittiva – non espone più lo striscione». Decimati dalle diffide, tornano a confondersi nella curva, per riapparire, appunto, “In basso a destra”. La polizia se ne accorge nella notte tra il 22 e il 23 settembre di quest´anno, quando, a piazza Vescovio, circonda un corteo di macchine che si sta muovendo verso Bergamo, dove la Lazio è attesa dall´Atalanta. Da un borsone, esce un arsenale che è più chiaro di una firma: “lame”, accette, machete. Servono per fare a pezzi i napoletani in viaggio verso Empoli, che i laziali ritengono di poter incrociare tra Roma e Firenze, lungo il tratto di Autosole che dovranno necessariamente percorrere nella stessa direzione. Le facce che spuntano dalle macchine di piazza Vescovio sono quelle antiche della “Banda” diventata “In basso a destra”. I denunciati a piede libero sono una settantina. Il giudice, di fronte al quale compariranno nei giorni successivi, deciderà che non debbano neppure sottoporsi all´obbligo di firma al commissariato.
La Repubblica
Novembre 15th, 2007 alle 11:15
Complimenti per il post, sono molto d’accordo con quel che dici. E’ finito il tempo della gente per bene che sta nel suo… Adesso bisogna anche diffonderle queste regole base di vita, perché pare proprio che le nuove generazioni non abbiano avuto uno straccio di famiglia decente da poterci capire qualcosa di questo mondo… Troppo lavoro, troppo stress, troppa voglia del “tutto e subito”, troppa voglia di apparire… e i ragazzi che stanno troppo poco con i genitori troppo occupati a comprare il “Cayenne” e ad indebitarsi per la maxirata finale…
Vorrei commentare anche altre dichiarazioni di qualcuno in questo blog… Sì, di certo le risse non saranno edificanti, io per fortuna non ne ho mai fatte e quando le vedo me ne guardo bene di entrarci, non m’importa d’esser considerato “vigliacco”. Però una rissa “a cazzotti” o “a ombrellate” non ha mai portato ad un morto, e dire che il ragazzo è morto “anche perché se non ci fosse stata quella rissa…” come ha detto l’ “odiato” Amato) mi pare molto fuorviante. Potevo litigare io con uno che mi aveva rigato la macchina per esempio? O con uno che mi aveva tagliato la strada poco prima?
Se non altro vi porto un esempio semplice: ricordate l’abanese che qualche mese fa scappò dal controllo per un suo trasferiento e che si nascose per le campagne toscane??? Lo hanno rivisto diverse volte, ma MAI si sono sognati di sparare per catturarlo… Neanche di fronte ad un fuggiasco con una fedina penale sporca come una latrina le forze dello Stato spararono… Evidentemente questo Spaccarotella era un folle esaltato, o qualcosa di simile.
Novembre 15th, 2007 alle 11:52
Ciao David, sono pienamente d’accordo con te e sono mesi che ti scrivo in proposito: dei sani cazzotti in viso e questi deficienti spariscono come la neve al sole. Esiste però un grande problema: essere tutti uniti in questo. La realtà è diversa perchè quasi tutti si chiedono: perchè devo rischiare, perchè mi devo intromettere. Cosi rinunciano alla prpria libertà e dignità…MA NON SE NE RENDONO CONTO.
Meglio farsi comandare (parlo della curva) da quattro deficienti giovani e meno giovani che difendere i propri diritti. Poi però tutti bravi a criticare che nel sud non hanno coraggio di ribellarsi alla mafia. Almeno li’ c’è la scusante che uccidono, in curva fiesole o altre curve d’italia basterebbe pestare tutti insieme per due o tre volte questi teppisti e la cosa si risolve in tempi rapidi.
Ma è un sogno, come ti ho già scritto sono stato attaccato (perchè non facevo quello che loro mi dicevano) da 7-8 teppisti “viola” e tutti gli altri a far finta di niente: che squallore!
Tieni duro e sappi che nel mio piccolo sosterrò sempre la tua opinione!!!
forza david
Novembre 15th, 2007 alle 11:53
Ho un’abbonamento in maratona laterale dopo 30 anni di curva Fiesole. Per Fiorentina – Napoli mi sono seduto al mio posto e ho visto che al mio fianco c’erano due ragazzi con chiaro accento napoletano. D’istinto mi sono sentito quasi offeso da quest’affronto.Come due “nemici” nel mio stadio!! E poi mi sono sentito una MERDA!! Ma come, io, padre di tre figli che mi scandalizzo e mi sdegno per gli atti di violenza che vedo quando vado allo stadio che reagisco così per avere tre RAGAZZI (non tre NAPOLETANI, tre RAGAZZI) accanto!!. E’ qui che non torna più niente! Dobbiamo farci tutti un esame di coscienza. Non è che tutti quanti noi abbiamo travisato il vero significato di quello che andiamo a fare la domenica pomeriggio? Se io ho avuto una reazione così (nulla di particolarmente grave, non è che poi ho picchiato quei ragazzi!!), io che mi reputo una persona onesta, non violenta e attenta a dare una educazione di un certo tipo ai miei figli, come posso pretendere di giuducare gli altri.
Alla fine la partita col Napoli è stata una delle più piacevoli alla quale ho assistito (non solo per la vittoria finale). Ho passato i 90 minuti a parlare con questi ragazzi, a scambiarsi informazioni sui nostri giocatori, a gioire per il goal, a discutere per il goal annullato e poi alla fine un saluto e tutti a casa a ricominciare la vita dii tutti giorni, ma con una sensazione piacevole di avere guadagnato qualcosa!!
Non pretendo che si diventi tutti dei santi, ma ragioniamo un pò e torniamo a capire il significato dello Sport SENZA PENSARE DI ESSERE IMMUNI DA COLPE.Il cambiamento deve partire anche dall’atteggiamento che abbiamo noi “tranquilli”.
Lancio anche un’idea. Perchè siti come il vostro o come gli altri che ci sono a Firenze non iniziano ad interagire con siti di altre squadre (anche di squadre come Roma e Juve, soprattutto con squadre come Roma e Juve) favorendo un dialogo . Non voglio arrivare a fare un gemellaggio con tutti, ma vorrei isolare chi allo stadio ci va per odio. Se “la maggioranza silenziosa” come la chiami tu diventasse maggioranza rumorosa e facesse capire che si può stare insieme anche se viola e bianconeri o giallorossi, gli imbecilli rimarrebbero soli e forse la loro forza diminuirebbe.
facciamoci tutti un esame di coscienza!!
Novembre 15th, 2007 alle 12:17
Io un cervello credo di averlo, e nel massimo rispetto dell’uomo e della persona, francamente trovo spesso le tue esternazioni ipocrite, filogovernative e servili. Ho anche smesso di ascoltare il pentasport.
Forza viola
Leopoldo Belli
Novembre 15th, 2007 alle 12:25
Ho appena letto che il tifoso ucciso faceva parte di un gruppo ultras molto violento. (solo per la cronaca)
Sono pienamente d’accordo con il post, e credo che l’esempio debba partire dall’alto. L’atalanta ha già fatto qualkcosa d’importante. Adesso manca il resto dei club e soprattutto quell’istituzione mai come oggi così lontana dalla gente che è il parlamento. E’ da lì che deve cominciare tutto. Spero non tirino fuori soluzioni simil tornelli.
Novembre 15th, 2007 alle 12:30
Condivido.
Bisogna restituire alla maggioranza, che è fatta di persone perbene e raziocinanti,il diritto/dovere di dissociarsi dai delinquenti/deficienti con le armi della denuncia e dell’isolamento dei suddetti.
Credo che è possibile farcela senza bisogno di inutili “buoni” capibranco.
Le suggerirei di cominciare a non far parlare troppo nelle Sue trasmissioni i vari presunti capi delle curve e dei clubs, così si comincerebbe, con un esempio concreto,anche a smitizzare il falso carisma (che è ben altra cosa) di alcune persone lasciando liberi gli uomini “veri” di pensare ed agire.
Credo che potremo avere piacevolissime sorprese.
Ringrazio se vorrà rispondere e,comunque,saluto.
Novembre 15th, 2007 alle 12:47
sentendo l’altra sera i brazzini a radio blu dico : di gente come lui in fiesole e firenze n può proprio farne a meno lui non sapeva niente di quello che era sucesso allora perche si è dimesso? forse perchè ha perso il potere?se poi è32 anni che va in fiesole allora e responsabile anche degli striscioni tipo Baresi come scirea, i cori contro i 39 mortti dell’heysel tutte le volte che vine la juve viene cantato (cosa succede in città) questo si che è incitare la viola.ciao e forza viola
Novembre 15th, 2007 alle 12:49
Io voglio sperare che tu abbia ragione David, e che tutti insieme si possa davvero cambiare le cose. Sarebbe una vittoria ben più grande di uno scudetto.
Un saluto, T.
Novembre 15th, 2007 alle 13:07
un discorso ottimo,condivisibile sotto tutti i punti di vista ma alla realtà dei fatti?io vado in curva fiesole e da quest’anno sono sicuro che l’abbonamento lì nn ce lo farò più finchè certi bulletti comandano(vedi cav-firenze ultras)ma vorrei chiederti alla luce dei tuoi discorsi la gente come noi(normale e civile)cosa dovrebbe fare andare a scazzottarsi e fare l’eroe??ma dov’è lo stato..purtroppo cio dobbiamo adeguare..fare finta di niente e andare avanti..l’unico modo civile è lasciare soli questo branco di idioti.Certo se penso che la società li conosce e ci fa anche le riunioni..e voi che applaudite il modello mencucci..
mah..
P.s.SE VUOI FARE VERAMENTE UN GESTO David vieni in curva a fare la radiocronaca!
Novembre 15th, 2007 alle 13:51
Quoto e sottoscrivo quello che ha detto Tommaso.David pensaci. proviamo ad agire..
Novembre 15th, 2007 alle 13:54
Forse il titolo più corretto per il post sarebbe stato: “La scoperta dell’acqua calda”.
Concordo con il commento numero 5 ed aggiungo: è il comportamento di quelli come te che lascia margini alle frange più estreme e violente. Esattamente come quei commercianti che non denunciano il pizzo e così via.
Il tuo è cerchiobottismo allo stato puro, e sicuramente non un buon esempio di giornalismo. O almeno, di giornalismo dignitoso. Come quando al Pentasport non manchi di premettere, non rispondendo a domande scottanti, che dovrebbero rispondere i diretti interessati, salvo poi usare la radio per denigrare altri. Sempre diretti interessati, eh.
E’ una mia opinione, ovviamente; penso che valga esattamente quanto la tua.
Novembre 15th, 2007 alle 14:21
Per me sarebbe semplice , BASTA TIFO ORGANIZZATO.Ti ricordi cosa è successo a gli “Alcol Campi”?…Non ci prendiamo in giro per favore , ad oggi con i satelliti , i microfoni e le telecamere , non individuiamo 100 brodi in uno stadio?..Ma per favore , a qualcuno fanno gioco , altrimenti è davvero semplice levarseli dalle scatole .E se veramente tutti diciamo BASTA , in 6 mesi , vanno a vedere le bocce .NO CAV
Novembre 15th, 2007 alle 15:07
Uno dei modi per cambiare qualcosa è FARE I NOMI. Sono convinta che in curva tutti sappiano chi sono gli idioti. Purtroppo, denunciarli è visto come ‘fare la spia’, oppure si ha paura.
Finché la tifoseria sana non denuncerà quella malata (è ovvio che non mi riferisco solo a Firenze) facendo in modo che chi commette atti di violenza, materiale o morale che sia, vada di fronte ad un giudice, si andrà poco lontano.
Novembre 15th, 2007 alle 15:14
CARO DAVID,DUE SOLUZIONI CI SAREBBER0O.VADO AD ELENCARTELE
1-VIETARE LO STADIO A MINORI DI 18,QUEST’ULTIMI POSSONO ACCEDERE PURCHE’ ACCOMPAGNATI DA GENITORI CON FEDINA PENALE PULITA.CHI HA COMMESSO AL MASSIMO UN REATO DURANTE LE MANIFESTAZIONI SPORTIVE,E’ BANDITO PER SEMPRE DALL’ENTRARE ALLO STADIO,SEMBRA DIFFICILE MA SI PUO’ FARE CON L’AIUTO DELLE FORZE DELL’ORDINE.POI ALL’INGRESSO METTEREI DEI CANI ANTI DROGA:MI SONO ROTTO I COGLIONI,SCUSA IL TERMINE VOLGARE,DI BECCARMI IL FUMO PASSIVO DI QUELLA ROBACCIA,E ANCHE QUESTA COSA SI POTREBBE FARE.
2-CHIUDERE IL COLLETTIVO.
CHE NE PENSI?PER ME CON UN PO’ D’IMPEGNO ANCHE DA PARTE DELLA PRESIDENZA SI PUO’ FARE.CIAO A PRESTO FORZA VIOLA.
Novembre 15th, 2007 alle 15:15
bravo David. stavolta mi sei piaciuto davvero!
Novembre 15th, 2007 alle 15:21
Pienamente d’accordo, basta che non siano solo parole. Quando io ho iniziato ad andare allo stadio, curva Ferrovia, eravamo tutti mescolati, tifosi viola e non (milanisti, romani napoletani etc) e non succedeva niente di più che qualche sfottò, raramente volava qualche cazzotto, ma tutto finiva lì. Poi tutto è degenerato, la nascita dei clubs, la separazione delle frange delle tifoserie, l’odio il rancore fomentato da mille problemi, sociali e culturali, fra tifoserie, tra tifoserie e forze dell’ordine, sono oramai arrivati ad un punto tale che dubito si possa tornare indietro. Secondo me si può solo salvare il salvabile, nell’immediato io sono per il modello inglese: ognuno sia responsabile delle proprie azioni, a maggior ragione e con maggior responsabilità quando agisce in un gruppo. Se commette atti illeciti ne deve rispondere penalmente e civilmente, deve essere trattato da delinquente, ed i delinquenti, in un paese civile, devono stare in galera.
Nel futuro se non si riacquista un po’ di cultura sportiva a cominciare dalle scuole, dai tessuti di appartenenza (lavoro, società, famiglia), non si va da nessuna parte.
Per esempio, ci sono troppi giornali, troppe tv dalle quali arrivano solo messaggi negativi, conta troppo il potere economico a scapito del valore della persona, la vita umana non vale più una cicca, siamo diventati, purtroppo, solo dei “target” ai quali si vende di tutto, dal satellite, al digitale terrestre alle partite sui canali porno, ma non si dà, ripeto, non si dà cultura. Se non rincominciamo ad educare i nostri figli al rispetto degli altri, alla bellezza dello stare insieme, a tifare “a favore” e non “contro”, ad abbattere le barriere e non a crearne sempre di nuove (tornelli e quant’altro), a condannare sempre e comunque la violenza, a dare il giusto peso ai soldi, etc. etc, sarà veramente dura continuare ad andare allo stadio. Ci vorrà tanto tempo, ma se il calcio continuerà ad essere quello che è adesso allora è meglio chiudere tutto, e alla svelta !
Novembre 15th, 2007 alle 15:27
Spero tu abbia ragione David…Ma a me sembra che a livello di provvedimenti, come ha detto il presidente del Parma, si torni indietro di 100 anni.
Vietare le trasferte è assurdo, in primo luogo per la maggior parte delle persone, che è una maggioranza coscienziosa e non fa niente di male a cui si toglie un diritto di libertà, quello di circolare. Ma come? Io voglio andare coi miei amici a Parma a vedere la Fiorentina e magari fermarmi a mangiare un boccone nei pressi dello stadio e non posso farlo?L’anno scorso a Genova, e ancora non c’èra stato il caso Raciti, avevo un biglietto di gradinata secondo anello e sono stato spedito alla bandierina del calcio d’angolo dove non si vedeva un accidente, solo perchè ero di Firenze. Ghettizzando la diamo vinta ai decerebrati come li chiami giustamente te. Le istituzioni credono che vietando le trasferte si evitino gli scontri tra ultras e polizia? Che i decerebrati che vadano in trasferta spendendo anche soldi per il viaggio non si muovano per andare nello stadio della propria città? Siamo all’assurdo, e lo dico perchè in Fiorentina – Palermo sul 2-1 di Amauri di testa, rischiai di prenderle da un tifoso dei miei stessi colori solo perchè avevo detto che aveva fatto uno splendido gol.
E intanto due coinvolti negli scontri di domenica sono già stati rilasciati. Ma di che cosa stiamo parlando?
E intanto nei botteghini fuori dallo stadio ti danno la birra e dentro lo stadio no. Come se uno non potesse ubriacarsi prima di entrare, se vuole, e io che invece ho piacere di gustarmi una Becks mentre mi guardo la partita non lo posso fare. Eh no, io non ci sto così, mi dispiace. Prenderlo sempre nel bocciòlo, come si dice a Firenze, dopo un po’diventa stucchevole.
Novembre 15th, 2007 alle 15:32
Beh…La bandiera viola non si può ammainare, non si può tirar giù. Forse qualche idiota ti insulterà, ti infamerà e lancerà ogni ingiuria contro di te, ma la tua voce non può essere mai superata…Se l’amore per la Viola è così forte, è in parte merito tuo…Forza David! Combattiamo insieme….Ciao!
Novembre 15th, 2007 alle 15:39
CARO DAVID HO LETTO SU FIORENTINA.IT CHE DURANTE LA PARTITA SI SAREBBE FATTO UN CORO DA URLO.ORA MI SPIEGO PERCHE’ AL FUNERALE DI GABRIELE NON C’ERANO I NOSTRI RAPPRESENTANTI.IL CORO E’ IL SEGUENTE: UNO DI MENO……………….
Novembre 15th, 2007 alle 15:39
condivido il tuo post david
ricordo una partita con il napoli di quando ero bambina…in curva ferrovia (si chiamava ancora cosi) ero praticamente circondata dai tifosi partenopei…non esisteva ancora il “formaggino” e si era tutti mescolati …ricordo gli sfotto’ e le risate…ricordo che un tizio mi disse che potevo anche urlare un po piu piano che tanto si vinceva lostesso e siccome lo disse in dialetto dovette tradurmi il mio babbo…
in tempi piu recenti…oddio si parla di almeno venticinque anni fa … da ragazzi si andava allo stadio e con noi c’era anche un tifoso juventino che per non rimanere solo ogni domenica si aggregava a noi e veniva in curva anche con la juve…
ora sembra fantascienza tutto ciò …
anche adesso tifo viola dal nonmio posto in curva fiesole ma solo tifo positivo …niente cori contro le altre squadre e men che meno contro le città…lo trovo altamente offensivo e privo di ogni necessità ai fini “calcistici”…bè si perche in fondo siamo li per il calcio…o no ?
Novembre 15th, 2007 alle 17:29
Ben detto, David!
Domenica 2 dicembre 2007 proviamo a non insultare Zlatan Ibrahimovic con il solito coretto che tanto ci ha dato fastidio quando ad intonarlo erano i laziali con Adrian Mutu. Fischiamolo, ma non insultiamolo (anche perché di solito finisce col giocare meglio e mi pare che un paio di golletti ce li ha già fatti…)
Novembre 15th, 2007 alle 18:17
DAVID POSSO CAPIRE UN CERTO TIPO DI PREOCCUPAZIONE MA A LEGGERE QUESTO POST SEMBRA CHE DA DOMENICA PROSSIMA IN CURVA INIZIERANNO LE DEPORTAZIONI..NON ESAGERIAMO..
CIAO TI SALUTO
Novembre 15th, 2007 alle 18:35
X PIGIA – LEOPOLDO BELLI
A me sembra o che il cervello tu l’abbia piccino o che tu lo usi parecchio male, visto come definisci David, che tutto mi sembra fuorché servile. Chi se ne importa se non ascolti piu’ il pentasport, cosa pensi che x questo chiuda????
E’ di quelli come te che magari bisogna cominciare ad aver paura x la curva Fiesole.
Dai retta a me pensa a fare bene le spedizioni via mare/aerea e non ritornare ai livelli a cui eri ai tempi del DUCA D’Aosta.
Ciao
Francesco
Novembre 15th, 2007 alle 19:02
David leggo ora il comunicato dei club della Fiesole: AGGHIACCIANTI, MINACCIOSI, FALSI ED IPOCRITI. Qui un si risolve nulla, e pensano anche d’aver ragione loro. E’ bene smettere o sennò si combatte tutti insieme
Novembre 15th, 2007 alle 19:22
mi dispiace ma secondo me anche se contrario alla violenza,una lezione ogni tanto a questi,li farebbe bene.Sono sicuro che non lo farebbero piu.La maggior parte ,come dici tu,fanno i grossi solo quando sono con il gruppo e se ne approfittano con quelli indifesi.
Fammene beccare a me uno,mentre fa una prepotenza ad uno indifeso e lo vedi
Novembre 15th, 2007 alle 20:48
Condivido quanto dici ma non credo che la gente comune riuscirà ad “educare” con metodi non coercitivi questi TERRORISTI,perchè bisogna chiamarli con il loro vero nome: terrorista è colui che genera terrore e bene ha fatto il Questore di Roma a trattarli come tali; ora però la condanna che verrà loro comminata dovrà essere scontata per intero, altrimenti non sarà servito a nulla.Questi sono comuni delinquenti ,e come tali devono essere trattati ; la politica non c’ entra nulla, essi sono gruppi di violenti che si danno dei simboli ed idoli(quando rossi quando neri) di cui non conoscono neanche il significato e la valenza.Questo non è un problema del calcio ma è un problema sociale che a breve termine può essere risolto solo con la repressione , contemporaneamente si dovrà prevenire per avere risultati nel tempo.Questi delinquenti (smettiamo di chiamarli ragazzi), se verranno soltanto allontanati dal calcio, andranno a sfogare la loro violenza in altri sport od in altre occasioni che diano loro visibilità mediatica.Sono molto pessimista che si possa eliminare il problema perchè i provvedimenti presi fino ad ora sono ridicoli, la decisione poi della Melandri di sospendere un campionato già sospeso per la Nazionale lascia intendere tutto :l’ ordine di scuderia (non solo quella governativa)è di parlare di aria fritta e tirare a campare.
Novembre 15th, 2007 alle 20:49
Buonasera David
e vero quello che hai scritto ma quanti siamo che ti rispettiamo,sai lo dico sempre hai miei figli che la libertà è la cosa più importante che esiste e che la mia libertà inizia dove finisce quella degli altri,purtroppo nel mondo ci si sono molti idioti che la pensano diversamenta e si nascondono dietro ideologie fallite grazie a chi ha creduto e lottato per la propria libertà e la nostra.
Saluti.
Novembre 15th, 2007 alle 21:19
TUTTA LA MIA SOLIDARIETA
ho letto d’un fiato il tuo lamento, e sono in tutto e per tutto in armonia con il tuo sentire. Proponici qualcosa di concreto , che renda attuabile nella realtà tutto ciò che hai scritto di “sacrosanto”. NELLA REALTA DEL NOSTRO CALCIO MALATO, a partire da chi dovrebbe garantire l’ordine, che pur avendone la possibilità non lo fa. IL PROBLEMA STA TUTTO NELLA PAROLA ORDINE: nel paese degli indulti, dell’invasione di gente che viene qui perchè è più facile delinquere, delle nostre case frequentate da ladri che sono sempre più assassini prima che ladri …. chi è preposto all’ordine forse deve avere più peso, più forza, più dignità. Per le forze dell’ordine i teppistelli della domenica sono come le proverbiali “brioche” di Maria Antonietta rispetto al “pane” di tutti i giorni !
Novembre 15th, 2007 alle 21:24
Sartoni, Brazzini!E ora icche si fa???
Novembre 16th, 2007 alle 00:45
Ho appena letto il comunicato dei sedicenti club della Fiesole. Mi ha ricordato i violenti ciclostilati delle frange estreme delle organizzazioni politiche studentesche degli anni ’70. Che tristezza !
Novembre 16th, 2007 alle 01:37
Caro David purtroppo il teppismo è una piaga sempre più dilagante a certa gente il Daspo gli fa un accidente… anzi per qualcuno è un vanto certo che se la legge della giungla comincia gia da bambini vedi fenomeno bullismo in crescita esponenziale.. c’è da metterci le mani nei capelli!!!! Dove si andrà a finire io sono moooooolto preoccupato caro David
Novembre 16th, 2007 alle 01:51
Sarò sbagliato ma io ma non sono d’accordo…non sono un ultras, non sono violento, non ho la testa rasata, non voto forza nuova..ma penso che sarebbe stato giusto non cantare domenica..io almeno non ne avevo voglia e speravo fosse così per tutti.
Capisco che non sia giusto obbligare le persone ma una curva dovrebbe essere compatta nelle sue scelte dividersi non serve a niente..purtroppo chi comanda la fiesole non fa niente per meritarsi rispetto e queste sono le naturali conseguenze … che però nelle curve ci siano delle regole non si scopre oggi … se non vi piace com’è, nessuno vi obbliga a rimanere..ci sono altri settori economici in uno stadio.
Non chiedeteci però di trasformare la fiesole in un teatro a cielo aperto..già senza vessilli, striscioni, tamburi e fumogeni piange il cuore rivedendo le immagini degli anni passati…dove vogliamo arrivare? A guardarsi la partita a sedere mangiando noccioline o zucchero filato? Ad alzarci e cantare solo 5 minuti dopo il goal della viola? vi prego ditemi di no non sarebbe insopportabile..le curve hanno un anima, una storia una tradizione che merita secondo me portare avanti nel tempo.
Un saluto da un vero tifoso di curva che nonostante questo rinnega ogni forma di violenza e prepotenza.
Emanuele
Novembre 16th, 2007 alle 09:23
x CRISTIAN:
Il coro “Uno di meno” non è stato assolutamente cantato, anche se sarebbe stato molto più coerente, e se lo avessero cantato tutti in tutta Italia, ci sarebbe stato un sacco di vergogna in più ma molti incidenti in meno.
Purtroppo invece gli ultras si sono inventati questa stronzata della “solidarietà tra di loro” e nonostante tutte le settimana cantino (loro, non io) “ti ricordi lo stadio Heysel…” o altri cori intelligenti domenica scorsa si è cercato e trovato (con la connivenza dello stato e dei giornialisti che nelle prime ore della giornata dissero quanto di più falso si potesse dire) un bell’appiglio per far capire a chi governa che comandano loro.
Novembre 16th, 2007 alle 09:41
Concodo con Marco 59. Onore agli amici ultras ? Ma cos’è, un inno al nemico leale ? Ma la domenica andiamo ad assistere ad uno spettacolo, coinvolgente quanto vuoi ma sempre uno spettacolo, od alla lotta contro l’avversario ? Io voglio andare allo stadio con mio figlio, spiegargli cos’è la Fiorentina, cantare e tifare se mi va di farlo o no, non voglio che nessuno mi comandi, non voglio che gli altri si uniscano al mio coro per forza, non voglio unirmi ai cori degli altri per forza, non voglio fare a botte (l’ho fatto da giovane e da bischero, la maturità insegna tante cose …), non voglio insultare l’avversario (qualche sfottò ironico la massimo …) e non voglio essere insultato. Non voglio prendermela con le forze dell’ordine e voglio essere da loro lasciato in pace (come mi succede normalmente, del resto …). Allo stadio, non voglio appartenere ad uno schieramento che non sia quello dei sostenitori della Fiorentina.
Novembre 16th, 2007 alle 10:24
X “Fuori dal coro”
A dirla tutta, sono più di diecimila le possibilità date alle curve per individuare nel loro interno gli elementi cervellotici, se non addirittura esaltati e pericolosi e poterli allontanare o fermare. Tutto ciò non è avvenuto ed anzi, al contrario, sembra che una buona parte della curva si compiaccia di avere tra le proprie fila quelle “personalità” becere e cavernicole, degne di stare perennemente in manicomio, se questo esistesse ancora. Purtroppo la curva, da tempo immemorabile, non è più luogo di innocente tifo scalmanato, colorato e rumoroso. La curva è ben altro; non prendiamoci in giro. E così, proprio come è concepita oggi, la curva non va più bene, non ha più senso e motivo di esistere, soprattutto perché il curvaiolo che in testa ha poco sale, (la curva ne è inflazionata) la crede zona franca, protetta da speciali leggi livornine di medicea memoria e pensa che facendo parte del mucchio selvaggio, tutto possa essergli concesso.
Va fatto un reset, non bisogna essere più poeti. La curva dei tamburini, delle belle coreografie e degli inni commoventi, non c’è più. Teniamo aperta la curva invece solo alle scuole elementari, alle medie inferiori, magari accompagnati dai genitori, meglio dalle mamme, perché le donne, di sale nella zucca, ne hanno molto di più.
Cordialità
Novembre 16th, 2007 alle 10:37
MI PARE CHE GRAN BRAVO FIGLIUOLO DEL SANDRI AVEVA IN TASCA SASSI E ALTRI ARMAMENTI QUAINDI NON DORMIVA AVEVA SICURAMENTE PRESO ECSTASI O ALTRI “FARMACI”.
AL SUO FUNERALE BRACCIA CON SALUTO FASCISTA E ALTRE AMENITA’ SAPETE CHE VI DICO?
ONESTAMENTE…
Novembre 16th, 2007 alle 10:55
Sono d’accordissimo con l’imputazione di omicidio volontario a carico del poliziotto, perchè uno che spara ad altezza uomo da un lato all’altro di un’autostrada senza neanche sapere a chi e perchè spara è da rinchiudere in galera. Però non mi convince appieno l’immagine di martire e di tifoso pacifico di Sandri. Sta uscendo fuori un quadro un pò diverso della situazione. I ragazzi che erano con lui erano parte di un gruppo ultrà che devastò un treno a Firenze, oltre ad altri atti di teppismo. Pare che lo stesso sandri fu fermato anni fa con un gruppo di ultrà armati di coltelli a San Siro. In tasca gli sono stati rinvenuti sassi e biglie di ferro, e pare che i laziali avessero avvistato gli juventini molto prima dell’autogrill, li abbiano seguiti e gli abbiano teso un agguato. Non che si meriti di morire per questo, ci mancherebbe, ma se Sandri all’autogrill si fosse preso una rustichella, o se avesse frequentato gente meno facinorosa, ora non saremmo qui a piangere la sua assurda morte.
Novembre 16th, 2007 alle 12:02
…COMUNQUE “DISTINZIONE” SI SCRIVE CON LA “Z” NON CON LA “S”…..se si vuol fare un comunicato Ufficiale, almeno lo si faccia fare NON a un analfabeta…cmq sono d’accordo con chi dice che sembra un comunicato anni ’70, carico di odio e intolleranza e il finale riassume tutto cio’ “..reagiremo uniti con tutti i mezzi necessari” cioe’?!?!!?!? Io ho molta paura del dopo Brazzini-Sartoni, ma se si provasse ad andare allo Stadio come si va ai concerti o al cinema: senza capi, senza ordini, senza gerarchie….
Novembre 16th, 2007 alle 12:13
Bravissimo David!
Basta con questa “dittatura” da curva. Possibile che prima di portare un bambino allo stadio devi valutare: 1 – c’è il gemellaggio?
2- le curve si odiano?
3- gli gireranno le palle ai capi tifosi?
E basta! Vado allo stadio da quando avevo 8 anni, si parla degli anni 70. Ho assistito a tante partite dalla Maratona con accanto tifosi “avversari”…finiva la partita e ci si dava appuntamento all’anno prossimo.. Possibile che adesso se fai tanto di andare in trasferta e – non dico che sbagli curva ma addirittura se ti capita di girare a dx invece che a sx vicino allo stadio rischi di essere linciato!
Ma perché una minoranza deve decidere per milioni di tifosi “sani”?
Hai ragione tu! Basta!!!! Riportiamo la gente per bene allo stadio!
PS:
A proposito di quello che è successo domenica…sembra proprio che questi “tifosi” laziali non fossero proprio in gita di piacere….come mai portavano con se sassi, cacciaviti, coltelli, ecc…
Lungi da me giustificare il folle gesto di un poliziotto, ma sicuramente se questa gente pensava veramente solo a trascorrere una giornata di sana passione sportiva, tutto questo non sarebbe accaduto….
Saluti Voce Viola!!
Novembre 16th, 2007 alle 12:27
VIA LO SCHIFO DALLA FIESOLE!!
INUTILI VIGLIACCHI INVECE DI MUOVERVI IN BRANCO VENITE A UNO A UNO A DIMMI DI NON CANTARE!!!!!
CONIGLI!!!!! FIRENZE E LA FIORENTINA NON VI VUOLE!!!!!!!!!!!!
Novembre 16th, 2007 alle 13:02
Caro Davide, complimenti per il coraggio e la chiarezza. Sai bene che spesso ci siamo trovati in disaccordo su alcune cose, ma come funziona fra uomini ce le siamo sempre dette in faccia. Voglio tranquillizarti da vecchio ( parecchio) Ultras. Fino a che ci rimane il cuore e la forza non permetteremo MAI di lasciare la Fiesole, lo Stadio, Firenze nelle mani di straccioni ( nemmeno delinquenti),che non hanno minimamente nel cuore la Fiorentina. Adesso sotto tanti aspetti il problema è nostro e lo risolveremo.I nostri valori, il coraggio di chi scrive con onestà intellettuale, di chi vuole il bene della Fiorentina e del calcio, non deve temere nulla. Questa è la nostra garanzia !!!
Con la voglia sempre di sentire il tuo urlo dopo un gol, ti mando un caloroso abbraccio.
Pietro Vuturo
Gruppo Storico Ultras viola ’73
Novembre 16th, 2007 alle 13:14
STO LEGGENDO E SENTENDO SEMPRE PIU SPESSO PAROLE COME ONORE LEALTA’ ,MOLTI NEMICI MOLTO ETC ETC.
NON SBAGLIAMOCI.C’E’ GENTE CHE ,COME AL SOLITO NELLA STORIA,SOFFIA SUL FUOCO COME SE L’ORDINE FOSSE PREROGATIVA DELLA DESTRA.
PRIMO ,LA SINISTRA SI DEVE SVEGLIARE.LA SICUREZZA E’ BASILARE PER CHI GOVERNA.
SECONDO BASTA CON LA POLITICA NEGLI STADI.
LA FACCIO CORTA SENNO’ NON LEGGE NESSUNO,MA TROPPO AVREI DA DIRE.
Novembre 16th, 2007 alle 13:18
caro vecchio Guetta… la verità è che la nuova generazione in curva ha buttato fuori i quarantenni come Brazzini e Passarella. Siamo noi ora che comandiamo e non siamo di sinistra come ai vostri tempi. Siamo di destra e tendenzialmente solidali con laziali e bergamaschi. Questa è la realtà con la quale Firenze, consapevole o meno, dovrà fare i conti in futuro…
Novembre 16th, 2007 alle 13:31
Bravo David, e speriamo che una piccola falla possa fa collae tutta la diga di omertà.
Via i violenti dal tifo.
Novembre 16th, 2007 alle 13:32
Sono d’accordo con Emanuele, anch’io mi reputo Ultras (parola però con cui si fa scudo troppa gente) mi reputo un ultras perchè vado sempre allo stadio canto 90min senza cercare di fare a labbrate. Però mi sono rotto di essere accumunato a certa gente come piace fare a tante persone che frequntano siti sportivi viola, ragionando come voi tutti i poliziotti sono assassini e così via… Non mi pare un bel ragionamento. Se qualcuno vuol venire allo stadio e stare a sedere tranquillo al posto senza tifare è pregato di non venire in curva che tristezza altrimenti.
Novembre 16th, 2007 alle 13:38
Caro DAVID, i msg come generation x dovresti spiegare il motivo perche’ li pubblichi. Parli di “pacifica” e poi dai spazio a esaltati di questo tipo? Perche’ generation x, appartenere alla dx o alla sx, in una curva di calcio, crea un valore aggiunto? Aggiunto a cosa, alla pochezza mentale di certi cervelli? Consapevolezza? si… quella che ti manca caro calafato. Ma venihe via per favore, FUORI I MENTECATTI DALLE CURVE! aLE’ VIOLA!
Novembre 16th, 2007 alle 13:44
Caro David, in questo periodo ho dei casini pazzeschi e non riesco a partecipare alla vita del blog quanto e come vorrei. Però voglio ugualmente esprimerti, per quello che conta, il mio appoggio, la mia solidarietà ed anche il mio apprezzamento per il coraggio con cui ti sei messo in piazza.
Non so quanto potrà cambiare, ma il tentativo va fatto tutti insieme. Ciao.
Novembre 16th, 2007 alle 13:48
caro generation x mi fai veramente tanta tanta pena
Novembre 16th, 2007 alle 14:04
per generation x, il fenomeno che avverte di stare attenti a loro:
caro vecchio generation… siete voi che comandate? ma non lo capisci che ci avete stancato, sia quelli della vecchia guardia che voi, presunti nuova guardia? Ai veri tifosi non gliene frega nulla se siete di destra o di sinistra, non gliene frega nulla se vi sentite forti con i vostri modi di fare stupidi e violenti. Cambiate aria perchè i tempi stanno per cambiare e domenica scorsa, quando migliaia di persone in curva vi davano giustamente di buffoni, sembravano tutti molto convinti e risoluti in ciò che dicevano. I tifosi veri vogliono solo vedere una partita di calcio
Novembre 16th, 2007 alle 14:26
Onore a te David e a Prizio. Continuate cosi’, con il vostro coraggio, la vostra etica e professionalità. Noi, tutti, proviamo a fare qualcosa nel nostro quotidiano per migliorare questa società che si e’ persa, magari cominciando propio dalle curve. Isolare i mentecatti. Un saluto viola!
Novembre 16th, 2007 alle 15:03
una sola parola…. 6 un grande… son 3 vabbè
Novembre 16th, 2007 alle 17:25
per generation x.
o un ti piglierei a solo per vedè di che pasta sei fatto…
Novembre 16th, 2007 alle 17:35
Caro generation x, ti faccio i miei complimenti per aver eluso la sorveglianza ed essere arrivato alla sala dei computers del manicomio.
Se invece ancora non sei in manicomio, mi complimento ugualmente con te per essere riuscito a non farti ancora beccare.
Tieni duro, perché la tua generation presente e futura confida molto in te, se non altro per non sbagliare quando vede che la strada che stai percorrendo è quella dei super falliti, quindi se vuole, può prenderne un’altra più savia.
Novembre 16th, 2007 alle 19:00
Generation X è l’esempio di quello che dicevo prima, cioè uno che si para dietro alla parola ultras per fare porcate. Via questa gentaglia!
Novembre 16th, 2007 alle 19:19
Premetto che odio la violenza e condivido tutto ciò che scrive David però non posso pensare di dover andare in Fiesole a vedere la partita seduta a mangiare pop corn a braccetto con un romanista o con un gobbo… per me non esiste ! La Fiesole è e deve restare il cuore del tifo .. a me , sinceramente mancano gli striscioni, i fumogeni … con il megafono eravamo anche più intonati a cantare… ci hanno tolto le cose più belle ma i fatti ad oggi dimostrano che la violenza è rimasta. Io mi chiedo, ma in tribuna dietro la vetrata, non hanno messo una mega sala attrezzata di telecamere da dove ci tengono sotto controllo ? Domenica non li hanno individuati quei pochi (per nostra fortuna) cretini tipo il “generazione x” ? Quelli non sono tifosi non sono ultras sono teppisti e quindi FUORI dallo stadio ! a me sembra tanto semplice .. no ?
Io il 29 andrò ad Atene a vedere la viola, è la prima volta che vado il coordinamento… sinceramente non so proprio cosa aspettarmi… speriamo bene.
Saluti a tutti e forza viola sempre e comunque
Novembre 16th, 2007 alle 19:30
Fascistello, metti nome e cognome innanzitutto. Poi, per quanto mi riguarda tu non comandi proprio niente. E stai attento, perchè voi siete 2-300 noi 7000.
Novembre 16th, 2007 alle 20:18
Il problema non e’ la curva, e’ l’Italia che non va. Ma vi sembra normale che ancora prima che i fatti siano accertati ufficialmente (perche’ sicuramente la polizia aveva gia’ ricostruito tutto e i politici sapevano) venga proclamata una giornata di lutto cittadino a Roma con sfilate di politici al funerale di quello che poi sembra rivelarsi un teppista? Per cambiare tutto questo ci vorranno decenni, se mai ci riusciremo. Dovra’ cambiare la classe politica, dovra’ cambiare la gente, ne deve passare di acqua sotto i ponti…
Novembre 17th, 2007 alle 18:35
NON LASCIAMO IL TIFO IN MANO AI FASCISTI E AI DELINQUENTI. LA TIFOSERIA FIORENTINA E’ STATA UFFICIALMENTE CONSIDERATA “NON A RISCHIO”, PERCHE’ PERDERE QUESTO TITOLO DI MERITO CONQUISTATO FATICOSAMENTO CON TANTO PURGATORIO IN SERIE C2 E SERIE B, IN CUI ABBIAMO DIMOSTRATO DI ESSERE M E R A V I G L I O S I?! SONO D’ACCODRISSIMO QUANDO CI DICHIARIAMO NON POLITICIZZATI, PERCHE’ LO SPORT E LA POLITICA NON DEVONO STARE INSIEME (DEL RESTO QUALCUNO DIMOSTRA FIN TROPPO BENE IL CONFLITTO D’INTERESSI …), QUINDI NOI DOBBIAMO ESSERE SOLO VIOLA E SOSTENERE LA NOSTRA SQUADRA QUANDO E’ IN DIFFICOLTA’, E POSSIBILMENTE NON MOLLARLA QUANDO STA PERDENDO. I S O L I A M O L I !!!
DAVID, CONTINUA A SCRIVERE, SEI UNA MENTE PENSANTE. CIAO!!!
Novembre 18th, 2007 alle 15:35
CIAO DAVID TI VOLEVO ESPRIMERE TUTTA LA MIA STIMA E DIRTI DI ANDARE AVANTI COSI. PRIMA DELL’AVVENTO DELLA PAYTV SE NON C’HERI TU COL C…. SI SEGUIVA LE PARTITE DELLA VIOLA!E SOLO PER QUESTO FIRENZE E I FIORENTINI TI DEVONO QUALCOSA. E A TUTTI QUEI POCHI FASCISTELLI DI STARE MOLTO ATTENTI CHE I QUARANTENNI NE HANNO PIENE LE P…. DELLE VOSTRE STR……E POTRESTE TROVARVI ALL’USCIO DELLO STADIO IN MEN CHE NON SI DICA!LA PAZIENZA E’ FINITA
Novembre 20th, 2007 alle 18:24
Non strumentalizzate sta cagnara al gioco della destra, tutti sanno che la storia della tifoseria viola e’ legata alla sinistra piu’ antagonista,..il POMPA,..il CAV (collettivo autonomo viola…)..il TUCANO.., non nomino gente che c’e’ ancora,..ma tutti compagni e nemmeno tanto nascosti che negli anni hanno sempre esposto il proprio ideale politico..chi dice che la fiesole e’ di destra infanga la memoria di chi ha reso GRANDE quella curva,.. ma il dargli voce peggiora solo le cose, i pochi fasci della curva rimarranno dove sono se non gli diamo spago…David cosi’ gli dai troppa corda. Poi che il CAV non sia piu’ quello di una volta si sa’.. non ci son piu’ i vecchi grande personaggi ora ci son una massa di ragazzini rivestiti a d.o.c. destroidi,..altro che nel gruppo del parterre..sveglia,..a Livorno ho visto molti amici tuoi(david…) a braccio teso…quindi il problema fascisti non e’ nel gruppo nuovo…ma sulle tribune.. occhio.
RISPOSTA
Caro Ultras, la destra ha una sua cittadinanza ed una sua tradizione, il fascismo se permetti è un’altra cosa.
In curva la politica non ci deve stare e quelli che tu chiami miei amici, pur nella simpatia tout court che provo verso i livornesi, sono stati da me più volte attaccati per i loro simboli politici esposti.
Spero di essere stato chiaro, ciao
David