Orgoglioso delle parole di Sandro Mencucci a Radio Blu: “Non abbiamo bisogno e non vogliamo gente che impedisce ad altri di cantare o che vuole che si canti a comando, gente insomma che viene solo per fare casino”.
Premesso che Firenze è un’isola felice rispetto ad altre piazze, io sono preoccupato per quanto detto, sempre a Radio Blu, da uno dei capi tifosi che stimo di più, Marzio Brazzini, vecchio ultrà.
“Mi dimetto dalle mie responsabilità di punto di riferimento per i tifosi in Fiesole – ha detto Brazzini – perché ho messo la faccia nelle decisioni prese prima della partita e quelle decisioni sono state disattese in tutto e per tutto”.
Mi vergogno quasi a guardare nel nostro orticello, nel giorno in cui si spara ad altezza uomo da una parte all’altra dell’autostrada e muore così un ragazzo di 28 anni, ma guardo al futuro e non me ne frega niente oggi della sconfitta viola.
Facciamo per favore fronte unico perché la politica non entri in curva, perché le teste rasate (che sono quasi sempre prive anche di neuroni oltre che di capelli) la facciano da padrone in uno stadio tra una tifoseria che è sempre stata apolitica.
Sul resto ci confronteremo nei prossimi giorni.