Quarto posto, due semifinali di coppa, un mese entusiasmante: davvero si poteva chiedere di più a questa stagione, cominciata con tutte le negatività possibili, a partire dall’ennesimo infortunio di Rossi?
Finiamo in gloria, con un grande piazzamento che dà un senso più compiuto al ciclo Montella: non è lo scudetto di corviniana memoria, ma una grande soddisfazione quella sì.
Ci siamo divertiti ed arrabbiati, come poi in fondo è nella logica del calcio, cioè suscitare emozioni, adesso aspettiamo con pessimismo (il mio) l’evolversi della dialettica tecnico-società.
A volte penso che tra loro sia mancata più la forma che la sostanza, cioè che non siano piaciuti gli atteggiamenti della controparte e questo ha generato un malcontento che è poi diventato il problema che abbiamo oggi davanti.
E quelle sono questioni che si possono tranquillamente risolvere se esiste la buona volontà.