Si sta sgonfiando la Roma: due pareggi e due sconfitte nelle quattro partite che dovevano segnare una svolta alla loro stagione.
L’impressione è che si piacciano un po’ troppo, che a furia di dire che giocano il miglior calcio in Europa, che sono il nuovo Barcellona, abbiano finito per crederci davvero e che aspettino di vincere le partite quasi per diritto naturale.
Qualcuno si lamenta di Pazzini, ma penso che sbaglierebbe la metà dei gol falliti dai loro attaccanti e che a Roma lo prenderebbero a braccia aperte.
Il fatto è che il calcio non è solo spettacolo, non è solo un palleggio prolungato alla ricerca dell’effetto bellezza.
Me ne accorsi la prima volta a neanche quattordici anni, quando ci misi un paio di giorni a cercare di capire come diavolo la strepitosa Olanda avesse potuto perdere la finale contro una squadra di brutti, sporchi e cattivi (la Germania).
Eppure è così, è sempre stato così e solo il Milan di Sacchi riuscì a vincere dando spettacolo, ma probabilmente meno di quanto avrebbe potuto e dovuto.
MI SPIACE, MA SONO TORNATO ADESSO E HO APPENA AVUTO IL TEMPO DI MODERARE I COMMENTI: IN QUESTO PERIODO COSI’ FRENETICO POSSO SOLO LIMITARMI A PROPORRE