Un momento straordinario, tra i tanti di ieri sera, che ho avuto la grande fortuna di vivere da comprimario, ma da vicino, grazie alla Hall of Fame viola.
Non me l’aspettavo e non se l’aspettava nessuno la commozione di Bati, è arrivata all’improvviso, come se avesse deciso che fosse arrivato il momento tra la sua gente, perché Firenze è la sua città, di lasciarsi andare, di essere se stesso a 23 anni di distanza dal suo arrivo “quando io ed Irina non avevamo niente”.
Con lui ho avuto un rapporto straordinario per cinque anni e pessimo per quattro, non è un segreto per nessuno e un po’ pensavo di conoscerlo, ma mi sbagliavo.
E’ stata una serata semplicemente perfetta, con punte inarrivabili, tra Bati e Albertazzi, Merlo e Mazzoni, Antognoni e i ragazzi del primo scudetto.
Una serata da portarsi dentro a lungo.