Dopo è tutto semplice, come lo scorso anno in Ucraina a Dnipropetrovsk.
Ma bisogna giocarle con la testa certe partite in cui hai tutto da perdere e la Fiorentina lo ha fatto benissimo, dimostrando una grande maturità.
Ho scoperto Bernardeschi, nel senso che per la prima voltal’ho visto sui novanta minuti ed è stato in partita sempre, dal primo al novantaquattresimo.
Ha molta più classe di Matos, tanto per stare ad un paragone che viene spontaneo dopo l’avventura europea della passata stagione.
Ci siamo divertiti un po’ tutti, abbiamo visto che Lazzari non è scomparso e che Ilicic può fare la differenza, se si sveglia con la luna buona.
Faceva freddo, ma era sopportabile e alla fine è andata come speravamo, adesso spingiamo insieme domenica sera per i tre punti della svolta.