Se Giovanni Sardelli o Tommaso Loreto sparassero a palle incatenate su un bersaglio viola indefinito una, due, cinque volte, secondo voi io non c’entrerei niente o sarei non solo al corrente ma ispiratore della vicenda?
Ho con Mario Cognigni un rapporto normalissimo, di reciproco rispetto e (spero) stima, confesso che non mi dispiace la ruvidezza con cui tratta certi argomenti, pur non essendo a volte d’accordo con lui.
Mi ha sempre fatto sorridere la dicotomia del popolo viola (anche fra gli straordinari protagonisti di “Viola nel cuore”): Cognigni è quello cattivo, Della Valle quello buono, Mencucci non si sa: pessimo ai tempi della tessera del tifoso, riabilitato in parte oggi “perché ci ha messo la faccia” (ed è vero, nei momenti bui è andato controvento rischiando di farsi molto male).
Oggi che Cognigni ha “confermato al 100%” Montella, forse è meno cattivo di due giorni fa, ma per molti resterà sempre l’anima nera della Fiorentina.
In fondo però va bene così e queste sono soprattutto schermaglie dialettiche, l’importante è che i Della Valle continuino a tenere l’alto profilo degli ultimi anni perché basterebbe scavalcare l’Appennino per capire come stanno città non troppo lontane da Firenze.