Negli ultimi dieci anni ricordo solo altre due copertine di Sport Week, il magazine della Gazzetta dello Sport, dedicate ad un giocatore viola: una per Batistuta e un’altra per Toni.
Oggi arriva la terza, per Vieri, con la differenza non proprio trascurabile che gli altri due avevano già segnato valanghe di gol con la maglia della Fiorentina, mentre Bobo deve ancora iniziare.
Mediaticamente dunque l’operazione Vieri sta funzionando alla grande: lui fa da ombrello alla crescita di Pazzini e non penso che nello spolgliatoio ci siano invidie particolari.
Chi fosse Vieri lo sapevano bene i suoi attuali compagni e quindi nessuno si stupirà se una sua battuta vale sui giornali più di una lunga intervista col magnifico Jorgensen.
Leggo poi da Calabrese su Repubblica che l’uomo è un gran professionista, in campo e fuori, e anche questa non è una gran sorpresa perché Vieri non è stato esattamente baciato dalla dea Eupalla come tecnica e, come Batistuta, deve la sua fortuna al continuo lavoro su se stesso.
Speriamo dunque che le mie perplessità (che rimangono e si basano sulla capacità di Vieri di reggere una stagione intera) siano spazzate via: nessuno, infatti, sarà più contento di me di poter dire “mi sono sbagliato”.