Non ho mai commentato una finale secca di Coppa Italia, una di quelle cose in cui ti giochi tutto in una sera, da lasci o raddoppia (il godimento).
L’unico precedente, anzi gli unici,ma il secondo è meglio dimenticarlo, è la Supercoppa del 1996 a San Siro, ma era tutta un’altra cosa, meno importante direi, anche se fu una goduria incredibile schiantare con l’immenso Bati il Milan di Baresi e Costacurta.
Qui c’è tutto il contorno che emoziona, il clima da evento che ti rende orgoglioso di essere lì a giocartela.
Nelle altre finali che ho raccontato c’era la speculazione sul risultato o la speranza del ritorno ed era diverso, almeno per me molto diverso.
Via via che ci avviciniamo scompaiono molte cose, a cominciare dall’idea di essere inferiori: vai Fiorentina, giocatela e regalaci una serata indimenticabile.