Angelo Giorgetti è una di quelle persone a cui darei le chiavi di casa sicuro che ritroverei tutto meglio di prima, una cosa che ho già scritto per Saverio Pestuggia e non è un caso che ci siano delle similitudini tra i due (Giorgetti scrive meglio, Pestuggia è un asso del web).
Faccio la premessa per dire della sua onestà culturale, che è assolutamente fuori discussione.
Succede quindi che con la sua ottima penna Angelo scriva un pezzo elogiativo di Bernardeschi, il nuovo enfant prodige viola utilizzando un espediente: virgoletta cose risapute e assolutamente innocue al solo scopo di rendere più scorrevole la prosa.
Bernardeschi, che mi era sempre sembrato molto disponibile grazie anche all’intercessione del Crotone, ha un padre che fa l’avvocato e che scrive addirittura a La Nazione pretendendo una rettifica ufficiale perché quelle cose (che tra l’altro non si capiscono neanche bene) il figlio a Giorgetti non le aveva mai dette.
La Nazione (che non è il mio giornale) e Giorgetti (che non è un nostro opinionista) sono costretti a rettificare.
Bene, anzi benissimo: la famiglia Bernardeschi è soddisfatta, ma se continua così il calcio finisce entro poco tempo, è matematico.
E se ci prendessimo tutti un po’ meno sul serio?

Prendo atto con senso democratico che non siete d’accordo sul mio disaccordo, pazienza, è il bello del confronto