In meno di due anni sono scomparsi dal radar, dimenticati o quasi da tutti.
Eppure ancora nella primavera del 2012 Montolivo ed il suo organizzatore di incontri segreti con i tifosi erano al centro del mondo viola.
Si cercavano improbabili vie di uscita, si occupava militarmente l’etere per annunciare prossime rivelazioni che avrebbero sputtanato una Fiorentina già in difficoltà, si dicevano tante cose, si maramaldeggiava su una società allo sbando.
Nemmeno due anni dopo… puff, sparito tutto nel nulla, i protagonisti soffiati via come una bolla di sapone.
Ora che il Milan torna a Firenze l’assenza di Montolivo è quasi un dettaglio: se fosse sceso in campo sarebbe stato fischiato perfino un po’ svogliatamente, quasi come un obbligo da assolvere nei confronti di chi aveva preso in giro tutti.
L’organizzatore di incontri segreti starà certamente tramando qualcosa di eclatante per il futuro, perché a lui piace così, ma per adesso niente si vede all’orizzonte.
Dimenticati o quasi da tutti, anche queste in fondo sono soddisfazioni.