Che fine ha fatto?
Dove è finito Angelo Di Livio?
Ho provato a chiamarlo qualche volta per chiedergli di intervenire in radio, ma non ne aveva voglia e ho rispettato la sua amarezza.
Non ha certo problemi economici, deve solo iniziare una nuova vita, molto più difficile della precedente.
Non mi piace per niente la retorica, però quella volta, nell’agosto del 2002, ha ragionato davvero col cuore ed è stato il vero anello di congiunzione tra la squadra che si presentò senza maglie all’esordio di Coppa Italia e quella che ora staziona in zona Champions.
Poi ha sbagliato nel non accettare quel ruolo dirigenziale nelle giovanili, proprio lui che aveva fatto gavetta fino a 27 anni doveva capire che un ottimo giocatore non diventa per forza e subito un ottimo dirigente.
L’assordante silenzio che circonda il presente di Di Livio mi crea un po’ di disagio.
Alla fine, lui a Firenze, al contrario di altri predatori di sentimenti, ha più dato che ricevuto.
Gennaio 2nd, 2006 alle 20:10
Auguri di buon anno,david! Sono certo che di livio tornerà presto nel calcio,lo vedo bene come mister. Credo che,come baggio,voglia vivere 1 periodo di calma e godersi la famiglia dopo 1 carriera piena di soddisfazioni ma comunque stressante.Ciao,roberto
Gennaio 2nd, 2006 alle 21:23
Sto cominciando a preoccuparmi… ultimamente sono sempre d’accordo con te al 100%. Scherzo! Parlando un po’ più seriamnete voglio sottolineare che veramente il “Soldatino” ha senz’altro più dato che ricevuto. Auguroni Capitano. E anche a te David con tutto il cuore (viola).
Gennaio 2nd, 2006 alle 21:40
ciao David,scusami se vado fuori tema,(ma poi neanche tanto..),volevo sapere che fine ha fatto Sandro Cois,non mi pare di aver sentito che abbia smesso…ciao.
RISPOSTA
Scusa per il ritardo: Cois vive a Montecatini, si gode i milioni di Euro accumulati e non sente affatto la nostalgia per il calcio.
Ciao,
David
Gennaio 2nd, 2006 alle 22:37
A parte le considerazioni sulle sue scelte lavorative mi sento di ringraziare vivamente un uomo vero che è stato con noi nel momento sconforto. Forza Di Livio, raro ottimo esempio.
Gennaio 2nd, 2006 alle 23:43
David io credo che Angelo magari voglia solo disintossicarsi di calcio dopo averlo vissuto a pieno per anni magari si aspettava qualcosa di piu’dalla società!
Vorrei farti anche una domanda su alcuni giornali si legge di un interessamento della Fiorentina su Amoroso ma che scherziamo via dimmi la verità è una battuta!!!??Buon anno David sei uno dei migliori giornalisti fiorentini a mio parere!
Gennaio 3rd, 2006 alle 00:16
mah io vedo errori su ambedue i fronti…… se e vero che la fiorentina ha sbagliato in più occasioni nel gestire la personalità e la professionalitò di Di Livio e anche vero che lo stesso soldatino in piu occasioni si e reso “antipatico” per colpa della sua testardaggine….. senza scendere nei particolari…. chi conosce l’ambiente viola piu o meno ha capito
Gennaio 3rd, 2006 alle 02:11
Non sempre i calciatori sono riusciti a gestire ciò che avevano accumulato in carriera e non parlo solo di soldi, ma anche di emozioni e buoni ricordi lasciati. Di livio è stato un grande per Firenze , ha fatto la scelta impopolare di non lasciare la barca quando stava affondando e soprattutto quando era già colata a picco, ma è un calciatore e ha l’anima e il modo di ragionare di un calciatore. Forse Carillo, che aveva giocato una vita nell’Ascoli ma che era comunque un calciatore mediocre avrebbe accettato dopo la carriera un ruolo di dirigente del settore giovanile dell’Ascoli. Di Livio no, perchè è stato un ottimo calciatore, ha vinto trofei e giocato quasi sempre per vincere. Di conseguenza voleva un ruolo da dirigente di importanza pari a quella che aveva avuto da giocatore. I giocatori possono essere umili qualche volta, possono raramente anche fare una scelta d’amore come Di Livio nel 2002, ma la superbia che è in loro non la perderanno mai. Tanti auguri di buon anno e forza viola
Gennaio 3rd, 2006 alle 07:24
Io non so come siano andate le cose fra Di Livio e la società il cui operato, pertanto, non mi permetto di giudicare. Giudico, però, quello che ha fatto il nostro amatissimo capitano: ed è molto semplice, è la banalità della dignità. Quanti di noi ce l’avrebbero fatta a sopportare la C2 senza Di Livio? Basta questo. Il resto sono parole, sono interessi. Chi lo sa? Molta gente, e non solo tifosi, ha seguito questa novella squadra in C2 supportata sicuramente dall’esempio cristallino di un campione che è diventato il simbolo della rinascita. Solo questo avrebbe dovuto far sì che fosse trattato in maniera diversa. Poi ci lamentiamo che non ci sono bandiere… Di Livio è la nostra bandiera. Auguri violissimi.
Gennaio 3rd, 2006 alle 08:46
La gratitudine non mi pare nel dna della nostra dirigenza, ma forse questo è l’atteggiamento giusto per avere successo. Ma a volte mi fermo a pensare se il successo costa così tanto dal punto di vista umano lo voglio davvero ? Comunque sia Di Livio non in viola mi sembra una bestemmia, senz adi lui nemmeno DDV a Firenze sarebbe esistito….
Gennaio 3rd, 2006 alle 10:06
E’ incredibile che un calciatore che ha sempre fatto il calciatore si permetta di rifiutare un ruolo di dirigenza assegnatogli a scatola chiusa. Nel mondo del lavoro “reale” e’ pura fantascienza che un semplice dipendente diventi un dirigente top senza una gradualita’ e soprattutto senza aver dimostrato di saper fare quel lavoro (pastine a parte..). Ma tant’e’… il mondo del calcio e’ veramente una “dimensione alternativa” !!
Gennaio 3rd, 2006 alle 10:19
L’importante è che i dirgenti siano preparati e bravi e professionali, come si chiamano, da dove vengono non mi interessa. Forza Fiorentina!
Gennaio 3rd, 2006 alle 10:22
Mah.. Facendo un’attenta analisi per vedere com’è andata questa vicenda o altre (vedi lo stesso Rigano’) questa dirigenza ha guardato poco ai rapporti umani, bensi’ha dato piu’ importanza ad altri aspetti.. Questo non vuol dire che la società abbia sbagliato.. certamente un’eccezione per DI LIVIO andava fatta.. quanti giocatori.. oppure noi stessi fiorentini, fossimo stati in lui avremmo fatto una scelta di scendere in C2?!? I tifosi l’hanno fatta questa scelta… e solamente i veri tifosi sanno cosa hanno patito. E fra i veri tifosi viola c’è n’è uno che si chiama ANGELO DI LIVIO, che ha fatto questa scelta per AMORE per FIRENZE e lui per me è stato un’IMMENSO CAPITANO VIOLA.
Gennaio 3rd, 2006 alle 10:40
Non conosco i retroscena del rapporto tra Di Livio e la società, ma credo sia relativamente poco importante. Di Livio e’ stato il primo a credere concretamente nel progetto Della Valle e ad accettarlo: noi tifosi ci dovevamo credere per forza, mentre lui poteva salutare tutti ed andarsene a vivere tranquillamente gli ultimi anni di carriera. Auguro a Di Livio di rientrare presto nell’ambiente, e spero proprio a Firenze: quelli come lui sono i veri esempi di cui il calcio ha bisogno per recuperare credibilità e serietà.
Gennaio 3rd, 2006 alle 11:45
IO COME TUTTI I TIFOSI VIOLA , VOGLIO BENE A DI LIVIO MA CREDO CHE LA SOCIETA’ DEBBA ESSERE LIBERA DI DECIDERE IL PROPRIO STAFF TECNICO E DIRIGENZIALE, FARE PRESSIONE SULLA FAMIGLIA DELLA VALLE A MIO AVVISO SAREBBE DELETERIO.
COMUNQUE MI SENTO DI INVIARE UN SALUTO AFFETTUOSO AD UN GRANDE COME ANGELO.
Gennaio 3rd, 2006 alle 13:13
Concordo pienamente con Davide, Angelo è stato uno dei pochi se non l’unico che a Firenze ha più dato che ricevuto.
Ragazzi della Fiesole sarei per fare una coreografia al nostro ormai ex capitano… perchè se la merita davvero!!!!
Organizziamo questo al nostro Angelo bisogna ringraziarlo perchè ancora per bene non l’abbiamo mai fatto. Grazie dell’attenzione spero che Pucci & C. si mettono d’accordo per fare questo piccolo regalo a Di Livio magari con l’aiuto di Davide.
Ciao a tutti e sempre Forza Viola!
Gennaio 3rd, 2006 alle 14:41
Mi dispiace, Di Livio si meritava di avere quello che voleva, mi sembra che avesse chiesto di giocare un altro anno o mi sbaglio?
In fondo che gli sarebbe costato a tutti quanti farlo giocare? Mi sembra che se siamo dove siamo il merito sia anche e soprattutto suo. E di Riganò, altro “scaricato” senza pietà……..
Buon anno a tutti
Gennaio 4th, 2006 alle 00:59
Grazie mille ad Angelo e con tutto il cuore, ma ci sono momenti in cui occorre mettere da parte il cuore per lâinteresse della squadra. Nessuno di noi dimenticherà mai quanto ha fatto per la Fiorentina, ma occorre dire che non abbiamo scaricato nessuno, nemmeno Riganò. Cosa doveva fare la società ? Concedergli un altro anno di contratto come giocatore per liberarsi la coscienza? No, Angelo è un professionista e come ogni professionista ha sempre rispettato i suoi compiti e a fine mese a riscosso il suo stipendio, non sarebbe stato giusto nei confronti di tutti, compresi noi tifosi, rinnovare un contratto solo perché è stato una bandiera. Le cosi dette bandiere oltre a giocare possono fare molte altre cose, vedi Luciano Chiarugi, e con ottimi risultati. In questi anni di autentica âtraversata del desertoâ? , che ci hanno visti perdere con il Montevarchi in casa per poi battere il Milan, noi tifosi viola abbiamo imparato tanto, come la nostra giovane società , quindi niente rimpianti per un giocatore lâunica vera bandiera è quella Viola.
Gennaio 4th, 2006 alle 04:07
Un po’ a me dispiace perche’ secondo me un po’ piu’ di rispetto di livio lo meritava, perche’ non quel lontano agosto ma forse poi non cosi lontano in cui dilivio scese in c2 rinunciando a offerte e ingaggi 20 volte maggiori a quello che prendeva in c, fece una gran cosa dettata dal cuore e dall’amore verso la fiorentina,
Ricordiamoci tutti che ora e’ facile parlare, ora che siamo in A ma quanto tutto inizio chi di noi aveva la certezza che i della valle fossero davvero cosi bravi e capaci come poi si sono dimostrati?! Chi poteva dire certamente di una risalita rapida della fiorentina?! Be Di Livio cmq fossero andate le cose c’era e aveva fatto la sua scelta, quindi secondo me un po piu’ di rispetto per un giocatore del genere lo si poteva anche fare.
Gennaio 4th, 2006 alle 13:30
Sono giunto all’unica conclusione plausibile…
Premettendo che ho una stima enorme per Di Livio e per ciò che ha fatto ritengo che, evidentemente, nella scorsa stagione ha fatto più male che bene allo spogliatoio come i vari, mugugnanti, Miccoli, Riganò, Ariatti ecc…
Un collante, una chioccia, pur vecchia…con un passato come quello di Di Livio sarebbe stato confermato in campo…
Se aveva le velleità di esserci e giocare pure (al posto di Fiore…lol) ha sbagliato lui a creare problemi…
Come hai detto tu, avrebbe fatto bene ad accettare il posto nelle giovanili…
Gennaio 4th, 2006 alle 14:53
Mah.. dispiace certamente però siamo onesti fino in fondo. Quanti calciatori a fine carriera come Di Livio ai tempi della C2 o attaccanti speranzosi di C1 come Riganò avrebbero rifiutato un progetto come quello dei Della Valle e di Firenze. C’era una città dietro che, volenti o nolenti, era solo di transito in quella categoria ed aveva come presidente un imprenditore di richiamo mondiale che aveva voglia di investire. Forse non sarebbe venuta la serie A così velocemente, ma di certo sarebbe stato ben diverso che accettare proposte dall’Aglianese (tanto per fare un esempio) o dal Gubbio (tanto per farne un’altro). Perciò onore all’attaccamento ai colori viola ma anche alla lungimiranza…
Gennaio 5th, 2006 alle 09:17
Leggendo i commenti di molti mi chiedo perchè ancora mi sento accomunato a certi tifosi, dopo 39 anni di abbonamento credo che forse è venuto il momento di prendere le distanze da chi pur di vincere, o meglio di sperare di vincere, si scorda tutti coloro che in passato con il loro atteggiamento e le loro decisioni ha fatto si che ora qusti signori siano qui a ..sperare di vincere.
Sono profondamente amareggiato da tutto ciò….che peccato…
Gennaio 5th, 2006 alle 16:33
perche’non hai pubblicato il mio parere su di livio?????
Gennaio 5th, 2006 alle 17:23
Mah. Anche Torricelli sarebbe rimasto volentieri. Anche la segretaria, il barman e sicuramente l’autista dei pulmini. Di Livio non l’avrebbe preso nessuno dopo il fallimento VCG e si è beccato la somma di 200.000 euri per 3 anni. In C2, poi mi sembra di ricordare che si ruppe. Quindi non diciamo che andavamo allo stadio (io ci andavo) solo per Angelo perchè spesso non giocò. Semmai ricordo le sue bizze e le sue espressioni di stizza dopo l’ennesima sostituzione in B (quasi sempre meritata, aveva fiato per soli 30 minuti). Un bravo calciatore a volte è anche un brav’uomo (userei l’aggettivo grande per altre tipologie di professioni, per rispetto a chi grande lo è veramente, parlo di medici, volontari etc etc).
Un brav’uomo, che magari ha passato 30 anni a correre per prati, difficilmente è un bravo Manager. Mica vorrete una fiorentina stile inter vero? Dove tutti i “bravi” ex sono a far danni in ufficio? Se Angelo vuole restare nel giro che vada a Coverciano a fare il corso per allenatori, poi il campo dirà se può continuare a stare nel “giro buono”. (vedi Donadoni)
Un saluto al bomber Riganò, lui si che ci ha riportato su a suon di fatti e non di parole e ricordi.
Daniele