Conoscendo l’autoreferenzialità del calcio, io mi aspettavo con paura e amarezza che prima o poi deferissero Borja Valero per le dichiarazioni pre-Esbjerg, quando dette del bugiardo a Gervasoni.
Capisco che sarebbe stata la miccia che avrebbe fatto esplodere una città, ma nel passato è accaduto che per molto meno dei calciatori, dei presidenti o degli allenatori venissero squalificati.
Invece, ipocritamente, hanno fatto finta di niente, e siccome in questo caso ci tace acconsente è come se avessero dato ragione a Borja: il referto di Gervasoni era un falso.
Poi si sono agganciati alle funi del cielo per non scontentare la Fiorentina, che secondo me ha lavorato con intelligenza all’interno del sistema calcio per far capire che la misura era colma e che qualcosa doveva essere fatto per mitigare al minimo la palese ingiustizia.
Fa benissimo Andrea Della Valle ad arrabbiarsi, ma io vi invito a riflettere sul mancato deferimento di Borja, perché questa è a suo modo una novità.
E domani ci sarebbe la Juve e mai ho vissuto una vigilia così distratta, ma sarà bene entrare subito in partita per evitare figuracce inbarazzanti.