Sarò il primo ad esultare per i gol di Vieri e a ricredermi e dire bravo a Corvino per questa operazione che, se fosse vero quello che mi ha scritto nella notte Poesio da Castelrotto, mi lascerebbe perplesso.
Faccio uno sforzo e mi libero dell’istintiva antipatia verso un personaggio che ha fatto di tutto per essere sgradevole nelle poche occasioni in cui ho avuto a che fare con lui, e questo giuro che non influirà nei giudizi prossimi venturi.
Anzi, c’è il rischio che sia più indulgente, proprio per la paura che il pregiudizio mi giochi un brutto scherzo, però il punto è un altro.
Vieri è un azzardo tecnico che non so fino a che punto ci possiamo permettere.
Negli ultimi due campionati è come se non avesse mai giocato e ha 34 anni, quattro in più di Toni.
Magari in questa stagione ce lo possiamo pure permettere perché non siamo a meno 19 ed è convinzione comune che la Champions sia molto, ma molto difficile da raggiungere.
Magari ci fa comodo in Europa, dove ha più esperienza del resto della squadra messa insieme e questa potrebbe essere una spiegazione.
Un altro aspetto consolatorio è Prandelli: certamente Corvino si sarà consultato con lui prima di agire e se è d’accordo Prandelli dobbiamo stares tutti un po’ più tranquilli.
Eccomi quindi qui perplesso, ma pronto ad indossare il cilicio al decimo gol di Vieri in campionato (però speriamo che giochi poco, perché vorrebbe dire che Pazzini sta andando alla grande).