Non ho mai detto e neanche pensato che Mario Gomez sia un giocatore scarso.
Per lui parlano la carriera fatto fino ad oggi, i gol segnati, il ricordo lasciato in ogni squadra in cui ha giocato.
Però a me interessa solo la Fiorentina, i calciatori vengono molto dopo e unicamente nell’interesse viola, non altro.
Se faccio dei rilievi è nell’interesse della squadra, filtrando tutto secondo la mia sensibilità e le mie idee.
Ho sempre detto quello che pensavo e se vedo Gomez fare un riscalmaneto più blando rispetto a Vargas e Andersson non vedo perchè dovrei tacere, non farei un buon servizio a Radio Blu e soprattutto ai 200.000 ascoltatori che seguono la radiocronaca.
Se chiedo a Gomez uno sforzo in più, un rischio in più (perché in alcuni casi mi sembra che non abbia messo la gamba) è perché la Fiorentina si è un po’ avvitata su se stessa e proprio in questi momenti, con Rossi fuori, c’è ancora più bisogno di grandi giocatori, e lui è un grande giocatore.
Alla quinta uscita è lecito pretendere qualcosa in più, mi pare che in passato si sia stati molto meno pazienti con altri calciatori e non starò qui a fare nomi perché non servirebbe a niente.
E non è neanche vero che non sono arrivati i cross, perchè almeno un paio di volte il pallone è girato inutilmente dalle fasce nell’area di rigore della Lazio: non è un tambureggiare offensivo, ma di questi tempi bisognerebbe provare almeno a sfruttare le pochissime occasioni che capitano e invece niente.
Siccome arriva la Juve una e trina (con in mezzo il Chievo), io sono molto preoccupato per l’attacco e lo dico senza problemi, al di là delle valutazioni assolute su Gomez, che restano quelle di luglio solo che qui c’è bisogno di metterla dentro e anche abbastanza velocemente.