Questa storia di Fredrick Ljungberg è un po’ strana e sfugge dalle precedenti logiche del mercato viola.
Poiché non risulterebbe che Corvino e Prandelli siano improvvisamente impazziti, ci sarebbe da supporre che sappiano quello che stanno facendo e rischiando.
E’ chiaro che siamo di frotte ad un signore che vale una volta e mezzo Semioli, un campione vero che però ha la grande incognita della discontinuità di rendimento.
Ha recentemente giocato pochissimo, ma non è vecchio e certamente un’operazione del genere qualche incognita la presenza.
Non credo assolutamente che gli vengano promesse certezze tecniche in termini di partite da giocare, non sarebbe da Prandelli e neanche da Corvino.
Ma siccome non credo alle favole, penso che eventualmente gli sarà riconosciuta una buona uscita dall’Arsenal, in modo da azzerare la differenza di stipendio che gli darebbe la Fiorentina.
Tra l’altro, se davvero gli verrà fatto un triennale, sarebbe la prima volta che Corvino verrebbe meno alla regola del “massimo due anni per un trentenne”.
Se Ljungberg verrà sarà una bella scommessa, magari un po’ rischiosa nel primo anno post-Toni.