Eh sì, l’astinenza provoca brutti scherzi.
L’astinenza dal sesso, dai piaceri della tavola e pure quella dalle partite.
Accade così che a cinquanta giorni dalla fine del campionato non sappiamo bene come sfogare i nostri sani istinti primordiali legati al tifo e ci immergiamo nel gran fritto del calciomercato.
Il sapore, diciamoci la verità, è per ora quello della minestrina post indigestione: sa proprio di poco.
Ma noi non siamo convalescenti, più semplicemente aspettiamo l’occasione giusta al prezzo giusto.
Certo che con l’astinenza cresce l’impazienza, perché a noi i prezzi sembrerebbero tutti giusti, tanto mica paghiamo noi.
Con l’astinenza crescono pure i vuoti di memoria e così ci siamo scordati che è vero che pagano gli altri (nello specifico i Della Valle), però è già successo che poi ci presentino il conto.
E in quel caso paghiamo tutto, ma proprio tutto: do you remember il primo agosto 2002?