Non sono riuscito a farmi capire: se Flachi fosse mio figlio gli tirerei tanti nocchini in testa perché ha perfettamente ragione chi ha scritto che ha dilapidato una fortuna, intendendo come fortuna il talento che gli è stato regalato da madre natura.
Il mio ragionamento però era un altro e partiva da ragioni affettive.
Flachi è uno di casa nostra, lo abbiamo visto sbocciare all’Isolotto, fare un po’ lo sbruffone e regalare gioi vere in maglia viola ed infine diventare giocatore vero, importantissimo, nella Samp.
Durante tutti questi anni di lontananza da Firenze lui non ha mai smesso di volerci bene e allora credo che sia giusto volergliene anche noi, dopo avergli tirato (metaforicamente) i nocchini in testaanche per evitare che si perda del tutto.
Per questo non penso sia giusto che rimanga solo, per questo penso che sarebbe opportuno fargli sapere che qui c’è sempre qualcuno che gli vuole bene.