La cosa bella è che quando la Fiorentina gioca male, come è in effetti avvenuto per gran parte del primo tempo, noi ci stupiamo, ci sembra quasi qualcosa di innaturale.
Nel secondo tempo ci siamo ripresi e siamo tornati alla manovra che piace a Montella e un po’ a tutti, e che sarebbe ancora più bella se solo ci fosse un po’ di concretezza in più sotto porta.
Il fatto è, comunque, che questo resta un gioco dove l’abilità tecnica conta più di ogni altra cosa e tu puoi pensare a mille alchimie tcnico-tattiche, ma se non si accende la lampadina a Cuadrado noi la partita non la vinciamo mai.
Chiudiamo così uno splendido girone eliminatorio con cinque vittorie e un pareggio e io dissento con buona parte dei colleghi che in sala stampa, al momento delle formazioni, non erano d’accordo sull’impiego di così tanti titolari.
Cosa avevano da dare gli altri lo avevamo più o meno visto nelle precedenti gare, quella di ieri sera era una partita vera, da giocare come se fosse campionato e non credo che pagheremo più di tanto lo sforzo domenica pomeriggio.