Confesso di avere un debole per Alberto Aquilani e non certo perchè, come dice Leonardo Vonci in un suo delirio, assomiglia a Penelope Cruz…
Il mio invaghimento è ovviamente calcistico: sarà perché dopo lo scempio di Silva e Olivera la maglia numero dieci ha finalmente un degno proprietario, sarà perchè ha un’eleganza che un po’ ricorda chi sappiamo tutti, fatto sta che lo considero fortissimo.
L’ho pure conosciuto superficialmente, com’è normale che sia in questo calcio sempre più liofilizzato, e l’impressione è stata molto buona.
Mi ero entusiasmato per la sua partenza di campionato e a Bergamo ero convinto che questa sarebbe stata la sua annata, poi non ho capito bene cosa gli sia successo.
Piano piano ha cominciato ad inabissarsi, a diventare sempre più trasparente, ad incidere pochissimo.
Non pare ci siano problemi fisici e quindi il tutto è inspiegabile.
Continuo a pensare che sia più forte di Montolivo, a cui ha dato il cambio a Firenze, ora però è arrivato il momento di ricominciare a giocare da Aquilani e non da Kharja.