Fuori Gattuso, in bilico Liverani, cacciato Lucarelli, a forte rischio Di Francesco, per tacere dello scomparso (calcisticamente) Stramaccioni: ma quanto è difficile passare a tutta velocità dal campo alla panchina.
La sindrome Guardiola aveva contagiato diversi presidenti a cui non era parso vero pagare molti meno soldi al giovane rampante che arrivava dalle giovanili lasciando perdere il gran nome.
Mi pare che il disastro sia sotto gli occhi di tutti, anche perché allenare una squadra di calcio è diventato qualcosa a metà tra l’impegno sportivo e la direzione di una multinazionale, visti gli interessi economici in gioco.
Ci vogliono idee, grinta, personalità, pubbliche relazioni, capacità di autocontrollo.
Certo, a questo sterminio di giovani speranza cadute sul campo esistono pure gloriose eccezioni, ex ragazzi che si sono preparati da tempo e che sanno farsi trovare pronti al momento giusto e nel posto giusto.
Me ne viene in mente per esempio uno che per ora da quando è passato dai ragazzini della Roma alla prima squadra non ha ancora sbagliato una mossa e che ancora deve compiere quaranta anni….