Ho qualcosa in comune con l’uomo più potente del mondo!
Il mio quasi coetaneo Barack Obama ha recentemente confessato di soffrire della sindrome del nido vuoto e lo dice ora che le sue figlie hanno 15 e 12 anni.
Poveraccio, non sa quello a cui andrà incontro…
Domani Valentina compie 18 anni e quel 30 agosto 1995 è stato uno dei giorni decisivi della mia vita perché da quando l’ho vista per la prima volta , alle 6 del mattino, nulla è stato più come prima, tanto da interrogarmi spesso di come fosse la mia vita senza figli.
Sicuramente devo averne avuta una, ma ho smarrito sensazioni e pensieri di quei quasi 35 anni vissuti con molta più leggerezza.
Certo, anche in quel giorno fondamentale è venuta fuori la mia passione/lavoro perché poi all’ora di pranzo chiesi a Letizia se le scocciasse una mia eventuale partenza quasi immediata per Ascoli dove la Fiorentina giocava la sera in Coppa Italia e lei fu grandiosa: andai, feci la radiocronaca in trance e vincemmo per due a uno.
L’ho presa larga per dire che vorrei parlare a quattr’occhi con Barack per confrontare le nostre angosce: per esempio mi piacerebbe, se potessi, comprare una piccola palazzina in cui mettere ad ogni piano un figlio…
Così, se tante volte avessero bisogno di me o della mamma…
Lui immagino che se lo possa permettere e credo che ci abbia già pensato.
Poi cerco di recuperare un po’ di quei pochi neuroni che mi girano in questa testona e capisco che è la loro vita e che la devono vivere intensamente, staccandosi da noi, facendo le loro scelte e i loro errori.
Tutto molto giusto, razionale ed educativo, ma quanto fa male…