Come per Mario, sapevo da giorni che non c’erano possibilità di salvezza però fa male lo stesso.
Valter era il padre nobile del tifo viola, una specie di Ciuffi senza essere Ciuffi nella battuta e nella popolarità devastante, ma rispettato come Mario da tutti.
Nei grandi casini degli ultimi anni, in campo e in curva, chiunque parlasse con lui si apriva perché era al di sopra delle parti e aveva davvero solo il bene della Fiorentina come fine ultimo.
Io stesso in certi momenti gli ho chiesto un consiglio sapendo i potermi fidare, e avevo ragione perché non ha mai tradito la mia fiducia.
Piangerlo adesso è giusto, incazzarsi anche, perché adesso sono troppi quelli che da lassù soffrono per la Fiorentina: Cesare, Manuela, Mario, adesso lui, più tutti gli amici del blog che non ci sono più.
E’ la vita, d’accordo, ma questa sera, mentre sto aspettando di entrare in diretta per raccontare insieme a Tommaso Loreto e Giovanni Sardelli , è una vita che mi piace poco.