Non gioco una partita di calcio da tre anni.
L’ultima volta andò più o meno così: non avevo più le scarpe perché Letizia, visibilmente scocciata dal mio ennessimo infortunio di qualche settimana prima, da un paio di mesi le aveva fatte sparire dal casino di casa Guetta.
Stranamente non si trovavano più, ma sono certo che fossero state buttate via.
Il prode Luis Laserpe me ne fornì un paio di contrabbando con cui andai a giocare la partita degli sponsor viola al Franchi, una giornata memorabile che si concluse con un autentico trionfo.
Segnai infatti il gol decisivo davanti alla Fiesole ovviamente e desolatamente deserta, ritirai da Sandro Mencucci come capitano della squadra vincente un’enorme Coppa, che portai orgogliosamente a casa per una notte.
Mi sentivo un po’ come l’uomo primitivo che cattura il cibo per la prole, conscio quindi di aver fatto il mio dovere di maschio.
Venni assolutamente ignorato dalle donne di casa Guetta schierate davanti al televisore e sostanzialmente pure dal treenne Cosimo, per niente intressato al trofeo.
Incurante di così poca attenzione davanti ad un’impresa storica, che sinceramente mi pareva confrontabile con i 19.72 di Mennea del 1979, andai a letto felice e contento salvo svegliarmi la mattina dopo con un fastidioso mal di schiena, che col passare delle ore e dei giorni si trasformò quasi in una malattia invalidante.
Venni quindi nuovamente ignorato dai familiari più stretti, con l’aggravante di occhiate significative di moglie e figlie, atteggiamenti inequivocabili che racchiudevano un misto di commiserazione e disprezzo verso un povero grullo ormai quasi cinquantenne che voleva ancora fare il ragazzo.
Nonostante tutto questo, stasera torno a giocare per Mario Ciuffi.
Lo facciamo noi di Radio Blu, insieme ai viola club Pignone-Fantechi e a una rappresentativa del Comune di Scandicci, ci sfidiamo alle 21 al Turri di Scandicci con ingresso libero e offerte destinate alla signora Renza (il Comitato Amici di Mario Ciuffi non c’entra niente, come più volte specificato).
La nostra formazione è assolutamente in alto mare e stenderò un velo pietoso sulle ultime defezioni, alcuni sarebbero stati frustrati da Mario con un po’ di vasellina, mentre in panchina si accomoderà Pestuggia, che potrà sostituirmi come e quando vuole.
Anzi, mi sa che mi sostituisco da solo perché ho già qualche dolorino alla schiena e al ginocchio sinistro, ma potrebbero essere cose psicosomatiche, da ansia da prestazione.
Vi aspetto stasera!

P.S. Aggiornamento da casa Guetta all’ora di pranzo.
Letizia: “Si ti fai male, propongo il colpo di pistola direttamente sul campo, come per i cavalli che si azzoppano”.
Valentina: “Tanto ti fai male”.
Camilla: “Non venire a dirmi che ti sei fatto male perché mi metto a ridere. Lo capisci o no che hai 52 anni”
Incoraggiante, direi.