Se il Movimento 5 Stelle è il nuovo che avanza, siamo messi parecchio male.
Non ti sta bene quello che faccio?
Critichi le mie scelte?
Fuori dalle palle (scusate il francesismo, ma il livello del linguaggio è quello).
Comincia la diaspora, peraltro ampiamente prevista, nemmeno cento giorni dopo l’insediamento in Parlamento, un avvitamento su se stessi che resterà nella storia della nostra disastrata Repubblica per velocità e dimensioni.
Tutto basato sulla rete, dalle quirinarie alla scelta dei candidati che dovrebbero portarci fuori dalla melma, legiferando e difendendo i nostri diritti: ma su 60 milioni di italiani che in democrazia contano tutti allo stesso modo, in quanti davvero si esprimono via internet?
Non affannatevi amici grillini nelle vostre piccate repliche perché conosco già la retorica domanda: e gli altri?
Gli altri fanno spesso schifo, e bisognerebbe cogliere fior da fiore per cercare di avere un minimo comune denominatore onesto e capace che ci porti fuori da tutto questo, ma almeno per ora tutto questo si può dire liberamente e provare a sperare di cambiare.
Se invece sarete voi o i vostri guru a decidere per tutti, non sono mica tanto sicuro di poter disporre ancora di questo diritto.