Che storia incredibile quella dell’addio di Mario Ciuffi, in linea con l’eccezionalità del personaggio.
C’è una linea di demarcazione precisa: da una parte tutti quelli che si sono approfittati di lui, che gli hanno spillato soldi e anche negli ultimi mesi di vita gironzolavano nella zona di Careggi e che più o meno sono stati allontanati in vari modi (grazie Pietro Vuturo!).
Insieme a loro metterei quelli che io non ho mai sentito e visto per mesi e che si sono fatti vivi dopo, e non è un caso che delle spese del funerale si sia fatto carico il Comitato creato ad hoc a gennaio solo e unicamente per aiutare Mario e Renza a pagare una casa dove andare a stare in affitto.
Dall’altra parte ci siete voi che avete versato soldi e fatto sentire il vostro calore in mille modi diversi, con una menzione particolare per alcuni che adesso andrò a nominare, anche se saranno un po’ scocciati da questa esposizione.
Parto da Mario Tenerani, che ho sempre stimato come giornalista, tanto da offrirgli nel 2010 di coordinare Radio Sportiva insieme a Fabio Russo, e che in tutti questi mesi ho potuto conoscere meglio.
Perché se da un lato era normale che io aiutassi Mario in qualche modo, dopo tutti gli anni passati insieme, dall’altro non era affatto scontato il suo intervento così puntuale e continuo, che vi assicuro è stato molto importante, soprattutto per averci fatto conoscere Don Vincenzo.
E poi i ragazzi del comitato: Mario Tintori, Antonello Vannucci, Maurizio Nencini, Matteo Lucherini, l’indispensabile amministratore Marco Galletti, l’infaticabile uomo della Banca (un grazie Chianti Banca e a Moreno Roggi!) Paolo Piazzini, il notaio Federico Silvani.
E ancora la straordinaria Lucia Benvenuti che insieme ad Andrea Bruno Savelli, Saverio Pestuggia e Sara Lupo, ha reso meno amari gli ultimi giorni di Mario.
In mezzo a questi due mondi c’è tanta povera gente che parla, straparla, bisbiglia e origlia, divertendosi a mettere in giro maldicenze sul Comitato.
Non più tardi di una settimana ad una festa di viola club un noto procuratore ha voluto sapere come quando e perché e mi ha rivolto domande strafottenti che nascondevano insinuazioni: ho avuto pietà per lui…
A tutta questa marmaglia umana è giusto rispondere solo con i fatti, senza infangarsi nemmeno un po’.
E i fatti sono che l’unico fine per cui è stato costituito il Comitato era ed è trovare una casa in affitto.
Nient’altro: niente soldi consegnati tout court alla vedova, niente soldi per pagare debiti pregressi, nessuna organizzazione di eventi o tornei intitolati a Mario.
E se alla signora Renza le soluzioni abitative prospettate non dovessero piacere, quei soldi andranno in beneficenza perché di gente che ha bisogno ce n’è davvero tanta in giro.
Scrivo questo perché gli oltre 22mila euro raccolti sono una bella somma, ma quei quattrini non si toccano, sono tutti ancora fermi lì per i motivi che leggerete qui sotto nella lettera che ci ha inviato Don Vincenzo della Madonnina del Grappa.
Questo vuol dire che quei fondi dureranno di più per pagare l’affitto, ma intanto proprio grazie a Don Vincenzo la signora Renza ha dalla morte di Mario un tetto sopra la propria testa e nessun problema di altro tipo.
Vi ho voluto raccontare tutto, ma proprio tutto, perché ci sentiamo estremamente responsabili verso tutte le persone che hanno donato dei soldi, da Andrea Della Valle a Pantaleo Corvino, fino ad arrivare a chi ha dato col cuore anche 5 euro.

Carissimi amici viola,
anche al fine di rendere giustizia ad una mia esigenza di assoluta trasparenza nei confronti delle attività della Madonnina del Grappa vi vorrei pubblicamente aggiornare sulla questione Renza, vedova del nostro amato Ciuffi. La mia vicinanza nei confronti della popolazione di Firenze che ha sempre visto la Madonnina del Grappa come punto di riferimento per un certo tipo di disagio sociale (diremmo il più estremo) nonché l’amore che tutti noi proviamo per il nostro vessillo calcistico (la Viola), ci ha condotto ad aiutare la famiglia Ciuffi, la cui passione per i valori più sani e leali è sempre stata ben conosciuta.
La sig. Renza attualmente risiede provvisoriamente con modalità gratuite in una nostra casa all’interno dell’Opera; tanto quanto in attesa di una ancor migliore soluzione che si sta concretizzando sempre più.
Tale provvisorietà è dovuta al fatto che l’appartamento individuato ancora non è disponibile per ragioni giuridiche che però sembrano in via di risoluzione in tempi brevi. Tempi che poi saranno leggermente allungati dai necessari piccoli lavori di adeguamento al fine di una decorosa abitabilità.
Confermando ancora in questa occasione la vicinanza della Madonnina alla propria città ed ai colori viola che tanto uniscono una cittadinanza di per sé come noto sempre pronta alla polemica e critica in tante cose ma non certamente per la squadra viola o per la operatività della Madonnina, invio un caloroso abbraccio a tutti i tifosi viola.

Don Vincenzo Russo
L’iban per le donazioni a Renza Ciuffi è IT 93 Y 08673 02805 042000420174 Banca del Chianti, “Comitato Amici di Mario Ciuffi”, viale Matteotti 27, Firenze