La Fiorentina ha gestito benissimo questa settimana di passione, certamente avvantaggiata dall’essere la squadra che ha meno da perdere, ma anche dando una bella prova di maturità.
Non si è arroccata, non ha mai dato segni di nervosismo, ha concesso qualche giocatore ai media e anche nella storia della mia scommessa da pagare con la presenza di Toni sono stato io (figlio di un calcio antico…) a dire che sarebbe stato più opportuno rimandare a mercoledì per evitare distrazioni.
Montella poi è stato davvero molto bravo, sia a Siena, che nella bella intervista concessa ad Alessandro Bocci (uno dei migliori della nostra categoria) al Corriere della Sera.
“La forza dei nervi distesi”, si potrebbe dire, parafrasando una vecchia pubblicità degli anni sessanta e davvero pare che ognuno abbia interiorizzato l’atteggiamento giusto per vivere nella dimensione più idonea questi ultimi novanta minuti di passione.
Dalle parti di Milanello mi pare invece che non sia proprio così, ma sarà una mia impressione sbagliata: magari oggi do un colpo di telefono al mio amico Suma (a proposito: avete sentito ieri al Pentasport che esistono pure milanisti simpatici, oltre che molto bravi, come Luca Serafini?) e sento un po’ come vanno le cose.