Avrei voluto scrivere di Fiorentina e Milan, perché stamani all’alba mi sono rivisto l’ammissione di errore di Galliani sulle maglie, oltre all’imperdibile show del solito temerario Suma (“dottor Galliani, secondo lei è giusto che Muntari abbia dedicato il tapiro a chi fa i buu a Balotelli?”), ma poi ascoltando i primi notiziari mi è passata la voglia.
Una ragazza di vent’anni massacrata dal fidanzato geloso nel casertano, un’altra signora torturata e chissà cosa sto per leggere sui giornali.
Basta!
Noi uomini che usiamo il cervello abbiamo il dovere di fermare questo massacro, di intervenire quando avvertiamo nell’aria che qualcosa non va, di non essere conniventi con il nostro silenzio con questa vergogna, non possiamo tacere davanti agli scatti di rabbia dell’amico o del parente.
“Ma cosa vuoi che sia”, ci viene spesso da pensare.
Oppure: “e che sarà mai uno schiaffo…”.
Basta!
Questa è diventata un’emergenza nazionale che ormai non fa più notizia, un po’ come le brigate rosse alla fine degli anni settanta.
Ammazzavano un poliziotto ed era solo un titolo a due colonne, talmente forte era radicata l’idea che tanto ogni giorno dovesse succedere qualcosa.
Si andava in prima pagina solo con giornalisti, magistrati e politici.
Con la violenza alle donne è uguale: lo stupro è diventato ordinaria amministrazione.
Basta!
Lo dobbiamo gridare forte, con tutto il fiato che abbiamo, se non vogliamo regredire a livello dei trogloditi, che però almeno non si nascondevano dietro alle convenzioni sociali.